Gli scrittori della porta accanto

[Scrittori] Intervista a Franco Mieli, a cura di Silvia Pattarini

Lo scrittore Franco Mieli

Un caffè con Franco Mieli, in tutti gli store online col suo ultimo romanzo storico La conquista dell’Etiopia del 1935-36, il diario di guerra del nonno Umberto Guidarelli.

Ciao Franco, e grazie per avermi concesso questa intervista. Per rompere il ghiaccio, visto che ci troviamo in un caffè letterario virtuale, permettimi di offrirti virtualmente un caffè, un tè, una tisana, una bibita fresca o… cosa preferisci?
Un tè freddo molto zuccherato, grazie.

Bene ora che abbiamo rotto il ghiaccio raccontami di te. Chi è Franco Mieli nella vita di tutti i giorni?
Nella vita di tutti i giorni, Franco Mieli è un normale dipendente bancario, un marito e un padre di due ragazzi, Fabrizio e Flavio, rispettivamente di 27 e 24 anni. La sera o la notte, quando non è troppo stanco si trasforma in un autore di noir e gialli e vive in un mondo parallelo popolato da assassini e strani personaggi.

Ci sono autori classici o molto noti che credi abbiamo influenzato, in qualche modo, il tuo stile?
Gli autori classici che ho letto anche più di una volta e che preferisco sono Dante, Manzoni, Verne e Salgari, ma non credo abbiano influenzato il mio stile. Se vogliamo parlare di autori moderni, le mie icone sono Jean Christophe Grangè con il suo “I fiumi di porpora” che ho letto tantissime volte e Valerio Massimo Manfredi le cui opere sono effettivamente quelle che hanno influenzato il mio stile, a partire da “L’oracolo”, proseguendo con “Palladion”, “Le paludi di Esperia” per finire con “Chimairia” da cui ho tratto ispirazione per il secondo racconto del mio primo libro.

La rivoluzione digitale e l’ e-book: cosa ne pensi di questo sistema innovativo di lettura, credi che rappresenti il futuro o è solo fumo negli occhi?
Penso che sia comunque un supporto indispensabile per gli autori esordienti che non hanno la necessaria visibilità sui mass media e che così possono essere conosciuti da un pubblico più vasto rispetto al nulla che avrebbero con i tradizionali canali di comunicazione. Anche, se da appartenente a una certa generazione, preferisco l’odore e il fruscio della carta stampata.

Tu e i social network: credi che possano rappresentare un’opportunità per un autore/autrice, o li consideri solamente un frivolo passatempo?
I social network, se usati con raziocinio sono senz’altro una grande opportunità, sia per un autore già famoso che per un autore sconosciuto. La mia esperienza in questo ambito è stata ed è finora sicuramente positiva. Sono state molte le persone conosciute su FB, che poi è l’unico social che utilizzo, che hanno acquistato on line i miei libri.

Quanti libri hai scritto? Quali sono, vuoi indicarceli?
La mia carriera di autore è molto breve, nonostante abbia superato da un pezzo i cinquant’anni. Ho cominciato a scrivere nel 2009, iniziando con piccoli racconti, sempre di genere giallo e noir. Come romanzi, ho scritto “Lupi nella nebbia-Zanne” , composto da due racconti noir, pubblicato nel 2014, e “Ombre Pagane”, del 2015, entrambi editi da Montecovello, e a gennaio di quest'anno il romanzo storico "La conquista dell’Etiopia del 1935-36".



Raccontami brevemente del tuo secondo noir, per favore.
Ombre Pagane” ha la sua genesi nella mia passione per l’archeologia e l’esoterismo, uniti al mio amore per il trekking e le lunghe passeggiate in montagna alla scoperta di antiche rovine e siti archeologici abbandonati. Dopo anni passati a fotografare e camminare, ho messo su carta le tante esperienze accumulate. Il romanzo è ambientato in una Roma sconosciuta e sotterranea e su piccola montagna (697m dal livello del mare), il Monte Soratte, che in età arcaica è stato testimone di riti e sacrifici in onore di antichi dei. Un maggiore e un maresciallo dei Carabinieri indagano su una misteriosa setta convinta che stia per tornare il tempo degli dei pagani da un’oscura profezia incisa su una lastra tombale ritrovata casualmente nei sotterranei di una basilica cristiana. Parallelamente, il maggiore, un uomo coraggioso e pieno di contraddizioni, dovrà fare i conti con il proprio passato, che tornerà prepotente e inaspettato proprio sulla stessa montagna.

Come hai accennato, a gennaio di quest’anno hai pubblicato “La conquista dell’Etiopia del 1935-36”, il diario di guerra di Umberto Guidarelli, il tuo nonno materno. Ci vuoi raccontare la genesi di questa tua nuova pubblicazione?
Sono entrato in possesso del diario di nonno Umberto, che tutti chiamavano Amedeo, diversi anni dopo la sua morte, avvenuta nel 1984. Un semplice quaderno di computisteria dalla copertina nera, originale conservato ora nell’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano.
L’ho letto anni dopo e ho scoperto molte cose di mio nonno giovane che non sapevo. Lui ha tenuto un diario di tutta la sua permanenza in Africa durante il conflitto italo-etiopico. Ho letto e rivissuto il suo entusiasmo iniziale, la sua disillusione quando sbarcato in Somalia, si è trovato di fronte alla realtà di un paese in estrema povertà, dilaniato da conflitti interni e banditismo. Il clima torrido, le conseguenti malattie e febbri tropicali che lo hanno colpito, gli scontri con le truppe etiopiche e la paura della morte che lo ha accompagnato per tutti quei mesi. Nonostante ciò ha avuto la forza e la sensibilità di descrivere, seduto nella sua tenda alla luce della candela, le meraviglie naturali di quell’incredibile continente, le stellate notti africane, l’inquietudine generata dai versi degli animali in caccia. Possiamo classificarlo come un diario di formazione, seguendo l’evoluzione dei suoi pensieri fino al disincanto finale, alla consapevolezza e rifiuto delle atrocità vissute e alla nostalgia dei propri cari e del ritorno a una vita fatta di quotidianità e affetti.
Ho curato la sua pubblicazione correggendo qualche errore di sintassi e corredandolo di molte foto da lui scattate durante quel periodo. È questo un omaggio alla sua memoria da parte di me, nipote, che ha potuto apprezzarlo e amarlo come nonno e come uomo fino all’età adulta.

Progetti per il futuro: ci sono nuovi lavori in corso o ambizioni particolari? So che stai preparando un nuovo thriller dopo “Ombre Pagane”. Ci puoi svelare qualcosa?
Posso dirvi che il nuovo libro è già pronto. Con tutta probabilità sarà pubblicato nel mese di settembre e vedrà la continuazione delle avventure del maggiore Cerci, alle prese con nuovi e terribili delitti lontano da Roma, la sua città. Ma di più, per scaramanzia non voglio dire.
Un mio desiderio proibito è che i miei libri vengano letti da uno sceneggiatore cinematografico o televisivo e che questi li trovi interessanti per realizzare un film o una serie televisiva. Ma è… un desiderio proibito.

Lo scrittore Franco Mieli
Raccontaci allora come è nato il personaggio del maggiore Cerci, protagonista dei tuoi romanzi.
In verità la nascita del maggiore Cerci è di molto tempo anteriore alla scrittura di “Ombre Pagane.” In primis è stato il protagonista di un paio di racconti che ho inviato senza fortuna a dei concorsi letterari, “Il gladio dei Marsi” e “Il tufo verde”. Poi l’ho inserito come protagonista del racconto lungo “Zanne” nel mio primo libro edito sempre da Montecovello, “Lupi nella nebbia-Zanne”, con il sottotitolo due racconti noir di Franco Mieli. Romano, vicino alla quarantina, il maggiore Massimo Cerci è un ufficiale dei Carabinieri appartenente al Comando per la Tutela del Patrimonio Culturale, un nucleo che si occupa del recupero delle opere d’arte e fronteggia il depauperamento del nostro grande patrimonio artistico a opera di ladri e ricettatori. È approdato al nucleo T.P.C. dopo aver prestato servizio nei paracadutisti del battaglione Tuscania, due anni in Afghanistan e successivamente come comandante di compagnia a Palermo. È senz’altro un uomo intelligente, ha due lauree, una in legge e l’altra in archeologia. Sportivo, salutista, dotato di una spiccata sensibilità artistica. Tuttavia è un uomo tormentato, soffre d’incubi notturni e attacchi di panico originati da tragiche vicende del suo passato. Non esiterà a calpestare il giuramento prestato anni prima pur di compiere la sua vendetta. Mi è venuto in mente in maniera casuale, quando ero alla ricerca dell’investigatore che non incarnasse lo stereotipo dell’eroe senza macchia e senza paura.

Dove possiamo trovare i tuoi libri?
Essendo un autore nuovo e sconosciuto, i miei libri potete trovarli fisicamente soltanto alla Libreria Ubik di Monterotondo, vicino a Roma. Sono tuttavia prenotabili in tutte le librerie d’Italia che vogliano farlo, acquistabili sul sito www.montecovello.com o negli store Bookrepublic.it, Ibs e Amazon.

Franco ti ringrazio tantissimo per essere stato con noi e, a nome degli scrittori della porta accanto ti faccio i complimenti per il tuo ultimo libro, in bocca al lupo per i tuoi progetti futuri!


La conquista dell'Etiopia del 1935-1936 - copertina del libro

La conquista dell'Etiopia del 1935-1936

Un giovane romano, sposo da appena due anni con Eleonora e padre di un figlio piccolissimo, Aldo, parte volontario per il fronte, seguendo i suoi ideali di fedeltà alla patria, nella guerra di conquista coloniale che l'Italia intraprese contro l'Etiopia nel 1935/36. Già nei primi giorni in Africa si trova ad affrontare terribili fatiche, la fame, la sete, il caldo atroce, le spaventose piogge tropicali, le malattie e prima tra tutte, l'angosciosa e strisciante paura della morte e del nemico, affrontando tutto con abnegazione e coraggio. Assegnato al plotone destinato a usare armi chimiche, partecipa a una delle fasi più terribili e atroci di quella lontana guerra, uscendone segnato nei ricordi e nello spirito. Il fatto di trovarsi dalla parte degli invasori non gli impedisce tuttavia di provare compassione e misericordia per quella povera gente, prima sfruttata dai Rais, i signori della guerra e poi dagli italiani "conquistatori".


di Franco Mieli | Monetti Editore | Romanzo storico
ISBN 978-8899881214 | cartaceo 10,20€


Silvia Pattarini
Diplomata in ragioneria, ama scrivere racconti e componimenti poetici, alcuni dei quali compaiono in diverse antologie. Partecipa a concorsi letterari di poesia, prosa e premi letterari per narrativa edita.
Biglietto di terza classe,  0111Edizioni.
La mitica 500 blu,  Lettere Animate.


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