Gli scrittori della porta accanto

Anteprima: Giulia Mastrantoni racconta "Veronica è mia" nell'intervista di Elena G. Santoro

VERONICA E' MIA 
di Giulia Mastrantoni
Panesi Edizioni
Erotico | Psicologico
ASIN B01B3UCIDC
ebook 1,99€ Acquista 

Veronica è una ragazza giovane, timida, innocente. La sua voglia di amare ed essere amata si scontra con quella di possedere di Max, ragazzo impassibile che entra nel suo corpo e nei suoi pensieri. Max di giorno, Max di notte, Max in ogni fibra del suo essere: Max è ossessione e sogno effimero. Veronica, nel tentativo di non dimenticarlo, lo ricerca e rivive nei corpi vuoti e indifferenti di altri uomini. Solo una grande forza interiore sarà in grado di rimettere tutto in discussione. "Veronica è mia" è pornografia dell'anima, grido di forza e speranza, inno alla rinascita.



Sei parte di questo blog e noi un po’ ti conosciamo già, ma racconta qualcosa di te anche ai nostri lettori: chi è Giulia Mastrantoni nella vita di tutti i giorni?
Giulia è soprattutto una ragazza fortunata. Un po’ per caso, un po’ per destino, oggi ha la fortuna di sentirsi a casa in tanti posti diversi, in Italia, come nel mondo. Studia, legge e si dà da fare come lo si può fare a vent’anni, divisi tra un oggi fittissimo di impegni e un domani tutto da costruire. Scrive per vari blog, ha quasi terminato la laurea in Lingue, viaggia appena si presenta l’occasione. Ha tanto da imparare, ma la voglia di farlo, per fortuna, non manca.

Questo non è il primo romanzo che pubblichi. Io ho letto e apprezzato Misteri di una notte d’estate, una raccolta di racconti in cui emerge fin da subito la tua mano sicura. Poi ci sono stati altri racconti. Puoi farci un accenno alle tue precedenti pubblicazioni e collaborazioni?
Ci sono stati dei raccontini su SugarPulp, cose di poche righe, tutti basati su piccoli colpi di scena finali. Poi c’è stato l’eBook del concorso Noi, Gli Extraterrestri e l’Universo, in cui ci sono due mie opere. Anche il concorso Halloween all’italiana ha avuto buon esito e per due anni consecutivi un mio racconto è stato incluso nell’eBook finale. Una grande soddisfazione è arrivata lo scorso Maggio con il primo premio per la sezione narrativa giovani al concorso internazionale Napoli Cultural Classic. E poi è arrivato Misteri di una notte d’estate, seguito dal secondo posto al premio Marudo. Ho anche fatto un piccolo esperimento con un eBook in inglese – questo autopubblicato – su Amazon, One Little Girl – From Italy to Canada. Da pochi giorni, è nato Veronica è mia, un romanzo erotico-femminista in eBook per la Panesi Edizioni di cui sono molto felice.

Veniamo al libro Veronica è mia, Panesi Edizioni. Com’è nata l’idea? Ci racconti di che cosa parla?
È la storia di Veronica, giovanissima donna che viene usata da Max nel modo più subdolo che l’essere umano possa concepire. Non c’è mai un atto di violenza sessuale palese, ma quello che per Max è un gioco, un sondare fin dove può spingersi con lei, per Veronica è uno shock che andrà ad incidere su tutta la sua vita e sul suo modo di vivere i rapporti sessuali. Facendo leva sull’amore di Veronica, Max la usa, per lasciarla ripetutamente. La ragazza si ritrova in lacrime, con la dignità a pezzi. Fortunatamente, Veronica è una forza della natura. Anche se per qualche tempo perderà di vista che cosa è importante, poi prenderà in mano la sua vita. E sarà l’eroina della sua storia.

Purtroppo si tratta di un tipo di violenza diffuso, basato sul confine – labile – tra consensualità e persuasione, una persuasione che non è mai esplicitata, ma che agisce a livello psicologico sull’elemento “debole” della coppia. Dal punto di vista femminile, si tratta di un episodio grave: è una violenza senza colpevole, vissuta come una colpa “propria”. 
Ho pensato che fosse importante dare la parola a una tematica di tale rilievo, soprattutto perché oggi lo scenario che ci è più familiare è proprio quello dell’uomo “d’esperienza” che inizia la vergine al sesso estremo, senza promesse d’amore, anche se poi c’è quasi sempre un lieto fine. Si tratta di un’influenza estremamente nociva per le adolescenti, perché le si abitua a considerarsi giocattoli sessuali e, soprattutto, si insegna loro a dare il lieto fine per scontato. È giusto sottolineare che non solo non siamo giocattoli, ma che il lieto fine non è assolutamente una certezza. Anzi, nella maggior parte dei casi essere “sottomesse” a un uomo porta problemi, anche per il futuro. Volevo che le giovanissime lo sapessero, mi sembrava giusto mostrare questo spicchio di realtà.

Il romanzo è classificato nel genere erotico e sembra esserci un filo diretto con uno dei racconti di Misteri di una notte d’estate: Elise. Che rapporto c’è tra Veronica ed Elise?
Categorizzare è sempre difficile. Veronica è mia potrebbe essere un erotico-femminista, come un romanzo di formazione. Sicuramente il lessico non è dei più delicati, ma per passare un messaggio forte bisogna sintonizzarsi sulla sua lunghezza d’onda: parlare di violenza sessuale raccontando di baci e abbracci sarebbe stata una contraddizione, avrebbe fatto sì che l’interno romanzo crollasse e, con esso, il suo messaggio. Quindi la scelta dei termini da usare è stata pressoché obbligata e da qui la categorizzazione “erotico”.
Sia Elise che Veronica è mia sono molto diversi da quello che scrivo di solito. E anche da come parlo di solito, dato che la mia massima parolaccia è “Accidentaccio!”. Elise è la rivincita che mi sono presa su tutti i serial killer letterari che violentano e fanno a pezzettini le donne: perché tocca sempre al nostro sesso, la parte della vittima? Veronica è mia è sicuramente più incentrato sul messaggio. Tengo particolarmente al “senso” di questo romanzo.

Il tuo è un libro in cui la sessualità è vissuta completamente al femminile. Qual è il target a cui ti rivolgi? Che tipo di lettori ambisci a conquistare?
Pur sapendo che la parola “erotico” nelle scuole è un tabù, mi piacerebbe che gli adolescenti leggessero Veronica è mia. Il messaggio è soprattutto per loro: per le ragazze, perché sappiano che nessuno ha il diritto di usarle, e per i ragazzi, perché capiscano che “giocare” non è senza conseguenze. Ma vorrei che anche i genitori leggessero Veronica è mia, perché capiscano che occorre dare ai propri figli e alle proprie figlie gli strumenti per prevenire questo tipo di violenza. Si tratta di educazione sessuale, in fin dei conti. E spesso è molto carente, sia nelle famiglie che a scuola.

Quanto ti ha coinvolto intimamente la stesura di questo romanzo? C’è qualcosa di autobiografico?
Moltissimo. È realmente un messaggio a cui tengo molto. Al di là del fatto che è un mio scritto, e che, quindi, mi sta a cuore, in questo caso è proprio “il senso” che per me è importante. Vorrei che venisse letto per dare voce a un problema che passa sotto silenzio, ma che è molto grave.
Mi piace pensare che Veronica è la parte più bella e più intelligente di me. Non so se è vero, ma so che spesso la prendo come esempio. È una donna che ha capito tante cose.

L’erotismo del tuo romanzo in realtà racconta la storia di un percorso interiore. C’è qualche messaggio particolare che speri di comunicare attraverso questo romanzo? C’è una morale?
Cerco sempre di sottolineare come, in realtà, non si tratti di pornografia e basta. C’è indiscutibilmente un forte elemento erotico che, però, è uno strumento della storia. Come si può parlare di una tematica così elefantiaca lasciando fuori il nocciolo dell’atto sessuale? Non avrebbe senso. Nessun messaggio, fosse pure il più forte del mondo, può essere recepito se non lo si racconta con le parole giuste. Non so se ho trovato le parole giuste, ma ho provato a far capire il punto di vista femminile. Detto questo, nessuna vittima è condannata a restare tale per sempre. È importante che le donne che non se la passano troppo bene lo sappiano.

Il finale chi l’ha deciso? Tu o Veronica?
Io, ma lei era d’accordo. Ne sono sicura.
Grazie per essere stato con noi, Giulia. In bocca al lupo per i tuoi progetti futuri.

Elena Genero Santoro
Ama viaggiare e conoscere persone che vivono in altri Paesi. Lettrice feroce e onnivora, scrive da quando aveva quattordici anni.
Perché ne sono innamorata, Montag
L’occasione di una vita, ebook Lettere Animate
Un errore di gioventù, 0111 Edizioni
Gli Angeli del Bar di Fronte, 0111 Edizioni.





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1 commenti
  1. Un grazie gigante a te, Elena, per le domande "pensate" e a 360 gradi. Un bacione :)

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