Lilia.
Un nome che è una musica dolce.
Un nome che è un profumo delicato.
Un nome che è una promessa di purezza.
Lilia.
Significa giglio.
La donna che oggi siede accanto a me, sul divano, è una creatura della terra, un fiore che nasce dall’amore e dalla onesta fatica, che può essere calpestato e divelto, ma ha la forza di risbocciare ogni giorno, imperlato da lacrime di rugiada.
«Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior».
Lilia mi racconta la sua storia, inizialmente con un ritmo lento e con parole grondanti di emozione. Nata da genitori amorevoli, ha subito, in silenzio, per non gettarli nello scandalo, una terribile aggressione dall’ex marito psicotico che le ha causato danni neurologici. Eppure, la donna bruna e bellissima, che mi guarda con occhi sinceri, non ha perso fiducia nel bene, nella giustizia, nell’amore.
«Se non sono gigli sono pur sempre figli vittime di questo mondo».
Le sue parole diventano sempre più voraci e rapide. Mangia anche il fiato e le pause, Lilia.
Il suo agriturismo “Le rose”, mi dice con foga, è stato preso di mira da criminali che piegano la legge e ricorrono a minacce affatto velate per ottenere quanto desiderano.
Ancora una violenza, ancora uno stupro della sua vita.
Ma Lilia non si arrende e si difende con gli artigli, senza scendere a patti con i suoi carnefici. Tuttavia, mentre vince in tribunale, perde un amore fatto di illusioni, perde se stessa, perde la ragione, perde la salute.
Ma è una sconfitta momentanea.
L’innocenza, infatti, è un’eredità destinata a non esaurirsi mai.
«Vuoi davvero lasciare ai tuoi occhi solo i sogni che non fanno svegliare?».
Mi accomiato dalla mia ospite e continuo ad ascoltare, da sola, le poesie in musica di Fabrizio De Andrè. L’odore di gigli e rose è ancora penetrante.
«Vedrai la neve se ne andrà domani, rifioriranno le gioie passate col vento caldo di un'altra estate».
GLI ARTIGLI DELL'INNOCENZA di Ornella Aprile Matasconi |
“Gli artigli dell’innocenza” è un intenso romanzo scritto da Ornella Aprile Matasconi ed edito da Acca Edizioni nel 2012. Il ritmo è incalzante, la vicenda si snoda parallelamente all’esterno e all’interno dell’anima della protagonista, una donna fragile che troverà in sé la forza di opporsi all’abuso.
di Emma Fenu Nata e cresciuta respirando il profumo del mare di Alghero, ora vive, felicemente, a Copenhagen, dopo aver trascorso un periodo in Medio Oriente. Laureata in Lettere e Filosofia, ha, in seguito, conseguito un Dottorato in Storia delle Arti. Scrive per lavoro e per passione. Mito e devozione nella figura di Maria Maddalena, Abel Books. Vite di Madri. Storie di ordinaria anormalità, Echos Edizioni. |
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