Gli scrittori della porta accanto

Recensione: Non tutto è come sembra, di Ornella Nalon

Libri Recensione di Stefania Bergo. Non tutto è come sembra, di Ornella Nalon, Zerounoundici, 2015. Un giallo ispirato a un fatto realmente accaduto, un maresciallo col carisma di Montalbano e lo stile raffinato della Fletcher.

Scrivere un buon giallo non è affatto facile. Oltre ad inventarsi una trama, si deve essere in grado di dosarla, svolgendola lentamente, disseminando indizi che però non devono essere subito notati, tanto meno compresi, ma che alla fine, ripensandoci, devono comporre perfettamente il puzzle, senza stridere. E la conclusione, ovviamente, deve essere inattesa ma anche l’unica che infili tutte le perle incontrate nella narrazione e costituisca la perfetta collana finale.
Ornella Nalon, nel suo Non tutto è come sembra, riesce abilmente a fare tutto questo. Un giallo che si snoda lungo le pagine, ispirato a un fatto realmente accaduto.

Il romanzo è ambientato in un paese della provincia veneziana e inizia come il più classico dei gialli polizieschi, cioè con il ritrovamento di un cadavere. 

E quello che appare un incidente, in realtà si rivelerà essere un omicidio. Non solo, l’abile maresciallo dei carabinieri Giovanni Colucci, scoprirà, partendo da una sua intuizione, che si tratti di una serie di morti sospette, inizialmente legate tra loro solo dalla professione delle vittime, tre psicologi dello stesso comune.
Lo stile è molto femminile, non ci sono immagini forti e sterili analisi scientifiche, l’autrice predilige le congetture, il lavoro meticoloso delle cellule grigie del maresciallo Colucci, un neonato Montalbano con lo stile raffinato di Jessica Fletcher. Lui è il vero protagonista della narrazione. Sebbene anche gli altri personaggi siano ben caratterizzati, lui e la sua vita spiccano su tutti. Un uomo rimasto solo, separato dalla moglie di cui è ancora innamorato, che si trova a gestire la figlioletta, nei pochi momenti che ha disposizione, e una storia imbastita con una donna che poi si rivelerà essere parte della trama, al di là delle scene erotiche elegantemente abbozzate. Di Colucci viene raccontato anche il passato, si impara a conoscerlo non solo seguendo i suoi ragionamenti arguti, ma anche affezionandosi alla sua storia.
Ho conosciuto quest’autrice attraverso il suo primo romanzo Oltre i confini del mondo, in cui raccontava di un’Africa che in realtà non ha mai toccato con mano, al contrario mio, ma con estrema abilità. Ancora una volta, pur non essendo affatto del mestiere, ha saputo entrare nella mente di un investigatore e misurarsi in modo credibile con il genere poliziesco. Complimenti per la duttilità, quindi, e per lo stile sempre raffinato e impeccabile.

Non tutto è come sembra

di Ornella Nalon
0111 Edizioni
Giallo
ISBN 978-88-6307-816-9
cartaceo 8,35€
ebook 2,99€

Sinossi

A bordo di un’auto recuperata in un fiume viene rinvenuta la salma di Giancarlo Visconti, un giovane e rinomato psicologo. La morte sembra accidentale, ma il maresciallo dei Carabinieri Giovanni Colucci ricorda che altri due psicologi dello stesso comune sono morti negli ultimi due anni e comincia a insospettirsi. Convince i suoi superiori a non derubricare il caso come un semplice incidente stradale e si adopera per dimostrare che si tratta di un omicidio. L’autopsia accerta che Visconti non presenta segni di annegamento e che la causa del decesso è dovuta allo sfondamento della scatola cranica per mezzo di un corpo contundente. Ottenuta la conferma dei suoi sospetti, il maresciallo, con l’aiuto della sua piccola squadra, indaga per trovare l’assassino e per stabilire un collegamento tra le morti dei tre psicologi, elemento che suffragherebbe la tesi di un serial killer. Approfondite e scrupolose indagini volgono a comprovare questa teoria e, da quel momento, la vita di numerose persone sarà passata al setaccio. In apparenza sembrano tutti innocenti, anche se alcuni di loro presentano dei lati oscuri. In questa trama intricata, riusciranno i nostri valenti militari dell’Arma a individuare l’omicida seriale?



Stefania Bergo
Non ho mai avuto i piedi per terra e non sono mai stata cauta. Sono istintiva, impulsiva, passionale, testarda, sensibile. Scrivo libri, insegno, progetto ospedali e creo siti web. Mia figlia è tutto il mio mondo. Adoro viaggiare, ne ho bisogno. Potrei definirmi una zingara felice. Il mio secondo amore è l'Africa, quella che ho avuto la fortuna di conoscere e di cui racconto nel mio libro.
Con la mia valigia gialla, StreetLib collana Gli scrittori della porta accanto (seconda edizione).
Mwende. Ricordi di due anni in Africa, Gli scrittori della porta accanto Edizioni.
La stanza numero cinque, Gli scrittori della porta accanto Edizioni.


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1 commenti
  1. Il duo Ornella-Stefania non si batte! Bravissime, ragazze ;)

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