Il nuovo anno ha portato una novità sorprendente a tutti i viaggiatori: la valigia indipendente.
L’azienda israeliana Nua Robotics ha messo a punto il bagaglio che, via bluetooth, si collega allo smartphone del proprietario e lo segue in ogni spostamento, docile come un cagnolino.
Ebbene, questa novità in che modo farà cambiare le abitudini consolidate del viaggiatore incallito?
Secondo me finirà per perdersi la valigia a ogni piè sospinto, finendo per rincorrerla perché questa, inaspettatamente, seguirà un segnale più stuzzicante di quello proposto dal cellulare del proprietario, magari emesso da un ammaliante trolley esotico.
A parte gli scherzi, una valigia del genere potrebbe diventare sicuramente utile per tutti coloro che sono abituati ad atterrare (o partire, fa lo stesso) in aeroporti comodi, ben organizzati, senza gradini, intoppi, dislivelli o superfici irregolari. Magari sono viaggiatori per lavoro, conferenze, anche vacanzieri (ma di quelli in hotel di lusso), che non contemplano mete in cui già l’aeroporto si presenti come un fazzoletto di terra in mezzo al nulla, in cui per atterrare bisogna prima spostare capre e galline, oppure incrociare le dita affinché il pilota, di solito esperto conduttore di caccia supersonici, sia così in gamba da riuscire a centrare, esattamente, la pista e non la montagna o il mare.
La valigia indipendente, inoltre, non può essere portata a spasso per pontili, dunque imbarcata, perché rischia di salpare ancor prima del proprietario, non può essere condotta per stradine impervie in mezzo a percorsi alternativi africani o asiatici, non può essere condotta lungo le viuzze scoscese di certe località abbarbicate in cima ai monti. E quando nevica e c’è il ghiaccio, come la mettiamo? Possiede catene o gomme invernali?
Il vero viaggiatore sa che a volte è meglio possedere uno zaino capiente, oppure valigie morbide e leggerissime, che debbano fare i conti con l’overweight imposto negli aeroporti.
Inutile, dunque, illudersi di poter comandare il nostro bagaglio con la forza del pensiero (o dello smartphone), potremmo davvero rischiare di doverlo rincorrere per tutto l’aeroporto, facendo la fine di Fantozzi.
Irma Panova Maino Sono nata a Praga, connubio piuttosto contraddittorio di antico e sovrannaturale e tecnologia. Nel febbraio 2012, ho creato la rete che oggi è diventata Il Mondo dello Scrittore, un circuito virtuale consolidato e ideato appositamente per sostenere autori esordienti ed emergenti. Scintilla Vitale, ed. Edizioni Esordienti Ebook Il Peccato di Rennahel, ed. Montecovello Il gioco del demone, ed Edizioni Esordienti Ebook Le Risonanze della Folgore, ed Edizioni Esordienti Ebook La resa degli innocenti, ed Edizioni Esordienti Ebook |
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