Oggi il nostro caffè letterario è ben lieto di presentarvi un volto nuovo della letteratura italiana: è con noi Simone Caruso. Conosciamolo meglio!
Ciao Simone, e grazie per avermi concesso questa intervista. Per rompere il ghiaccio, visto che ci troviamo in un caffè letterario virtuale, permettimi di offrirti virtualmente un caffè, un the, una tisana, una bibita fresca o… cosa preferisci?
Ciao Silvia, innanzitutto grazie a te e allo staff de “Gli scrittori della porta accanto”. Prendo volentieri un caffè!
Bene ora che abbiamo rotto il ghiaccio raccontami qualcosa di te. Chi è Simone nella vita di tutti i giorni?
Beh, diciamo che nella vita di tutti i giorni svolgo innanzitutto l’attività di perito assicurativo. La mattina mi trovo spesso in giro per appuntamenti di lavoro, mentre il pomeriggio lo trascorro in ufficio.
Da qualche anno poi sono molto impegnato nell’ambito educativo all’interno della mia parrocchia, dove seguo un gruppo di quarta elementare come catechista e un altro di seconda superiore. La sera di solito esco con gli amici oppure sto volentieri a casa a leggermi un bel libro.
Come è nata la tua passione per la scrittura? Ci sono autori classici o molto noti che credi abbiamo influenzato, in qualche modo, il tuo stile?
Credo sia nato tutto per caso. A diciannove anni mi trovavo in provincia di Vicenza come obiettore di coscienza, presso una comunità di malati mentali. Mentre parlavo con Sergio, un settantenne che si riteneva spiato dalla Cia, oltre che perseguitato dagli “omini elettronici”, iniziai a prendere nota delle sue confidenze allucinanti su una sorta di diario. Feci poi lo stesso anche con gli altri utenti della comunità. Dopo qualche anno, nel 2005, quel diario si tramutò in un vero e proprio libro.
L’anno trascorso come obiettore di coscienza si rivelò fondamentale anche per cominciare a leggere per passione e non per dovere, approcciandomi alla lettura in modo nuovo. Ci furono due libri, letti proprio quell’anno, che credo influenzarono il mio stile: Schindler’s list di Thomas Keneally e Il settimo papiro di Wilbur Smith.
Per un esordiente il percorso da seguire prima di giungere all’ambito traguardo della pubblicazione non è affatto semplice, talvolta può rivelarsi tortuoso e complicato. Raccontaci la tua esperienza.
È vero, non è per niente semplice! Anche perché i primi passi sono un misto di inconsapevolezza, idealizzazione del reale e delusione per le ripetute porte chiuse in faccia dagli editori (esclusi ovviamente quelli a pagamento che ti aprono le porte immediatamente…). Nel mio caso è stato proprio così, e ho pagato care le conseguenze! Come ti ho anticipato prima, nel 2005 pubblicai il mio primo libro. Talmente entusiasta dal parere positivo della casa editrice, non ritenni sospetta la richiesta di pubblicazione a pagamento…Ero convinto di avere scritto un capolavoro della letteratura, dunque il resto diventava secondario. La casa editrice mi paragonò addirittura a Eraclito! Insomma, per farla breve pagai migliaia di euro e la casa editrice poco dopo fallì! Diciamo che non si rivelò una grande esperienza, però di sicuro mi servì per crescere.
Ora, dieci anni dopo, ho scritto questo libro. Fin dall’inizio ho promesso a me stesso che non avrei mai più pagato una casa editrice. Ho così cercato su internet editori non a pagamento, inviando a tutti quelli trovati il file del mio lavoro. Dopo qualche mese ho ricevuto la proposta di collaborazione da parte di Lettere Animate, mio attuale editore.
Pubblicare un libro è decisamente complicato, soprattutto per uno sconosciuto. Però se non si perde la speranza e si crede nelle proprie potenzialità, il sogno può diventare realtà!
Raccontami in breve la trama del tuo libro, “La Piuma”, incuriosisci i nostri lettori ma senza svelare troppo!
Questo libro è il racconto di un viaggio, fatto di tante storie: il Cammino di Santiago. Ma è anche il racconto di una guerra, nella quale ho combattuto una battaglia, quella di un Castello a difesa di una Piuma, simbolo di una purezza che l’umanità, ai nostri giorni, rischia di perdere per sempre.
La domanda che non ti ha mai rivolto nessuno: fatti la domanda e datti la risposta.
Qual è il tuo piatto preferito?
Gli spaghetti allo scoglio.
Gli spaghetti allo scoglio.
Progetti per il futuro: ci sono nuovi lavori in corso, nuove pubblicazioni o ambizioni particolari?
Attualmente mi piacerebbe riprendere il mio primo libro “Sto malissimo”, rielaborarlo e presentarlo sotto una nuova veste.
Dove possiamo trovare il tuo libro?
Indico la più comoda, quella di Amazon. Oppure potete trovare tutti i link d'acquisto e le informazioni sul blog legato al libro o sulla pagina Facebook.
Simone ti ringrazio tantissimo per essere stato con noi e, a nome de Gli scrittori della porta accanto ti faccio i complimenti per il tuo libro, augurandoti che sia un vero successo! In bocca al lupo per i tuoi progetti futuri!
Silvia Pattarini Diplomata in ragioneria, ama scrivere racconti e componimenti poetici, alcuni dei quali compaiono in diverse antologie. Partecipa a concorsi letterari di poesia, prosa e premi letterari per narrativa edita. Biglietto di terza classe, 0111Edizioni. La mitica 500 blu, Lettere Animate. |
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