"L'ultimo dei pirati, la storia di Oliver Neville" di Marco De Nardo, Selfpublished, 2015.
Un romanzo che ho apprezzato tantissimo per genere e dinamicità degli eventi. Non ci si annoia di certo mentre ci si avventura con Oliver, il protagonista, nelle più impensabili peripezie.
Trama sempre molto incalzante, ambientato nel XVIII secolo, ai tempi in cui i corsari, al soldo del governo Inglese, spadroneggiavano al largo dei Caraibi dando il filo da torcere ai galeoni spagnoli carichi d’oro. Ma non è di questo che ci parla l’autore, sarebbe fin troppo scontato, preferisce regalarci una visione piuttosto inconsueta dei pirati, uomini liberi, che per la prima volta adottano rudimentali regole di democrazia, cosa assolutamente impensabile a quell’epoca remota nella Reale Marina Inglese.
Un lungo intercalare di avventure che vedono il protagonista spaziare dall’iniziale lavoro di marinaio, mal retribuito e vessato dai superiori, per approdare in seguito nel Nuovo Mondo tra piantagioni di canna da zucchero, in cui la schiavitù è il preludio a morte quasi certa, e terminare rocambolescamente, da prigioniero a uomo libero su una nave pirata, nonché… a voi il piacere di scoprire il seguito.
Un intreccio di vicende umane, amore, morte, tradimenti e vendetta, sanguinose battaglie sono gli ingredienti che caratterizzano l’intero romanzo. Ci si affeziona a questi rozzi pirati, che vantano degli alti ideali e un onore assolutamente inediti.
È palese un’articolata ricerca storica, a cominciare dal trattato di Utrecht, ma anche la minuziosa documentazione sulla tipologia di armi usate nel ‘700, nonché i tipi di navi: brigantini, golette, fregate, velieri e galeoni. Anche se l’autore si è lasciato un po’ andare con la fantasia, vorrei ribadire che si tratta di un romanzo, non di un saggio storico sulle tipologie di navi del 1700, quindi è lecita un po' di licenza poetica.
Le battaglie descritte, da profana quale sono, mi sono sembrate credibili e ben argomentate, così come il carattere dei protagonisti mi ha convinto, nonché l’abbigliamento, gli alimenti, il rum che scorreva a fiumi e le canzoni piratesche, le armi degli indigeni e i veleni, fino a terminare con le descrizioni del paesaggio caraibico: isolette sperdute in baie nascoste lambite da acque cristalline, si contrappongono a bassi fondali pericolosi e rocciosi celati da fitta nebbia, o tempeste tropicali in agguato…
La notte non tardò ad arrivare e nemmeno la tempesta. Il vento divenne presto bufera. Ogni pianta presente sull’isola era piegata in due, mentre i fuscelli della piantagione di zucchero si agitavano quasi in orizzontale. In assenza di vento se ci fossimo mossi in mezzo alle piante, si sarebbe notato subito… ma con quelle piante che si scuotevano in continuazione, i nostri movimenti all’interno della piantagione sarebbero diventati invisibili.
Un mix perfetto di ingredienti dal sapore esotico, per un romanzo indicato anche per i ragazzi, per chi ama i libri storici, le avventure e anche per chi non disdegna storie d’amore.
Il romanzo, raccontato in prima persona, narra di un marinaio inglese al servizio della più potente flotta al mondo: la Royal Navy. Di famiglia marinara, viene educato con una cultura ferrea in onore della Corona inglese e viene costretto a sposarsi con una moglie che non ama. Nella sua vita non c'è niente che lo renda felice, se non il suo unico figlio Tommy... tuttavia, lo riesce a vedere poco tra una guerra e l'altra. In cuor suo, Oliver non si è mai sentito appartenente a quel mondo tirannico fatto di gerarchie. Ha sempre nutrito un forte desiderio inconscio di libertà e di giustizia. Viene mandato in missione per scortare una nave mercantile nelle acque dei Caraibi, infestate dai pirati.. ma quel che ancora non sa, è che nel Nuovo Mondo incontaminato si sta per realizzare il suo grande destino. Si tratta di un romanzo che piace un po' a tutti: l'avventura viene armonizzata con la strategia di guerra navale, intervallata con l'azione e circondata da un pizzico di passione amorosa, con grande riguardo alla realtà storica e all'ambientazione dell'epoca. Vi è inoltre un'ampia varietà d'azione: camuffamenti, furti, combattimenti e fughe sono presenti all'interno della trama. E' pieno di colpi di scena che non danno mai noia al lettore. Si tratta di un romanzo di pirati: non quelli raffigurati dalla cinematografia come avventurieri alla ricerca di tesori nascosti.. ma i veri pirati: fuorilegge e ricercati, che vivevano di razzie e arrembaggi ai danni del commercio dei grandi imperi coloniali. Lo stile di scrittura è molto scorrevole, basato sui fatti e senza troppe descrizioni, con lo scopo di lasciare libero sfogo alla fantasia.
di Marco De Nardo | Avventura, Romanzo storico
EAN 13 9786050368161 | ebook 1,49€ Acquista
Silvia Pattarini
Diplomata in ragioneria, ama scrivere racconti e componimenti poetici, alcuni dei quali compaiono in diverse antologie. Partecipa a concorsi letterari di poesia, prosa e premi letterari per narrativa edita.
Biglietto di terza classe, 0111Edizioni.
La mitica 500 blu, Lettere Animate.
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