Gli scrittori della porta accanto

"Come un’onda nel tempo" di Luca Meloni, recensione di Samantha Terrasi


"Come un’onda nel tempo", la silloge poetica di Luca Meloni, Eretica Edizioni, 2015. 

Ogni silloge poetica racchiude un viaggio. Il viaggio dell’autore nei confronti del proprio passato, un volo per il futuro o spesso un’illusione del presente. La poesia di Luca Meloni è un messaggio lasciato dentro una bottiglia. Lui viaggia attraverso le parole incontrate per il mondo. La poesia è così rappresentata da un’onda, un’immagine ciclica che lenta riaffiora alla memoria e lenta scompare. Lascia una traccia che è definita presente. Un presente che ha una caratteristica particolare è come il negativo di una foto.
È una poesia intimistica, una distanza tra il dentro, il fuori e il mare. Un mare spesso rappresentato come tumulto. Oserei definirla la poesia del sogno. Non parole d’amore a lune innamorate o sentimenti che aspettano stelle cadenti ma sogni caduti. È una spettrografia di quello che è un sogno che appare in controluce. L’alone zuccheroso viene disciolto dall’acida realtà. E’ la caduta di Icaro, la caduta di un’illusione che si tuffa nel mare della penitenza.
È un uomo solitario quello delle poesia di Meloni, un uomo che incarna una poesia riavvolta su sentimenti ormai digeriti e feriti. È un uomo che scoperchia le bugie, ma è anche un uomo che ritorna al principio delle cose. Tempo e buio, silenzio che ingloba le speranze.

“dolore dell’abitudine al dolore”

È una perdita di sensi. È l’incessante incresparsi del mare che non ha soste né fermate. È una poesia ciclica che tende e ritrae.

“Quando è la bugia a confessare il suo inganno alla ragione,
un albatro cade a terra ferito e sbatte le ali”.

La nostalgia e le lacrime che grattano visi inquieti. È forse Il mangiatore di loto, la poesia che determina il climax della silloge. Ci porta fin dentro al carnefice delle nostre inquietudini.

“Il mostro protegge la vittima dalla voragine d’inquietudine che la parola crea”.

È un mondo tutto da sorreggere. Non da scoprire. La scoperta è il velo che conduce all’illusione. L’amore non dura perché il velo è trasparente e mostra un’onda quasi malata. E si potesse comprare il tempo?

“Berlino è un'ombra e Bratislava un faro che si spegne. Bucomanie dell'adolescenza: Strudel & Schnitzel, il drago di Lubiana e i ti amo al vento di una fredda terrazza asburgica. Ti ricordi Praga? Il sonno di Firenze? Ich weiß es nicht. Favole spente, disinteresse nato dal rancore nato da un sentimento.
Piove alla finestra, piange l'Autunno ed è un bagno che consola”.
(Frattale irregolare)

Il tempo sarebbe un gran rifugio se si potesse fermare. Il tempo è sicuramente la notte, quando tutto passa o resta fermo come i sogni intrappolati nel cuscino. L’entusiasmo viene ferito perché distrutto o perché inesistente? È una poesia che lascia interrogativi disseminati e in qualche modo concede all’onda dei pensieri di fluire anche tra favole spente. La via dell’inatteso, il connubio di lingue che nella poesia creano una musicalità nuova, è un viaggio tutto da scoprire, dove la risposta è solo un’altra domanda poco attesa.
Quello che resta alla fine è un volo dentro al silenzio che colpisce con la sua forza e che riesce a far tacere anche i sogni più ostinati.


COME UN'ONDA NEL TEMPO
di Luca Meloni
Eretica Edizioni
Poesia
ISBN 978-8899466756
cartaceo 9,90€ | Acquista

C’è un momento in cui ti accorgi che tutto ha una data di scadenza: gli anni dell’università, le scommesse infelici degli amori impossibili, l’entusiasmo triviale del caos. 
Un punto di non ritorno simile alla frontiera surrealista del ponte Do Lung di Apocalypse Now, una linea di confine dove l’orrore non è il colore dominante ma una zona d’ombra che non puoi più permetterti di evitare […]

Luca Meloni è dottore di ricerca in Culture Classiche e Moderne presso l’Università degli Studi di Torino. Come un’onda nel tempo è la sua prima raccolta di pensieri.






Samantha Terrasi
Vivo tra Torino e Roma, dove sono nata. Mia nonna avrebbe voluto che mi chiamassi Maria Concetta, ma per fortuna mio padre di ritorno da un viaggio negli States mi ha chiamato Samantha, rigorosamente con la h. Formazione scientifica, una laurea in biologia molecolare per poi scegliere di tramandare il mio sapere agli studenti. Sono una professoressa di matematica e scienze senza occhiali e quando non mi trovo tra equazioni e studenti, scrivo.
Parole nel vento, Aletti Editore, 2012.
Ti aspetto, Lupo Editore.


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