"Facemmo l'amore una notte di maggio" di Domenico Andrea Schiuma, Lettere Animate Editore, 2015. Una storia che si discosta dai classici schemi letterari.
Nicola Mastrogiovanni avrebbe poco da raccontare, di sé. Figlio unico di un uomo prepotente e maschilista e di una donna sottomessa e rassegnata, cresce intimidito e chiuso in se stesso.
Ha sette anni quando suo padre scompare e lui, nonostante la tenera età, ritiene di farsi carico del compito di uomo di casa e comincerà a vivere in funzione del benessere di sua madre.
Quando quest'ultima, per mantenere la famiglia, decide di gestire una tabaccheria, Nicola stabilisce che dovrà essere anche il suo lavoro, per cui abbandonerà la scuola e, con essa, anche quei pochi amici che possiede e si rinchiuderà tra le quattro pareti del negozio a vendere sigarette.
Le sue giornate trascorrono così, tutte uguali, finché gli anni passano. La signora Rosalba si ammala e poi muore, lasciando il figlio completamente solo.
Dopo avere elaborato il lutto, sembra rendersi conto di non avere mai vissuto veramente e decide di premiarsi con un viaggio. Prende un biglietto del treno con una destinazione casuale e si troverà a visitare la città di Bari. Tuttavia, non sono i monumenti e i luoghi di interesse storico a interessarlo, ma i racconti della gente, che ascolta di nascosto. È affamato di storie di vita, assetato di esperienze altrui, credendo e sperando di sopperire alla mancanza di quelle proprie.
È così che diventa testimone delle sofferenze d'amore di Natalia che la stessa narra al suo amico Federico. Per una serie di eventi, gli incontri dei due ragazzi si ripetono per più sere, sempre nella stessa panchina del medesimo parco; appuntamenti ai quali Nicola Mastrogiovanni non riuscirebbe mai a mancare, tanto è l'interesse per la vicenda, la curiosità di conoscerne il seguito e l'empatia provata per la ragazza. Un sentimento, quello nei suoi confronti, che è destinato a tramutarsi in amore.
Dopo avere elaborato il lutto, sembra rendersi conto di non avere mai vissuto veramente e decide di premiarsi con un viaggio. Prende un biglietto del treno con una destinazione casuale e si troverà a visitare la città di Bari. Tuttavia, non sono i monumenti e i luoghi di interesse storico a interessarlo, ma i racconti della gente, che ascolta di nascosto. È affamato di storie di vita, assetato di esperienze altrui, credendo e sperando di sopperire alla mancanza di quelle proprie.
È così che diventa testimone delle sofferenze d'amore di Natalia che la stessa narra al suo amico Federico. Per una serie di eventi, gli incontri dei due ragazzi si ripetono per più sere, sempre nella stessa panchina del medesimo parco; appuntamenti ai quali Nicola Mastrogiovanni non riuscirebbe mai a mancare, tanto è l'interesse per la vicenda, la curiosità di conoscerne il seguito e l'empatia provata per la ragazza. Un sentimento, quello nei suoi confronti, che è destinato a tramutarsi in amore.
Finalmente, proverà di persona i brividi, le palpitazioni e le emozioni di quel sentimento di cui ha soltanto sentito parlare o che ha letto nei libri.
"Facemmo l'amore una notte di maggio" di Domenico Andrea Schiuma è una storia che si discosta dai classici schemi letterari, per narrarla ha adottato anche uno stile decisamente originale. Partendo da quest'ottica, si motiva da sé la scelta del titolo che, a un primo acchito, potrebbe sembrare fuorviante poiché adduce a un genere sentimentale, laddove l'amore è toccato soltanto marginalmente.
Il protagonista assoluto del romanzo, Nicola Mastrogiovanni, che verrà spesso nominato in questo modo, ossia con nome e cognome, come a volerne rafforzare l'importanza, è talmente descritto e reso umano che si prova, per lui, un insieme di sentimenti anche contrastanti: rabbia, simpatia, pietà, solidarietà, disappunto. Ci si indispettisce di fronte alla sua ingenuità, al suo essere oltremodo introverso e per niente disposto al dialogo, salvo poi intenerirsi nei suoi confronti quando si comprende che tutto questo è la naturale conseguenza di un'esistenza condotta all'ombra di un'altra persona e in sua totale funzione. Di fatto, è proprio questo il tema di fondo da cui scaturisce tutta la trama: il rapporto anomalo tra genitore e figlio da cui non potrà che conseguire una dannosa formazione per quest'ultimo.
"Facemmo l'amore una notte di maggio" è un romanzo dal tono un po' sommesso, tendenzialmente malinconico, salvo poi riscattarsi, verso il finale, in un messaggio positivo e di speranza.
Domenico Andrea Schiuma è un giovane autore di indubbio talento, il quale, unito a una maturità letteraria più consolidata, gli permetterà, ne sono certa, di raggiungere degli ottimi livelli.
Nicola Mastrogiovanni vive un'infanzia difficile. La piccola casa in cui abita si trova in un condominio in cui la convivenza con i vicini è piuttosto difficile. La madre, Rosalba, è una donna dal carattere piuttosto docile e remissivo. Simone, il padre, è un operaio dal temperamento estremamente duro e maltratta la moglie. A causa del clima che si respira in casa, Nicola Mastrogiovanni non riesce a creare rapporti di amicizia con gli altri bambini che conosce. Quando frequenta la seconda elementare, il padre, frustrato dalla perdita del lavoro, dalla casa-bettola in cui vive e dall'amore ormai svanito per la moglie, scappa. La madre vive un periodo durissimo e Nicola sente il dovere morale di aiutarla. Rosalba apre una tabaccheria. Nicola, studente non molto brillante, quando può va ad aiutarla. Al termine degli studi superiori, Nicola inizia a lavorare a tempo pieno nella tabaccheria. Nel frattempo, ha sviluppato con la madre un rapporto di complicità malato, quasi maniacale, che gli impedisce di aprirsi alle altre persone...
di Domenico Andrea Schiuma | Lettere Animate Editore | Narrativa
ISBN 978-88-6667-208-1 | ebook 0,99€ | cartaceo 9,78€ Amazon
Ornella Nalon I miei hobby sono: il giardinaggio, la buona cucina, il cinema e, naturalmente, la scrittura, che pratico con frequenza quotidiana. Scrivo con passione e trasporto e riesco a emozionarmi mentre lo faccio. La mia speranza è di trasmettere almeno un po’ di quella emozione a coloro che leggeranno le mie storie. “Quattro sentieri variopinti”, Arduino Sacco Editore “Oltre i Confini del Mondo”, 0111 Edizioni “Ad ali spiegate”, Edizioni Montag “Non tutto è come sembra”, da 0111 Edizioni. |
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