Ninfee nere di Michel Bussi, Edizioni e/o, 2016. Il nuovo giallo dell'autore francese, nel magico mondo dei quadri di Monet, tra emozione e suspense.
L’opera comincia con un incipit che dimostra tutta la bravura di quello che è riconosciuto come l’autore di gialli più importante e letto in Francia.
La trama spazia in periodo che va dalla morte di Monet fino alla fine degli anni '90 e interseca varie vicende come fossero tutt'uno.
Ma c'è del vero sul fatto che Monet abbia dipinto un quadro poco prima di morire, che si intitola "Ninfee nere"? Il mistero lascia sbalorditi, come il ritrovamento di parecchie tele, nella casa del pittore, di rilevanza artistica notevole.
Il finale leva letteralmente il fiato, non banale e non retorico. Un'esperienza, questa lettura, da provare.
Di una scrittura raffinata e scorrevole, aggiunge alla trama sprazzi di colore, nei quali si coglie l'aura del grande pittore. Nulla è lasciato al caso, anche le piccole foglie e i rumori leggeri si percepiscono come se si fosse nel luogo stesso.
Tre donne vivevano in un paesino. La prima era cattiva, la seconda bugiarda e la terza egoista. Il paese aveva un grazioso nome da giardino: Giverny. (…) La prima aveva più di ottant’anni ed era vedova. O quasi. La seconda ne aveva trentasei e non aveva mai tradito il marito. Per il momento. La terza stava per compierne undici e tutti i ragazzi della scuola erano innamorati di lei. La prima si vestiva sempre di nero, la seconda si truccava per l’amante, la terza si faceva le trecce perché svolazzassero al vento.Dopo di ché non si riesce a staccare gli occhi del libro. Un susseguirsi di accadimenti attanagliano il lettore e lo proiettano in un vortice di emozioni dal quale difficilmente saprà sottrarsi, distruggendo temporaneamente il senso del tempo, sia esterno che interno al libro.
La trama spazia in periodo che va dalla morte di Monet fino alla fine degli anni '90 e interseca varie vicende come fossero tutt'uno.
Ma c'è del vero sul fatto che Monet abbia dipinto un quadro poco prima di morire, che si intitola "Ninfee nere"? Il mistero lascia sbalorditi, come il ritrovamento di parecchie tele, nella casa del pittore, di rilevanza artistica notevole.
Il finale leva letteralmente il fiato, non banale e non retorico. Un'esperienza, questa lettura, da provare.
Di una scrittura raffinata e scorrevole, aggiunge alla trama sprazzi di colore, nei quali si coglie l'aura del grande pittore. Nulla è lasciato al caso, anche le piccole foglie e i rumori leggeri si percepiscono come se si fosse nel luogo stesso.
Ninfee nere
A Giverny in Normandia, il villaggio dove ha vissuto e dipinto il grande pittore impressionista Claude Monet, una serie di omicidi rompe la calma della località turistica.L’indagine dell’ispettore Sérénac ci conduce a contatto con tre donne.
La prima, Fanette, ha 11 anni ed è appassionata di pittura. La seconda, Stéphanie, è la seducente maestra del villaggio, mentre la terza è una vecchia acida che spia i segreti dei suoi concittadini da una torre.
Al centro della storia una passione devastante attorno alla quale girano le tele rubate o perse di Monet (tra le quali le Ninfee nere che l’artista avrebbe dipinto prima di morire). Rubate o perse come le illusioni quando passato e presente si confondono e giovinezza e morte sfidano il tempo.
L’intreccio è costruito in modo magistrale e la fine è sorprendente, totalmente imprevedibile. Ogni personaggio è un vero enigma. Un’indagine con un succedersi di colpi di scena, dove sfumano i confini tra realtà e illusione e tra passato e presente. Un romanzo noir che ci porta dentro un labirinto di specchi in cui sta al lettore distinguere il vero dal falso.
di Michel Bussi | Edizioni e/o | Giallo, thriller, noir
ISBN 978-8866327462 | cartaceo 13,60€ | ebook 9,99€ Acquista
Beatrice Rurini Del 1969, sono appassionata di lettura e musica sin da piccola. Ho conseguito la maturità magistrale (senza insegnare), studiato pianoforte e violoncello. Lavoro come restauratrice d'arte. Sono sposata con prole e, soffrendo d'insonnia, mi appoggio alla lettura per evitare di stare con le mani in mano. |
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