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[Libri] “Piccole storie dei sette giorni” di Laura Bonelli, recensione di Liliana Sghettini

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Piccole storie dei sette giorni” di Laura Bonelli, Graphofeel Edizioni, 2014 Sette racconti di vita reale, per donare speranza a chi è al buio.

Oggi vi parlerò di “Piccole storie dei sette giorni” di Laura Bonelli.
Si tratta di un piccolo scrigno contente sette racconti gioiello che traggono ispirazione da personaggi e storie reali che l'autrice ha saputo confezionare con uno stile unico e accattivante.
I temi sono diversi e tutti interessanti perché scritti con ironia e grande capacità di osservazione che diviene trampolino di lancio per una creatività fuori dal comune.
Sono stata rapita da tutte le storie della raccolta ma due personaggi in particolare mi sono rimasti nel cuore.

Leziero, ingegnere brontolone, è protagonista di “Anima a vela”. 
Un ingegnere burbero che ripete ogni giorno i soliti rituali. Si alza con il mal di schiena, si reca in ufficio parlando al telefono e sbraita contro tutto e tutti per sfogare una rabbia che radicata alla sua anima urla da troppo tempo di poter uscire.
Un giorno presso il suo studio, arriva l'ennesimo tirocinante ad infastidire le sue giornate. Più che un ingegnere Leziero pensa che la ragazza di nome Rubina potrebbe sembrare una suora di clausura dedita all'orto e alle preghiere ma in realtà dovrà presto ricredersi. Rubina non è quello che sembra, ha una vera passione per l'ingegneria che l'accompagna fin dai primi anni della sua vita quando smontava i piccoli elettrodomestici riportati a casa da suo padre, per comprenderne i meccanismi.
Rubina non parla molto, ma agisce in modo da catturare la fiducia di Leziero che le darà una grande opportunità: seguire un progetto di recupero di un borgo marino. Il progetto del borgo sarà l'opportunità anche per Leziero di liberarsi finalmente di quella dura scorza che lo opprime.
L'ambientazione del racconto è il mare, un mare che cura e lenisce i dolori ma anche un mare che riporta alla vita grazie al rincorrersi di nuovi eventi...

Il secondo personaggio di cui voglio parlarvi è Iones, donna anziana dall'acconciatura classica che le raccoglie ordinatamente la grigia chioma, esperta di cucina e di Facebook, che anima il racconto intitolato “Le tue parole hanno radici”.  È come Leziero un personaggio enigmatico che presto mostrerà la sua grazia.
Iones ha qualcosa di insolito e forse speciale, cura una rubrica di ricette vegetariane su internet. Ogni idea culinaria che le passa per la mente la trascrive e, corredata da accattivanti foto, la pubblica sulla sua pagina Facebook. E non credete che un'anziana donna che ha una pagina Facebook sia già qualcosa di davvero speciale? Io si, anche perché è, a mio avviso, una preziosa testimonianza della commistione tra tradizione e innovazione tipica del nostro tempo.
A quanto pare la sua pagina è molto seguita e diversi utenti apprezzano le sue ricette che traggono ispirazione da Ildegarda di Bingen, religiosa e naturalista del XII secolo.
Un giorno però per Iones ci sarà un piccolo incidente di percorso che le darà l'opportunità di mostrare la sua dolce natura. Mentre è intenta a raccogliere alcune erbe dal giardino la sua attenzione viene d'improvviso attirata da un insolito fracasso proveniente dall'appartamento dei vicini. Lei ne ha le chiavi avendo ricevuto incarico di curare le loro piante e decide di andare a verificare cosa stia accadendo. Scopre, con sua grande sorpresa, che la loro piccola figlia adottiva è stata lasciata sola in casa. Al suo risveglio la piccola Annalena ha trovato il modo per attirare l'attenzione di qualcuno affinché potesse aiutarla. Iones riesce a tranquillizzarla portandola con sé e da quel momento inizia il loro rapporto di amicizia. L'anziana donna le racconta tante storie interessanti ma soprattutto le insegna che quando la vita la metterà dinanzi a momenti difficili potrà recarsi in un giardino per confidare le sue pene alle piante che sanno bene ascoltare.
Un insegnamento che Annalena non dimenticherà mai anche quando un giorno dovrà lasciare la sua anziana amica Iones che stringendola a sé le dirà: “Gli amici, come fiori della stessa specie, non hanno bisogno di stare nello stesso giardino, per appartenersi.”. Annalena da quel momento non si sentirà più sola...

I racconti di Laura Bonelli hanno il pregio di parlare di vita vera donando speranza a chi si sente annebbiato dal buio. Un buio che pare perenne ma che in realtà, come spiega l'autrice nella prefazione, traendo spunto dal pensiero della mistica tedesca Ildegarda di Bingen, è solo temporaneo perché serve a conoscere se stessi.
Grazie a Laura Bonelli per questo lavoro che si fa leggere con grande interesse.


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Le vicende paradossali ed esemplari di Rubina, di Maurelio e dell’alieno crudele, di Odetta che insegna a parlare agli uccelli, di Virginia, di Brando e di Tango, dell’inguaribile singhiozzo di Euprepio e del blog di Iones. 
Sette piccole storie di vita quotidiana, racconti lievi e profondi nei quali una luce, diffusa e morbida, illumina il dettaglio. 
Sette piccole occasioni per riflettere sulla possibilità di redenzione dell’essere umano, sul suo rapporto di scambio e fusione con il cosmo.




di Laura Bonelli | Graphofeel |  Racconti
ISBN 978-8897381280 | cartaceo 8,50€ Acquista | ebook 2,99€







Liliana-Sghettini

Liliana Sghettini
Dottore Commercialista. Appassionata lettrice, si avvicina alla scrittura con alcune pubblicazioni di racconti brevi e scritti epistolari.
Impegnata nella scuola come rappresentante dei genitori, si interessa di pedagogia, didattica e psicologia.
Scrive recensioni, racconti, poesie e favole in compagnia di sua figlia, fonte inesauribile di ispirazione oltre che compagna di lettura.



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