La natura esposta di Erri De Luca, Feltrinelli, 2016. Una delicata storia sacra, segreti nascosti in un crocefisso che un'abile mano dovrà "spogliare".
Un De Luca finalmente libero da vicende processuali, può ora dedicarsi a ciò che meglio sa fare: scrivere.
Ancora non ho imparato la differenza tra romanzo e racconto, perciò preferisco dire che scrivo storie. Il titolo di romanzo me lo ha assegnato in fascetta l'editore. Il processo durato due anni non mi ha impedito di scrivere “Il più e il meno” pubblicato l'anno scorso, raccoglie pagine narrative di quel periodo. Ma sono brevi, perché quella faccenda giudiziaria m'interrompeva spesso. Finita quella, mi è divenuta in mente una storia raccontata a voce da amici... Ho cominciato a metterla sul quaderno, scrivo a penna su foglio, e poi la storia ha preso il largo, indisturbata.
Ed ecco come è nato l'ultimo libro di questo bravo scrittore: La natura esposta.
Una statua sacra ha bisogno di restauro: levare un “imbraghettamento” posticcio per mettere in risalto un Cristo di un autore noto. Il lavoro viene affidato a un intagliatore che passa per caso, ma che evidentemente ha il giusto atteggiamento rispettoso delle opere altrui.
Cos'è la natura, per questo scultore, se non la parte più intima che ci appartiene, cioè il sesso?
Intanto l'approccio alla statua, con minuziose descrizioni dei vari particolari come la pelle, le vene, la tensione del busto per la reazione della croce e la torsione del corpo durante la morte, sono al centro del racconto. Poi ci sono l'amicizia, che circonda l'io narrante, che si rompe o viene in aiuto sempre quando meno te lo aspetti; c'è l'amore che va e che viene, a seconda di come si pone alla vita il protagonista; c'è il rispetto per gli altri, che siano di un altro Paese o di un'altra fede religiosa.
Non vuole essere un racconto a sfondo cattolico (anche perché Erri De Luca mi pare agnostico), ma della religione ne parla in maniera deferente e al contempo la penetra, vuole comunque capirla.
Risulta così preciso e puntuale nelle descrizioni che solo quella sul marmo è talmente realistica da dare la percezione del freddo della materia e sentire la presenza della sua polvere in ogni poro.
De Luca è stato abilissimo nella descrizione e nella narrazione del racconto.
La natura esposta
Un uomo di molti mestieri è incaricato di un delicato restauro. La statua del crocifisso contiene segreti che si rivelano solo al tatto. Bisogna risalire a diverse nudità per eseguire. C’entra una città di mare e un villaggio di confine, un amore d’azzardo e una volontà di imitazione.
"Abito vicino al confine di Stato, sotto montagne sapute a memoria. Le ho imparate da cercatore di minerali e fossili, poi da scalatore. L’incerto guadagno mi viene dal commercio di quello che trovo e da piccole sculture in pietra e legno.
Intaglio nomi per gli innamorati tenaci, che li preferiscono incisi su rami e sassi, anziché su tatuaggi. Durano di più, senza sbiadire. Cerco radici secche, pietre somiglianti a lettere dell’alfabeto. Facili da trovare quelle a forma di cuore, risalendo il greto dei torrenti in secca. Altre forme più aspre le trovo sui ghiaioni, dove si accumulano i distacchi dalle pareti. In natura si trovano sillabari."
"Abito vicino al confine di Stato, sotto montagne sapute a memoria. Le ho imparate da cercatore di minerali e fossili, poi da scalatore. L’incerto guadagno mi viene dal commercio di quello che trovo e da piccole sculture in pietra e legno.
Intaglio nomi per gli innamorati tenaci, che li preferiscono incisi su rami e sassi, anziché su tatuaggi. Durano di più, senza sbiadire. Cerco radici secche, pietre somiglianti a lettere dell’alfabeto. Facili da trovare quelle a forma di cuore, risalendo il greto dei torrenti in secca. Altre forme più aspre le trovo sui ghiaioni, dove si accumulano i distacchi dalle pareti. In natura si trovano sillabari."
di Erri De Luca | Feltrinelli | Narrativa
ISBN 9788807031991 | ebook 8,99€ | cartaceo 11,05€ Acquista
Beatrice Rurini Del 1969, sono appassionata di lettura e musica sin da piccola. Ho conseguito la maturità magistrale (senza insegnare), studiato pianoforte e violoncello. Lavoro come restauratrice d'arte. Sono sposata con prole e, soffrendo d'insonnia, mi appoggio alla lettura per evitare di stare con le mani in mano. |
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