Gli scrittori della porta accanto

Da "antieuropeismo" a "curvy", alcuni dei 250 neologismi dello Zingarelli 2017, di Ornella Nalon

neologismiZingarelli2017

Anche se molti non lo vorrebbero, la nostra bella lingua è in costante evoluzione: lo Zingarelli 2017 riporta nientedimeno che 250 neologismi. 

“Nulla è immutabile” asseriva il grande filosofo Eraclito e come non dargli ragione? Anche se alcune volte questa consapevolezza ci può provocare un certo fastidio, se non propriamente un senso d'angoscia, lo dobbiamo accettare e farcene una ragione.
Ad esempio, alzi la mano chi non rimane contrariato dal pensiero che la nostra bella lingua italiana venga modificata. Ci sembra così completa e perfetta che vorremmo fosse inalterabile, quando invece sappiamo bene che anch'essa è soggetta a innovazioni, a termini che si aggiungono ed altri che vanno in disuso
Non molto tempo fa, c'è stata una diatriba per l'opportunità di volgere al femminile i termini “sindaco” e “ministro”. Molti avrebbero preferito lasciare le parole invariate, poiché contrari alla femminilizzazione forzata e cacofonica di termini maschili, considerando che il loro genere potesse risultare intuibile dal contesto.  Invece, altri, ritenevano che fosse doveroso volgerli al femminile, così com'era stato con “maestro”, “modello”, “operaio”  ("Vocabolaria" di Piano F, il sessismo nella lingua italiana: l'infermiera si, l'ingegnera no?).
Alla fine, a smorzare la discussione è intervenuta l'ufficialità dell'Accademia della Crusca, in un comunicato della prof.ssa Cecilia Robustelli che, tra le altre cose, ha scritto:
È indispensabile che alle donne sia riconosciuto pienamente il loro ruolo perché possano così far parte a pieno titolo del mondo lavorativo e partecipare ai processi decisionali del paese. E il linguaggio è uno strumento indispensabile per attuare questo processo: quindi, perché tanta resistenza a usarlo in modo più rispettoso e funzionale a valorizzare la soggettività femminile. 
Ed è così che ora le parole “sindaca” e “ministra” arrivano  alle nostre orecchie tutti i giorni e, dico la verità, per quel che mi riguarda, cominciano ad avere un suono più tollerabile; più le sento e meno storco il naso.
In fondo, il segreto è proprio questo: abituarsi al loro suono
A dimostrazione che la nostra lingua sia in continua trasformazione, lo dimostrano i costanti aggiornamenti dei dizionari, tra cui spicca lo Zingarelli, uno dei più completi e storici dei vocabolari italiani, che ci accompagna dal 1922.


lo Zingarelli

Lo Zingarelli 2017 comprende 145.000 voci e oltre 380.000 significati, fra cui circa 1000 nuove parole o nuovi significati (come agriristoro, dashboard, euroburocrate, impastatrice planetaria, nanochirurgia, parabene, personaggetto, profilo, sceriffo, sovraistruzione, spätzle). Contiene: 964 schede di sfumature di significato che analizzano altrettanti gruppi di parole e ne consigliano l'uso in base al contesto (come indole; carattere; temperamento; personalità); 115 definizioni d'autore: significati firmati da persone che oggi rappresentano l'eccellenza italiana nei rispettivi campi, che ci offrono punti di vista a volte sorprendenti; 3125 parole da salvare (come obsoleto, ingente, diatriba, leccornia, ledere, perorare) preferibili ai loro sinonimi più comuni ma meno espressivi; oltre 9300 sinonimi, 2000 contrari e 2500 analoghi; oltre 5500 parole dell'italiano fondamentale; oltre 11.900 citazioni letterarie di 123 autori, da Francesco d'Assisi a Dario Fo; oltre 45.000 locuzioni e frasi idiomatiche; indicazione di oltre 5000 reggenze (addetto a o addetto per?); 118 tavole di nomenclatura; note grammaticali e sull'uso corretto delle parole. In allegato al libro: 90 giorni di consultazione online e offline per Windows e Mac e APP per iOS e Android, con aggiornamenti rilasciati nel trimestre. 

L'edizione 2017 dello Zingarell riporta ben 250 neologismi.

Locuzioni sorte a seguito di innovazioni tecnologiche, culturali o di costume. Dunque, parole inventate oppure composte da insiemi di altre, purché siano ricorrenti nel linguaggio comune e che, tuttavia, diano prova di non essere solo frutto di una moda passeggera. Per tale motivo, non è stato inserito il termine “petaloso” a suo tempo diventato virale sui social network, ma andato presto in disuso. 
Invece, tra gli altri termini, sono rientrati questi, direttamente dal mondo della politica e dell'economia:
Stepchild adoption: istituto giuridico che consente al componente di una coppia sposata o unita civilmente di adottare il figlio naturale dell’altro componente.
Antieuropeismo: contrarietà verso l’Europa e la sua politica
Antieuro: che o chi è contrario all’euro come moneta unica dell’Unione europea o come moneta del proprio Paese
Euroburocrazia: gli organismi amministrativi e l’insieme dei funzionari dell’Unione europea Disidentità: perdita della consapevolezza della propria identità culturale.
Identitarismo: rivendicazioni delle proprie radici.
Antievasione: di ciò che mira a combattere l’evasione fiscale.

VigoressiaPiacionismo

Anche dall'ormai frequente uso dei social network, la nostra lingua ha acquisito molti nuovi termini, così come dalle nuove tendenze di costume. Alcuni forse un po' forzati.

Trollare: inviare messaggi offensivi a gruppi e pagine social.
Emoji: le faccine che si inseriscono nei messaggi.
Doodle: il logo del motore di ricerca Google, utilizzata in occasione di eventi importanti o particolari ricorrenze.
Vigoressia: disturbo di chi ha un culto ossessivo della forma fisica.
Pitonato: di tessuto o pelletteria con disegni che fanno pensare alla pelle di un pitone.
Curvy: donna formosa.
Originalismo: atteggiamento di chi vuole distinguersi.
Bullizzare: sottoporre ad atti di bullismo o di cyber bullismo, usato soprattutto a livello giornalistico.
Picotage: infiltrazioni sulla pelle di acido ialuronico.
Luce pulsata: apparecchio elettronico per trattamenti di bellezza.
Mediocrazia: il potere di formare e condizionare l’opinione pubblica dei mezzi di comunicazione.

Sono stati inseriti anche alcuni vocaboli che oserei definire inverosimili.
Inguacchio: pastrocchio, garbuglio, lavoro mal fatto.
Microondàbile: riferito a cibo che può essere inserito in microonde.
Piacionismo: atteggiamento di chi vuole incontrare il favore di altri.

Non è molto serio smentirsi, tuttavia, contrariamente a quanto ho affermato prima, ho davvero molti dubbi di potermi abituare al suono del termine “micoondàbile”, mentre, in tutta sincerità, parole come “luce pulsata” e “pitonato” pensavo già esistessero. E voi? Siete rimasti stupiti, impressionati o scandalizzati da qualche parola?



Ornella Nalon
I miei hobby sono: il giardinaggio, la buona cucina, il cinema e, naturalmente, la scrittura, che pratico con frequenza quotidiana. Scrivo con passione e trasporto e riesco a emozionarmi mentre lo faccio. La mia speranza è di trasmettere almeno un po’ di quella emozione a coloro che leggeranno le mie storie.
Quattro sentieri variopinti”, Arduino Sacco Editore
Oltre i Confini del Mondo”, 0111 Edizioni
Ad ali spiegate”, Edizioni Montag
Non tutto è come sembra”, da 0111 Edizioni.


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