Il giardino di Lontan Town, di Patrizia Rinaldi, Lapis, 2015. Una pre-adolescente, un trasloco, una convivenza forzata. Ma anche nei cambiamenti ci sono somiglianze, basta essere disposti a perdonare le imperfezioni e a innamorarsi.
Ho letto il libro "Il giardino di Lontan Town" di Patrizia Rinaldi seguendo il consiglio della bibliotecaria della mia cittadina poiché, a suo avviso, oltre a un ottimo consiglio di lettura per i miei alunni (scuola secondaria di primo grado), sarebbe stata una lettura che avrei di sicuro apprezzato. Ebbene se sono qui a scriverne è perché aveva decisamente ragione.
Mea, protagonista e voce narrante della vicenda, si trova a dover affrontare un trasloco a causa dei problemi economici della sua famiglia. Verrà catapultata in Inghilterra a casa della zia e dopo lo sconforto iniziale tenterà di tirarsi su trovando un minimo comune denominatore tra la casa di Lontan Town e quella in cui viveva con la madre e il fratello: lo troverà nell'erba del giardino, ugualmente soffice, umida e profumata.
La convivenza con la zia, depressa e alcolizzata, non sarà facile, così come l'inclusione nella nuova scuola, in cui mille sono i problemi da affrontare, primo tra tutti la conoscenza della lingua straniera. Sebbene tutto sembri andare a rotoli, Mea ha una grande forza interiore che la porta ad affrontare i problemi con grinta e fantasia, tanto da superare i suoi e da aiutare la zia a risolvere ciò che la assilla.
Quello che rende speciale questo romanzo, oltre a una trama semplice, ma avvincente, è lo stile di scrittura di Patrizia Rinaldi, che riproduce il linguaggio della pre-adolescente Mea, colorandolo di espressioni divertenti e azzeccate, tra le quali spiccano i soprannomi "animaleschi" dati ai personaggi incontrati dalla protagonista lungo il percorso.
Ogni vicenda vissuta da Mea viene vissuta dal lettore tramite la lente distorta degli occhi della protagonista, che sebbene appaia talvolta bizzarra e inusuale, ha un modo tutto suo di affrontare la vita, che purtroppo non sempre le sorride. Il viaggio inaspettato, i problemi economici, la dipendenza dall'alcol della zia, l'incontro scontro con i nuovi prof, il morbillo che arriva come infausta ciliegina sulla torta, non riescono a frenare il percorso di crescita di Mea, che insegna ai lettori più o meno giovani che, con un pizzico di fantasia e con una buona dose di forza di volontà, è possibile trovare la soluzione ad ogni ostacolo che la vita ci riserva.
La bibliotecaria mi ha consigliato, della stessa autrice, il romanzo "Federico il pazzo": inutile dire che è già nella lista delle mie prossime letture.
Il giardino di Lontan Town
Mea è specializzata in comportamenti animali, fantasia, solitudine, giardini e sopravvivenza.Dovrà trasferirsi in una terra lontana. Troverà una zia-renna e molte novità. Cambierà scuola, abitudini, lingua. Non cambierà intelligenze e fantasie: resteranno a volte eccessive, altre necessarie.
Imparerà a trovare somiglianze nei cambiamenti, a perdonare le imperfezioni, a innamorarsi.
Età di lettura: da 11 anni.
Gianna Gambini |
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