Il concerto del 1° luglio al Parco Enzo Ferrari di Modena: omaggio ai 40 anni di carriera di Vasco Rossi, colonna sonora generazionale dagli anni '80 a oggi. Il racconto di chi è cresciuto a pane e Alba Chiara.
Alzi la mano chi almeno una volta nella vita non ha canticchiato una canzone di Vasco Rossi, il cantante modenese che da quattro decenni fa da colonna sonora alla vita di molti di noi. Tanti sono cresciuti con le sue melodie e, diventati grandi, hanno poi sentito a loro volta intonare le sue canzoni ai figli. Vasco Rossi è senza ombra di dubbio una leggenda vivente dei nostri tempi che ha saputo, con la sua arte e la sua musica, attraversare intere generazioni.
Il 1º luglio si è tenuto a Modena, all'interno del parco Enzo Ferrari, un concerto per celebrare, appunto, i suoi 40 anni di carriera.
Di seguito, il racconto di una mia amica, Elena Badalassi, che ha vissuto questo evento come se fosse un po' la celebrazione della sua vita vissuta fino a oggi, accompagnata dalle canzoni del Blasco.
Quando ho saputo che Vasco avrebbe festeggiato i 40 anni con un grande concerto a Modena, sapevo già che avrei fatto di tutto per poterci essere.
Sapevo che sarebbe stata una cosa eccezionale. Ma la realtà ha superato senz'altro le mie già pur alte aspettative. Ho coinvolto in questa avventura mio marito che, anche se un po' titubante, ha deciso di accompagnarmi.
L' avventura è iniziata presto la mattina del concerto: partenza ore 6:30, viaggio in pullman organizzato. Eravamo ben 130 persone, quasi tutte del mio paese, quindi bene o male ci conoscevamo un po' tutti. Durante il viaggio salivano le aspettative per questa particolare giornata che stavo per vivere. Certo, assonnata per l'alzataccia e preoccupata che tutto andasse per il meglio, visti gli avvenimenti di questi ultimi tempi accaduti in Europa. Pensavo anche alle piccole, che erano rimaste coi nonni e che avrei rivisto solo il giorno dopo. Come me sul bus c'erano tante altre mamme che avevano lasciato i figli ai nonni per poter essere partecipi di questo evento che si preannunciava epocale. Tutti siamo cresciuti a pane e "Alba chiara" e l'euforia e la voglia di esserci era davvero tanta.
Siamo arrivati a Modena, una città totalmente paralizzata da questo evento, non una macchina, tutti viaggiavamo a piedi per dirigersi al parco Enzo Ferrari, da oggi ribattezzato "Modena Park".
Ho dovuto passare molti controlli prima di poter finalmente entrare nel parco. Questo alle 12:30. Il concerto sarebbe iniziato solamente alle 21:00. Mi aspettavano un bel po' di ore sotto il sole!
Quello che si è presentato davanti ai miei occhi è stato il palco per il concerto più grande che io abbia mai visto in vita mia. Tanti maxi schermi sparsi ovunque, per permettere a chi era lontano di potersi comunque godere lo spettacolo, amplificatori, luci, si capiva già che sarebbe stato qualcosa di mai visto prima.
Intanto, le persone continuavano ad arrivare, sembrava non finissero mai. Noi ci guardavamo in giro un po' frastornati anche perché personalmente non sono di certo abituata a tutto quel movimento di persone! Ci siamo scelti un posticino vicino ad un maxi schermo per poter seguire meglio il concerto visto che, essendo nel pit 3, la visuale non era certo delle migliori. Mi sono seduta sul telo mare che mi ero portata da casa e ho aspettato, aspettato e aspettato, con pazienza, sotto il sole cocente, che il mio, il nostro, concerto iniziasse. L'attesa è stata dura ma finalmente alle 21:00 in punto, proprio quando stava tramontando il sole, la magia è iniziata.
Con la prima nota tutto il caldo che avevo sopportato, la stanchezza, si sono trasformate in un lunghissimo brivido durato per tutta la durata del concerto.
La storia si è compiuta, proprio lì in quel parco affollato di gente fino all'inverosimile. 40 anni di canzoni, di successi, di vita vissuta con queste musiche a fare da colonna sonora.
Le persone ballavano, ridevano, piangevano in base ai ricordi che l'una o l'altra canzone suscitava loro.
È stata energia pura, gioia, ricordi, a volte belli a volte brutti, bellezza dello stare insieme a tanta gente a condividere un'emozione così forte, la gioia di poterlo fare con mio marito accanto... io e te come nelle favole.
Il finale è stato veramente un tripudio con una "Alba chiara" strepitosa accompagnata da fuochi d'artificio che esplodevano sopra la mia, le nostre teste.
Sabato 1° luglio non è stato solo un concerto di Vasco Rossi, è stato il concerto, è stato un' esperienza magica che ha unito per una notte 220.000 persone nel nome della musica e della gioia di vivere.
Claudia Gerini Claudia Gerini nasce a Pontedera negli anni ’70. Completa il liceo linguistico e collabora saltuariamente con un’importante testata giornalistica. Poi abbandona gli studi e le passioni per un impiego fisso. Da più di 15 anni infatti lavora nel reparto gastronomia di un supermercato. Adora la sua famiglia ed è ciò a cui si è ispirata per scrivere questo suo primo romanzo. Il sogno di Giulia, Lettere Animate. |
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