Gli scrittori della porta accanto

[Libri] "La ragazza sbagliata" di Giampaolo Simi, recensione di Elena Genero Santoro

La ragazza sbagliata, di Giampaolo Simi, Sellerio, 2017. Una girandola di personaggi miserabili, un vaso di Pandora da scoperchiare, una verità forse insopportabile.

Dario Corbo è un giornalista che ha fatto delle scelte sbagliate, dettate anche dall’orgoglio. In pochi mesi ha perso il lavoro, ha mal gestito la chiusura del suo contratto, ha dilapidato i suoi soldi in cene e altre spese di rappresentanza e alla fine persino la moglie non ne ha più voluto sapere di lui: se n’è andata di casa portandosi via il figlio quindicenne. Dario Corbo ha molti problemi, ma il più urgente adesso è recuperare una credibilità e, soprattutto, guadagnare nuovo denaro.
Così accetta di scrivere un libro sul caso della morte di Irene Calamai, diciottenne il cui corpo era stato ritrovato diciassette giorni dopo la scomparsa nel 1993. Corbo è uno dei massimi esperti del caso: l’aveva seguito in prima persona a suo tempo. Questo fatto di cronaca era stato l’esordio della sua brillante carriera. Non solo, grazie alla prova schiacciante da lui pubblicata sul giornale per cui lavorava, il caso era stato risolto. L’unica indiziata per l’omicidio era stata condannata: si trattava della allora ventenne Nora Beckford, italo inglese figlia dello scultore Thomas, la quale aveva litigato con Irene per una questione di ragazzi proprio la sera della scomparsa di Irene.
Ora che Nora ha scontato quindici anni di carcere ed è uscita, il magistrato Lavinia Monforti, che le è amica, vorrebbe mettere in luce un’altra verità attraverso il libro di Corbo. La Monforti crede che Nora sia innocente, mentre Nora afferma di non ricordare nulla dell’omicidio perché quella sera, come molte altre sere, era completamente fatta. Nora non mostra pentimento, non prova sentimenti di pietà verso la povera Irene Calamai: semplicemente non ricorda. E allora, contro ogni logica apparente, Dario Corbo è costretto a rimettersi a indagare…

Giampaolo Simi ha già dimostrato ampiamente di saper condurre un intreccio in modo eccellente. 

Il romanzo si fa leggere con gusto, soprattutto quando inizia a entrare nel vivo dell’indagine, perché tutto si incastra, tutto trova una collocazione.
Alla fine si desumono alcune morali.
Intanto, il mondo è sempre incredibilmente più piccolo di quello che ci si aspetterebbe.
Inoltre non aspettatevi un finale in gloria che riscatti il passato. La disfatta deve necessariamente essere totale. Il destino ineluttabile deve essere amaro. La cattiva stella non se ne va via magicamente. Tutto torna e Dio solo sa se questa volta potrà essere diverso.
E che dire di Nora Beckford? È senz’altro il personaggio più affascinante, benché controverso. Lo era a vent’anni, lo è adesso, dopo ventitré anni di cui quindici in prigione per un omicidio che la stessa non ricorda di aver commesso. Parla della sua vita con pacatezza e rassegnazione e cerca di superare tutte le fobie che la perseguitano dopo la sua spiacevole esperienza. Ma la sua non è una figura grandiosa.

In verità tutti i personaggi sono alquanto meschinelli, in particolare le donne. 

Annachiara, la ex fidanzata di Dario Corbo, acida e in cerca di rivalsa nonostante siano passati vari decenni dalla chiusura della loro storia. La moglie Giulia, una vera arpia, soprattutto quando parla della “carriera” da calciatore del figlio quindicenne in riabilitazione per un problema al ginocchio. La madre della defunta Irene: una bigotta, rigida e ottusa. Persino la povera Irene viene descritta a un certo punto da Nora come una mediocre, una saccente, una ridicola prima della classe che nessuno sopportava. E il magistrato Lavinia Monforti? Fredda, a suo modo prepotente.
Ma ce n’è anche per gli uomini. Corrado, l’ex ragazzo conteso da Nora e da Irene, è un vigliacco dedito alla bella vita e all’ostentazione del lusso ai limiti del grottesco. Il padre del magistrato Monforti è una macchietta senza empatia. Lo stesso Dario Corbo, che suscita una certa simpatia, è per certi versi un fallito totale.
In questa girandola di personaggi miserabili spicca però una domanda: la verità la vogliamo trovare davvero? Saremo poi in grado di sopportarla? O tutto sommato ci costruiamo l’unica verità che saremmo in grado di reggere? A chi giova davvero scoperchiare il vaso di Pandora, sbattere in faccia al resto del mondo una realtà diversa da quella che il mondo ha digerito fino a quel momento?
E Nora Beckford è davvero innocente? È solo una ragazza sfortunata o un’assassina irrecuperabile? Porta dentro di sé il seme del male oppure una serie di eventi sciagurati l’hanno condotta a essere quella che altrimenti non sarebbe mai diventata?
La risposta non c’è. Voi leggete il libro, che vale la pena, poi mi direte che idea vi siete fatti.

La-ragazza-sbagliata-Giampaolo-Simi

La ragazza sbagliata

Dall’autore di Cosa resta di noi, Premio Scerbanenco 2015, la storia di una assassina e del suo grande accusatore. La storia di un dubbio, di un inganno, della possibilità di una nuova vita.
«Giro pagina e scrivo il suo nome. Nora Beckford. E subito sotto "Sensi di colpa: nessuno". Lo sottolineo due volte, e buco quasi la carta. Nessuno». Ma il tarlo del dubbio si insinua in Dario Corbo, giornalista di successo caduto in disgrazia, e lo spinge a ripercorrere una vecchia storia. Ventitré anni prima c'è stato un omicidio brutale: una diciottenne, uccisa seviziata e abbandonata in un dirupo sulle colline della Versilia. Irene ha appena terminato l'esame di maturità, è una studentessa modello, un esempio per i compagni e una sicurezza per i genitori. A essere incolpata di un orrore che ha fatto rabbrividire un'intera comunità sarà, dopo una lunga vicenda giudiziaria, Nora Beckford. Ventenne figlia di un famoso scultore inglese trapiantato in quella striscia di lusso in Toscana, di lei si era indagato ogni tratto. Il carattere, l'uso di droghe, la passione, la gelosia. Sulla condanna successiva erano stati determinanti non solo le prove ma gli articoli infiammati di un giovane giornalista, Dario Corbo. Proprio lui che oggi, a vent'anni di distanza, è incaricato di un libro a sensazione su quel delitto. E indeciso, ma il lavoro è ben pagato e poi lo incoraggia ambiguamente a dedicarvisi un magistrato d'assalto, che gli facilita l'accesso a incartamenti e perfino a indizi tralasciati. Ma è soprattutto l'incontro fortuito con Nora Beckford, l'assassina da poco uscita di galera, che lo porta a inoltrarsi in una selva di piste trascurate e inattesi ritrovamenti su uno sfondo che si staglia inquietante. Chi è Nora? Come può dirsi incapace di ricordare perfino una singola istantanea di quella ferocia? Cosa si è insinuato in lei, cosa è successo intorno a lei? Quali oscuri segreti della storia criminale italiana l'hanno avvinghiata? Ben più del mistero di un delitto, è l'enigma di una donna a incombere su Dario Corbo. A imprigionarlo tra la ricerca della verità e la forza della passione. Ed è questa prigionia e la faticosa liberazione da essa ciò che Giampaolo Simi racconta.

di Giampaolo Simi | Sellerio | Giallo
ISBN 978-8838936616 | ebook 9,90€ | cartaceo 11,25€

Elena Genero Santoro

Elena Genero Santoro
Ama viaggiare e conoscere persone che vivono in altri Paesi. Lettrice feroce e onnivora, scrive da quando aveva quattordici anni.
Perché ne sono innamorata, Montag.
L’occasione di una vita, Lettere Animate.
Immagina di aver sognato, PubGold.
Un errore di gioventù, 0111 Edizioni.
Gli Angeli del Bar di Fronte, 0111 Edizioni.
Il tesoro dentro, 0111 Edizioni.


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