A cura di Silvia Pattarini. Un caffè con Patrizia Cannazza, in tutte le librerie online con il suo nuovo romanzo Estremamente me, Kimerik, 2016. Ispirato a una storia vera: Vittoria, di nome e di fatto, una malattia terribile, la depressione. La speranza.
Ciao Patrizia, e benvenuta nel blog culturale “Gli scrittori della porta accanto – Non solo libri”. Per rompere il ghiaccio, visto che ci troviamo in un caffè letterario virtuale, permettimi di offrirti virtualmente un caffè, un tè, una tisana, una bibita fresca o… cosa preferisci?
Ciao Silvia. Caffè! Adoro il caffè. Diciamo che mi sento un po’ come un chicco di caffè, che è in grado di immergersi nelle avversità ed accettare le delusioni, esprimendo il suo miglior aroma e sapore quando il mondo intorno a sé raggiunge il punto di ebollizione. E come quel piccolo chicco di caffè, sprigiono il meglio di me stessa, trasformando le difficoltà stesse in qualcosa di superbo. Per me non è solo una bevanda dal gusto irresistibile, ma anche una lezione di vita: la risposta è nei chicchi di caffè!
Chi è Patrizia nel quotidiano?
Grazie per l’accoglienza, mi fa piacere esser qui per un caffè virtuale. Non è mai facile parlare di me stessa, rischierei di peccare di egocentrismo. Dunque, chi sono? Sono una persona che ama la Vita e la “bellezza” che si trova in essa.
Una donna in continuo mutamento. Un'anima in bilico tra voglia di leggerezza e bisogno di profondità, tra impegno sociale e l'amore per le piccole cose. Una che si alimenta della propria energia per risorgere dalle ceneri. Ironica, pronta a mettersi in gioco, una rompiscatole che ama la coerenza e la sincerità; una generosa, capace di farsi in quattro per gli amici, una che odia la parola “impossibile”. Attualmente vivo in provincia di Lecce e sono un Dottore in Podologia Clinica e un consulente in relazione d’aiuto. Dal 2010 sono presente nell’ Elenco degli Esperti Nazionali in Metodi Narrativi come la libroterapia e fiaboterapia, per sostenere il benessere psicologico. Ho una fantastica famiglia e una nipotina che sono la mia forza. Amo viaggiare, amo le storie, i vasi colmi di conchiglie, il vintage e i girasoli. Sono un'eterna sognatrice, una romantica ad alto tasso glicemico e penso senza ombra di dubbio di essere nata nell'epoca sbagliata. Basta questo per farvi un'idea?
Direi di sì! Come sei capitata sul nostro blog e perché hai deciso di affidarti a noi per la promozione del tuo libro?
Seguo il vostro blog da tempo… da prima ancora di scrivere ufficialmente. E grazie a voi ho avuto modo di leggere dei bei libri.
Ora che abbiamo rotto il ghiaccio raccontaci qual è quell’alchimia, quella scintilla interiore che ti spinge a scrivere nella vita di tutti i giorni: cosa ti affascina e ti ispira?
Ho cominciato a scrivere da bambina. Piccole grandi storie, racconti, emozioni si sono susseguite su fogli volanti, tovagliolini del bar…ovunque! Scrivere è sempre stato l’unico modo per me possibile per rapportarmi con la vita, mettere nero su bianco le mie emozioni, i miei sentimenti e stati d’animo, mi ha sempre liberato dalle mie sofferenze, ma anche dalle mie gioie. Ed ho continuato, sono andata avanti, col passare degli anni. L’ispirazione per scrivere arriva da sola, nei momenti più disparati, bussa prepotente alla mia porta e mi spinge di fronte ad un foglio bianco. Lì avviene la magia mentre i pensieri sono inondati da immagini nuove e il cuore si riempie di nuova luce.
Ti concentri meglio sulla scrittura di giorno o di notte e perché?
Il mio tempo è ridotto davvero all'osso. Ogni momento, ogni frammento di carta volante (appunti, scontrini, fazzoletti,) è buono, quando capita l’idea giusta: l’importante, è imprimerla per non dimenticarla. Il tempo poi, lo rubo alla sera, ai suoi silenzi, e cerco di farne tesoro e metterlo a frutto al massimo.
Estremamente me: ci racconti il perché di questo titolo?
“Estremamente me”, è un punto di incontro tra la speranza, la libertà e l’amore.
Quanti libri hai scritto, quanti e quali sono?
Libri pubblicati sono due. "Estremamente me" e "Sognavo una cenetta romantica" che racconta l'universo femminile fatto di mamme e mamme lavoratrici sempre più funambole ed equilibriste nella giostra della vita in chiave più ironica e leggera.
Da mamma di tre figli, sul funambolismo ti do pienamente ragione! Com’è nata l’idea di Estremamente me? Perché hai voluto raccontare la storia di Vittoria?
Questo libro è nato da solo, senza progetti particolari… perché mosso da un evento doloroso che ho vissuto sia in prima persona che come custode delle storie dei miei pazienti. È una storia che è venuta a cercarmi, che ha fatto capolino nel mio cuore e nella mia mente, chiedendomi di essere scritta. Attraverso Vittoria ho voluto trasmettere che a volte la malattia, la morte è più forte della vita stessa, ci ruba gli affetti più cari e ci scaraventa nel baratro del dolore o della depressione… ma la speranza non deve sfuggire ai nostri cuori.
Ho un rapporto speciale con i miei pazienti: entro in profonda empatia con essi e cerco di comprenderli al meglio, per far emergere le loro qualità. Amo il mio lavoro proprio perché ogni giorno è una scoperta diversa e un’emozione nuova.
Fabrizio Caramagna afferma: “ogni libro è un viaggio, e l’unico bagaglio che portiamo con noi è l’immaginazione”. Patrizia, fornisci almeno tre motivi validi per invogliare un potenziale lettore a leggere Estremamente me.
Estremamente me sino ad oggi mi ha regalato tante soddisfazioni, questo perché sia le recensioni, sia i tanti whatsapp che ricevo e sia commenti rilasciati da alcuni lettori dimostrano entusiasmo e positività. Sono contenta che chi ha letto il libro ha colto ciò che volevo esprimere. La soddisfazione più grande, però, è sapere che coloro che sceglieranno il mio libro, porteranno a casa non solo le parole e i sogni di Vittoria, ma anche una piccola parte di me.
Come intendi impostare la promozione dei tuoi libri: ti impegni personalmente in presentazioni presso biblioteche, librerie, centri culturali e assessorati alla cultura, oppure preferisci il web o, tutte le soluzioni possibili purché se ne parli?
Non ho una preferenza precisa. Amo confrontarmi personalmente con i lettori, rispondere su Facebook e anche su Whatsapp. Promuovere un libro è certamente un lavoro duro. Senza dubbio, il web è uno strumento di divulgazione molto valido.
Intendi iscrivere il tuo romanzo a concorsi o premi letterari?
Dal 2016 partecipa a diverse fiere del libro, l’ultima è stata a novembre al Pisa Book Festival. Penso che la partecipazione ai concorsi letterari sia importante; aiutano a migliorarsi. Per me è stata un’esperienza molto importante. Ad ottobre la mia Vittoria ha partecipato al concorso nazionale ed internazionale “vinceremo le malattie gravi” organizzato dall’Ordine dei Medici della Regione Lombardia. Non pensavo minimamente di poter arrivare tra i finalisti e ricevere un riconoscimento. Ricordo il senso di sorpresa! Ogni riconoscimento ha il suo valore, ogni dimostrazione di stima mi ha spronato a non mollare mai.
Certo, uno scrittore ha bisogno anche di questo. Complimenti per i tuoi successi!
Che tipo di lettore sei: preferisci sfogliare le pagine dei libri, annusando il profumo delle pagine, oppure ti sei lasciata sedurre dalle nuove tecnologie preferisci gli ebook?
Uhm, conservo ancora un lato retrò. Devo assolutamente toccare il libro, prenderlo in mano per sentire l'energia che mi trasmette.
Progetti per il futuro: ci sono nuovi lavori in corso, nuove pubblicazioni o ambizioni particolari?
Sono sempre in modalità Work in progress. Ci sono progetti molto interessanti, che mi fanno sentire pienamente viva e che mi riempiono il cuore di gioia! Silvia, sono un vulcano di idee… devo solo stare attenta a non scoppiare! Per scaramanzia, finché non apporrò la parola FINE, resterà un mistero.
Patrizia ti ringrazio tantissimo per essere stata con noi e, a nome de Gli scrittori della porta accanto ti faccio i complimenti per il tuo ultimo libro, in bocca al lupo per i tuoi progetti futuri!
In bocca al lupo a tutti voi “scrittori della porta accanto”. Ci tengo a farvi i miei complimenti per il vostro bel salotto letterario e per la passione che mettete in tutto ciò che fate…e un grande abbraccio a tutti i lettori che ci seguono nel nostro viaggio di parole ed emozioni! Buona vita!
Ciao Silvia. Caffè! Adoro il caffè. Diciamo che mi sento un po’ come un chicco di caffè, che è in grado di immergersi nelle avversità ed accettare le delusioni, esprimendo il suo miglior aroma e sapore quando il mondo intorno a sé raggiunge il punto di ebollizione. E come quel piccolo chicco di caffè, sprigiono il meglio di me stessa, trasformando le difficoltà stesse in qualcosa di superbo. Per me non è solo una bevanda dal gusto irresistibile, ma anche una lezione di vita: la risposta è nei chicchi di caffè!
Chi è Patrizia nel quotidiano?
Grazie per l’accoglienza, mi fa piacere esser qui per un caffè virtuale. Non è mai facile parlare di me stessa, rischierei di peccare di egocentrismo. Dunque, chi sono? Sono una persona che ama la Vita e la “bellezza” che si trova in essa.
Una donna in continuo mutamento. Un'anima in bilico tra voglia di leggerezza e bisogno di profondità, tra impegno sociale e l'amore per le piccole cose. Una che si alimenta della propria energia per risorgere dalle ceneri. Ironica, pronta a mettersi in gioco, una rompiscatole che ama la coerenza e la sincerità; una generosa, capace di farsi in quattro per gli amici, una che odia la parola “impossibile”. Attualmente vivo in provincia di Lecce e sono un Dottore in Podologia Clinica e un consulente in relazione d’aiuto. Dal 2010 sono presente nell’ Elenco degli Esperti Nazionali in Metodi Narrativi come la libroterapia e fiaboterapia, per sostenere il benessere psicologico. Ho una fantastica famiglia e una nipotina che sono la mia forza. Amo viaggiare, amo le storie, i vasi colmi di conchiglie, il vintage e i girasoli. Sono un'eterna sognatrice, una romantica ad alto tasso glicemico e penso senza ombra di dubbio di essere nata nell'epoca sbagliata. Basta questo per farvi un'idea?
Direi di sì! Come sei capitata sul nostro blog e perché hai deciso di affidarti a noi per la promozione del tuo libro?
Seguo il vostro blog da tempo… da prima ancora di scrivere ufficialmente. E grazie a voi ho avuto modo di leggere dei bei libri.
Ora che abbiamo rotto il ghiaccio raccontaci qual è quell’alchimia, quella scintilla interiore che ti spinge a scrivere nella vita di tutti i giorni: cosa ti affascina e ti ispira?
Ho cominciato a scrivere da bambina. Piccole grandi storie, racconti, emozioni si sono susseguite su fogli volanti, tovagliolini del bar…ovunque! Scrivere è sempre stato l’unico modo per me possibile per rapportarmi con la vita, mettere nero su bianco le mie emozioni, i miei sentimenti e stati d’animo, mi ha sempre liberato dalle mie sofferenze, ma anche dalle mie gioie. Ed ho continuato, sono andata avanti, col passare degli anni. L’ispirazione per scrivere arriva da sola, nei momenti più disparati, bussa prepotente alla mia porta e mi spinge di fronte ad un foglio bianco. Lì avviene la magia mentre i pensieri sono inondati da immagini nuove e il cuore si riempie di nuova luce.
Ti concentri meglio sulla scrittura di giorno o di notte e perché?
Il mio tempo è ridotto davvero all'osso. Ogni momento, ogni frammento di carta volante (appunti, scontrini, fazzoletti,) è buono, quando capita l’idea giusta: l’importante, è imprimerla per non dimenticarla. Il tempo poi, lo rubo alla sera, ai suoi silenzi, e cerco di farne tesoro e metterlo a frutto al massimo.
Estremamente me: ci racconti il perché di questo titolo?
“Estremamente me”, è un punto di incontro tra la speranza, la libertà e l’amore.
Quanti libri hai scritto, quanti e quali sono?
Libri pubblicati sono due. "Estremamente me" e "Sognavo una cenetta romantica" che racconta l'universo femminile fatto di mamme e mamme lavoratrici sempre più funambole ed equilibriste nella giostra della vita in chiave più ironica e leggera.
Da mamma di tre figli, sul funambolismo ti do pienamente ragione! Com’è nata l’idea di Estremamente me? Perché hai voluto raccontare la storia di Vittoria?
Questo libro è nato da solo, senza progetti particolari… perché mosso da un evento doloroso che ho vissuto sia in prima persona che come custode delle storie dei miei pazienti. È una storia che è venuta a cercarmi, che ha fatto capolino nel mio cuore e nella mia mente, chiedendomi di essere scritta. Attraverso Vittoria ho voluto trasmettere che a volte la malattia, la morte è più forte della vita stessa, ci ruba gli affetti più cari e ci scaraventa nel baratro del dolore o della depressione… ma la speranza non deve sfuggire ai nostri cuori.
Ho un rapporto speciale con i miei pazienti: entro in profonda empatia con essi e cerco di comprenderli al meglio, per far emergere le loro qualità. Amo il mio lavoro proprio perché ogni giorno è una scoperta diversa e un’emozione nuova.
Fabrizio Caramagna afferma: “ogni libro è un viaggio, e l’unico bagaglio che portiamo con noi è l’immaginazione”. Patrizia, fornisci almeno tre motivi validi per invogliare un potenziale lettore a leggere Estremamente me.
Estremamente me sino ad oggi mi ha regalato tante soddisfazioni, questo perché sia le recensioni, sia i tanti whatsapp che ricevo e sia commenti rilasciati da alcuni lettori dimostrano entusiasmo e positività. Sono contenta che chi ha letto il libro ha colto ciò che volevo esprimere. La soddisfazione più grande, però, è sapere che coloro che sceglieranno il mio libro, porteranno a casa non solo le parole e i sogni di Vittoria, ma anche una piccola parte di me.
Come intendi impostare la promozione dei tuoi libri: ti impegni personalmente in presentazioni presso biblioteche, librerie, centri culturali e assessorati alla cultura, oppure preferisci il web o, tutte le soluzioni possibili purché se ne parli?
Non ho una preferenza precisa. Amo confrontarmi personalmente con i lettori, rispondere su Facebook e anche su Whatsapp. Promuovere un libro è certamente un lavoro duro. Senza dubbio, il web è uno strumento di divulgazione molto valido.
Intendi iscrivere il tuo romanzo a concorsi o premi letterari?
Dal 2016 partecipa a diverse fiere del libro, l’ultima è stata a novembre al Pisa Book Festival. Penso che la partecipazione ai concorsi letterari sia importante; aiutano a migliorarsi. Per me è stata un’esperienza molto importante. Ad ottobre la mia Vittoria ha partecipato al concorso nazionale ed internazionale “vinceremo le malattie gravi” organizzato dall’Ordine dei Medici della Regione Lombardia. Non pensavo minimamente di poter arrivare tra i finalisti e ricevere un riconoscimento. Ricordo il senso di sorpresa! Ogni riconoscimento ha il suo valore, ogni dimostrazione di stima mi ha spronato a non mollare mai.
Certo, uno scrittore ha bisogno anche di questo. Complimenti per i tuoi successi!
Che tipo di lettore sei: preferisci sfogliare le pagine dei libri, annusando il profumo delle pagine, oppure ti sei lasciata sedurre dalle nuove tecnologie preferisci gli ebook?
Uhm, conservo ancora un lato retrò. Devo assolutamente toccare il libro, prenderlo in mano per sentire l'energia che mi trasmette.
Progetti per il futuro: ci sono nuovi lavori in corso, nuove pubblicazioni o ambizioni particolari?
Sono sempre in modalità Work in progress. Ci sono progetti molto interessanti, che mi fanno sentire pienamente viva e che mi riempiono il cuore di gioia! Silvia, sono un vulcano di idee… devo solo stare attenta a non scoppiare! Per scaramanzia, finché non apporrò la parola FINE, resterà un mistero.
Patrizia ti ringrazio tantissimo per essere stata con noi e, a nome de Gli scrittori della porta accanto ti faccio i complimenti per il tuo ultimo libro, in bocca al lupo per i tuoi progetti futuri!
In bocca al lupo a tutti voi “scrittori della porta accanto”. Ci tengo a farvi i miei complimenti per il vostro bel salotto letterario e per la passione che mettete in tutto ciò che fate…e un grande abbraccio a tutti i lettori che ci seguono nel nostro viaggio di parole ed emozioni! Buona vita!
Estremamente me
Vittoria si ritrova a combattere contro qualcosa che non percepisce veramente; come nel fondo di una bottiglia vuota, osserva un mondo totalmente diverso da quello al quale era normalmente abituata. Tutto ruota in modo veloce senza un'apparente logica da quando le è stato diagnosticato un tumore al seno. La protagonista dà risalto, nel suo breve racconto, ai momenti prima di entrare in clinica, fatti di indecisioni e ricordi, e a quello immediatamente successivo all'operazione, in cui la ritroviamo con il suo reale spirito. In un burrascoso stato d'incertezza che sembra farla camminare come un funambolo sopra una corda tesa, il suo nome, Vittoria, è senza dubbio una "gustosa" realtà.
Silvia Pattarini
Diplomata in ragioneria, ama scrivere racconti e componimenti poetici, alcuni dei quali compaiono in diverse antologie. Partecipa a concorsi letterari di poesia, prosa e premi letterari per narrativa edita.
Biglietto di terza classe, 0111Edizioni.
La mitica 500 blu, Lettere Animate.
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