Gli scrittori della porta accanto

Obiettivo 2018: volersi bene

Obiettivo 2018: volersi bene, i buoni propositi

Di Lara Zavatteri. Volersi bene: il primo punto della vostra agenda per il 2018.

Inizio questo articolo mentre fuori nevica, ultimamente nella mia zona, il Trentino e la val di Sole in particolare, ha nevicato così tanto da tempi immemori — l'ultima nevicata colossale la ricordo da bambina, nel 1986 credo — e inizio anche con farvi un augurio speciale per il nuovo anno. Avete già compilato la lista dei buoni propositi?
Lo confesso, sono una di quelle persone che scrive la lista dei buoni propositi e che solitamente riesce a fine anno a dire con soddisfazione di averli portati a termine quasi tutti [immagino sghignazzi di scherno, incredulità, odio feroce... tanto per ridere, ndr]. Quest'anno però vorrei che tutti, e le donne in particolar modo, come primo punto sulla loro lista dei buoni propositi scrivessero: volermi bene.
Sembra una cosa scontata, quasi una frase fatta, eppure spesso di noi stesse ci dimentichiamo, spesso non ci vogliamo bene. Non ce ne accorgiamo nemmeno, ma accade.
Nel primo caso, ci dimentichiamo di noi prese da impegni, lavoro, casa, famiglia, animali domestici, scadenze e così via. Si sa, di solito le donne mettono gli altri sempre prima di se stesse. Nulla di male nel pensare agli altri ma ogni tanto, almeno ogni tanto, vogliamo pensare che ci siamo anche noi? Ogni tanto deleghiamo a qualcun altro, ogni tanto concediamoci il lusso di lasciar perdere un' incombenza, a meno che non si tratti di qualcosa di urgentissimo.
Nel secondo caso, imparare a volersi bene vuol dire anche credere in noi stesse. Spesso basta un errore stupido e subito ci diamo dell'idiota, dell'incapace, ci fustighiamo talmente a livello verbale che verrebbe quasi da ridere, se non fosse che ripetendo tali epiteti finiamo per crederci.

Stiamo attente a come parliamo a noi stesse. 

Un errore capita a tutti, anche due, anche tre, basta prenderne atto e dirsi che la prossima volta si farà meglio. Spesso non è facile, anzi è proprio difficilen è più semplice darci dell'incapace e finirla lì, invece di pensare “Va bene, ho sbagliato, non è una sensazione piacevole ma cosa posso fare per evitare che succeda ancora e per migliorare?”

I successi non sono mai “piccoli”. 

Le donne tendono a minimizzare tutti i traguardi che raggiungono. Hanno ottenuto una promozione, dei guadagni, un riscontro sociale importante? State pur certe che minimizzeranno qualsiasi cosa. A livello editoriale, pubblicano un libro, hanno una bella recensione, un bel commento, dei guadagni, riescono a fare un'ottima presentazione pubblica? Diranno che sono capaci tutti. Invece no.

Non sono capaci tutti! 

Non tutti sanno fare quello che fate voi, tanti nemmeno ci provano. Perciò, anziché pensare a voi come a delle sbruffone, dei palloni gonfiati buoni a nulla o delle energumene che per caso hanno cavato un ragno dal buco (ma quale per caso?!), siate fiere dei vostri successi, ditevi “brava!” ogni volta che raggiungete un traguardo.


Uscite fuori dalla zona di comfort. 

In parole povere, fate qualcosa di diverso magari qualcosa che vi fa paura, che sia un giro in mongolfiera o iniziare a correre (possibilmente quando non ci saranno più metri di neve), o pensare e concretizzare un nuovo progetto, fermarsi a parlare con le persone, sorridere di più, pensare che anche l'impossibile può diventare possibile.

Lo so, sono cose non facili da mettere in pratica, ma se vi vorrete bene, tutto il resto verrà da sé, con grinta, determinazione, coraggio e soprattutto ottimismo.
NB. Se poi vi concedete di tanto in tanto qualche spesa extra, lo so, a casa avrete mille dubbi, quasi la tentazione di riportare tutto in negozio. Per l'amor di Dio, non fatelo! Ve lo meritate.
PS Doveroso. Anche se questo articolo si rivolge alle donne, vale naturalmente anche per gli uomini.
In conclusione, mentre attendo di essere sepolta da un altro mezzo metro di neve, vi auguro un anno pieno di belle cose, 12 mesi per imparare a volervi bene. Auguri!


Lara Zavatteri - Gli scrittori della porta accanto

Lara Zavatteri
Classe 1980, vive e lavora nel paese di Mezzana in val di Sole (Trentino). Iscritta all'Ordine nell'elenco dei pubblicisti dal 2000, scrive articoli di cultura, ambiente e attualità locale. È anche blogger e autrice di libri.
Guardando le stelle,Un cane di nome GiulianoRisparmia Subito!Amici per sempreCuor di Corteccia, Sopravvissuti, Youcanprint.
Reset, Photocity.it.
La strada di casa, Edizioni del Faro.
Agata. Come un funerale ti salva la vita, Youcanprint.


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