Libri Recensione di Andrea Pistoia Permettimi di insistere, di Andrea Cabassi. La storia di uno dei tanti “figli del sistema” che, superate le proprie paure, è diventato un uomo libero e felice.
Cosa manca a un uomo ormai quarantenne con una fidanzata, una casa, amici fidati e una promozione per un incarico dirigenziale alle porte? La cosa più importante: la libertà.È così che Andrea Cabassi, autore del libro Permettimi di insistere, nonché voce narrante, in un impeto di intraprendenza e di voglia di mettersi in gioco, decide di mollare gli ormeggi e avventurarsi fuori dalla sua zona di comfort italica inviando il proprio curriculum ad un’azienda di Dubai, la quale, dopo un colloquio, lo invita a trasferirsi in questa ricca metropoli. Da qui è un susseguirsi di ataviche paure e incubi notturni, in cui l’autore è in un precario equilibrio tra la voglia di evadere e quella di restare sui binari di una vita monotona ma rassicurante.
Dopo mille e più riflessioni e ripensamenti (comprensibili dato che certi azzardi a vent’anni si fanno ad occhi chiusi mentre a quaranta tolgono il sonno), Andrea Cabassi decide di buttarsi in questa avventura, lavorativa e umana, vivendo così esperienze che in Italia non avrebbe mai compiuto.
Questo è quanto narrato nel libro.
Nei vari capitoli che lo compongono (divisi in modo tale da risultare portate di una cena) scopriamo l’evoluzione, interiore e non, dell’autore Andrea Cabassi.
Si passa dagli anni dell’adolescenza e della maturità alla vita da fidanzato con lavoro remunerativo e di responsabilità fino a giungere ai successivi due anni passati a Dubai, tra incontri multietnici, addii, luoghi incantevoli, usi e costumi inconsueti, momenti drammatici, scelte difficile da compiere ed episodi che gli fanno battere il cuore a mille. In tutto questo, l’autore mostra una voglia di vivere e di sperimentare travolgente, una positività e una fiducia nell'universo che scaccia ogni dubbio e soddisfa il suo istinto di viaggiatore ed esploratore.Andrea Cabassi dichiara di non essere bravo a scrivere, in quanto a scuola arrivava a un sei tirato, ma leggendo il libro si evince come i decenni successivi abbiano migliorato ampiamente le sue capacità: ha una scrittura brillante e d’effetto, una cultura sopra la media e una maestria nella scrittura non indifferente, di conseguenza sfrutta sapientemente le parole per trasmettere in modo incisivo ciò che prova e vive in quel momento. Un ulteriore valore aggiunto allo stile dell’autore è il mantenere una scrittura colloquiale, come se lui si stesse confidando con un amico di lunga data. In tal modo il lettore riesce subito a entrare in empatia con l’autore e a condividerne gioie, dolori e paure.
Mi è piaciuta la capacità dello scrittore di sviscerare i timori di un adulto dinnanzi ad un cambiamento epocale, di soppesare con mente lucida pro e contro di questo gettarsi nell’ignoto e di trovare soluzioni pratiche, logiche ed emotive ai suoi dubbi esistenziali.
L’ho trovato un libro sincero, maledettamente realistico e attuale in quanto riporta turbamenti e desideri contrastanti di chi ha sempre sognato di rincorrere i propri sogni, di cambiare radicalmente vita e di mettersi in discussione fin nel profondo.
In definitiva, è uno di quei libri che meritano non solo una ma più letture, soprattutto quando ci sono all’orizzonte delle scelte importanti da compiere e si necessita di una persona che ha vissuto i nostri stessi patemi d’animo e ne è uscita vincitrice.
Concludo con un’ultima mia considerazione personale: a volte leggo un libro e provo invidia per non averlo scritto io. Questo è uno di quelli. Non solo per com’è scritto ma soprattutto perché è la storia di uno dei tanti “figli del sistema” che, superate le proprie paure, è diventato un uomo libero e felice.
Permettimi di insistere
di Andrea CabassiSelfpublished
ISBN 979-1220027694
Cartaceo 9,90€
Ebook 4,99€
Sinossi
Riad, volo cancellato. Incazzarsi fa decollare gli aerei? No. Sorrido al tizio sorridente del banco informazioni, che non ha notizie. Ci sorridiamo gratis. Qualche chioschetto che vende cibo fosforescente, muri e soffitto monocromatici alla crema di caffè, un pavimento sdrucciolevole con geometrie noiose e due maroni grossi così (i miei). Le mattonelle dell'aeroporto le ho contate tutte. Quattordicimilanovecentododici. Mi dovrebbero girare ai mille mila all’ora, invece mi scappa da ridere. Un anno e mezzo fa mi raccontavo di essere felice, poi ho scoperto che mi stavo mentendo. Così, ho trovato il coraggio di ribaltare la mia vita. Una fatica immensa. Ora però mi sento molto più vicino alla felicità di quanto mi sia mai sentito prima. Credimi, si può. Anzi, si deve fare. Ne parliamo a cena? Offro io...
Andrea Pistoia Nasco in una solare giornata di luglio a Vigevano. A dodici anni scoppia l’amore per la letteratura. Affronto la scuola come un condannato a morte. In compenso la mia cultura extra-scolastica cresce esponenzialmente. Dopo due anni vissuti a Londra, torno in Italia come blogger, giornalista, recensore di fumetti e sceneggiatore di un fumetto online per una nota casa editrice. Chitarrista dei ‘Panama Road’, direttore editoriale di una fanzine online. Ancora e mai più (nelle mutande), Youcanprint. Di donne, di amori e di altre catastrofi, Youcanprint. |
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