Libri Minirecensioni di Beatrice Rurini. Lei, di Mariapia Veladiano, Guanda, e 108 metri. The new working class hero, di Alberto Prunetti, Laterza.
Maria racconta Maria. La storia umanissima di ogni madre, troppo immensa perché tutto possa andare perduto.
L'introspezione e la psicologia di madre narrate in una sorta di diario libero. Maria vista al di fuori dei dipinti, delle rappresentazioni iconografiche classiche o casalinghe, del tombolo o del punto croce, degli acquerelli o dei poster dozzinali.Mariapia Veladiano insiste nel profondo dei sentimenti e dei turbamenti piuttosto comprensibili di una Madre con un Figlio così particolare, derivandone però una analisi introspettiva ricca e sovente un po' difficile, forse troppo ermetica per il lettore medio che si avvicina laicamente al testo e che pretende la comprensione immediata.
Lei è sì una lettura veloce, poiché sono brevi capitoli inframezzati da poesie riconducibili alla Bibbia, ma nel contempo offre spunti riflessivi ampi e non banali.
Lei
di Mariapia VeladianoGuanda
Romanzo storico
ISBN 978-8823519329
Ebook 9,99€
Cartaceo 14,45€
Sinossi
Cosa c'è di divino nell'essere giovane madre di un figlio arrivato per grazia o per caso? Ci si augura per lui una vita buona: che non incontri il male, che il mondo lo accolga o almeno lo lasci in pace. È la storia umanissima di Maria, madre di Dio bambino, la stessa di ogni madre per cui il proprio bambino è Dio, vita che si consegna fragilissima e si promette eterna. Accanto a lei Giuseppe, padre che ha detto sì senza comprendere, senza nemmeno pronunciare questo sì, costruttore di un progetto di vita e di amore ben più grande di quello immaginato. Intorno a lei uomini e donne che pensano di capire, ma sanno solo chiacchierare; e gli amici del figlio, Giovanni, Simone, Giuda e anche Nicodemo, che si affannano di domande nella notte; e dottori e farisei che chiedono la verità solo per poterla negare. Sopra di lei, infine, gli angeli fanno corona, ma con le loro ali non riescono a tenere lontano il gran male del mondo, che si addensa fino a quando qualcuno griderà: «A morte». Ciò che resta è un corpo rotto senza grazia, consegnato a una madre ancora giovane, anche nel momento estremo così simile a tante madri.
Tra risse, birre e calcio, la storia di un italiano emigrato in Inghilterra. Sullo sfondo la Brexit e una classe operaia impoverita che cerca il proprio orgoglio.
Il nuovo eroe della classe lavorativa ha fatto strada, è uno "studiato". Ma siamo tutti al Sud di qualcuno. In questo caso un italiano che, tentando la fortuna verso l'Inghilterra svela il volto nascosto dei lavoratori di secondo profilo del paese della Lady di Ferro. Prima come lavapiatti, poi promosso a sturacessi (si perché al di fuori dell'Italia non hanno il bidet e sono costretti a consumare quintali di carta igienica) il nostro eroe procede con la carriera lavorativa al di fuori del suolo patrio. Condendo con infiniti slanci vernacoleschi ogni mansione proposta.Viene affiancato da altri personaggi, anche loro in cerca di fortuna, ognuno con un linguaggio esasperato e una propria caratteristica. Alberto Prunetti è capace di farti ridere e riflettere ma 108 metri. The new working class hero è soprattutto una storia che ti fa montare la rabbia dentro, la rabbia contro gli sfruttatori, contro "il sistema" e le ingiustizie, una rabbia sana ma necessaria ed autentica, nell'attesa che forse, un giorno, ci possa essere davvero una rivincita per la working class.
Così il ritorno a casa rimane d'obbligo, e si rimane male quando si scopre che coloro che erano rimasti hanno perso il lavoro, vuoi per la delocalizzazione o più aulicamente per ripulire i nostri cieli.
La lettura è quasi un obbligo morale.
108 metri
The new working class hero
di Alberto PrunettiLaterza
Narrativa
ISBN 978-8858131367
Ebook 9,49€
Cartaceo 12,75€
Sinossi
Un vecchio cuoco tossico uscito da un libro d'avventure, uno stasatore di cessi innamorato della lirica e un anziano attore shakespeariano lobotomizzato, con un corredo di giovani assistenti dediti a piccoli crimini e decisi a sopravvivere in ogni modo a mille guai. Questa è la banda che condivide vita, avventure e lavoro con un italiano emigrato in Inghilterra. Altro che 'cervelli in fuga': qui si parla dei sotterranei, dalle pulizie dei bagni a Bristol a una mensa scolastica nel Dorset, fino a una pizzeria di turchi che si fingono napoletani. Tra risse, birre e calcio, personaggi di vecchi romanzi si rincarnano nelle cucine d'Oltremanica mentre il fantasma della Baronessa Thatcher perseguita il protagonista. Fino al ritorno in un'Italia dove le acciaierie di Piombino, quelle delle rotaie di 108 metri, rimangono come torri arrugginite a sfidare il cielo terso della Toscana.
Beatrice Rurini Sono appassionata di lettura e musica sin da piccola. Ho conseguito la maturità magistrale (senza insegnare), studiato pianoforte e violoncello. Lavoro come restauratrice d'arte. Sono sposata con prole e, soffrendo d'insonnia, mi appoggio alla lettura per evitare di stare con le mani in mano. |
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