Gli scrittori della porta accanto

Intervista a Clara e Patrizia, fondatrici della Biplane Edizioni

Intervista a Clara e Patrizia, fondatrici della Biplane Edizioni

People A cura di Silvia Pattarini. Intervista a Clara e Patrizia, fondatrici della nuova casa editrice Biplane Edizioni. Due donne appassionate, coraggiose e un po' "folli", con lo stesso sogno nel cassetto. Un sogno divenuto realtà.

Biplane Edizioni® nasce dalla “follia” consapevole di due donne che ad un certo punto, finalmente, hanno deciso di abbandonare la vita “stretta” da ufficio e investire nella propria passione per la letteratura, la potenza creatrice della parola e la cultura come nutrimento per l’uomo.
- dal sito Biplane Edizioni

Abbiamo il piacere di farvi conoscere la nuova casa editrice Biplane Edizioni, fondata recentemente da Patrizia e Clara. Siamo molto lieti di ospitarvi sul nostro sito culturale, come saprete il nostro web magazine è seguito da tanti lettori, ma anche da tantissimi autori: vi trovate nel posto giusto! Cominciamo con le presentazioni, raccontateci chi siete e quali innovazioni proponete agli autori.

Buongiorno a voi. Siamo molto contente di essere state accolte nel vostro “luogo” culturale, grazie!! Chi siamo? Siamo due donne un po’ “folli” ma soprattutto coraggiose e appassionate del mondo della letteratura. Ci siamo incontrate per caso - anche se il caso non esiste, giusto? - in una “strada” comune. Da lì poi, cominciando a lavorare insieme le cose sono venute naturali. Il sogno di costruire una Casa Editrice poteva diventare realtà. È da tempo che le stiamo dando forma e concretezza, curandola nei minimi dettagli, costruendo competenze. L’obiettivo è di fare le cose bene e di durare nel tempo… Ci chiedi cosa proponiamo agli autori? Un team di professionisti (dal grafico a chi si occupa della distribuzione) che sanno svolgere il loro mestiere, che hanno lo stesso modo di stare al mondo (umiltà, passione e rispetto per gli altri) e che sanno lavorare in squadra per raggiungere al meglio l’obiettivo di pubblicare e far arrivare ai lettori i manoscritti scelti. Noi offriamo agli autori tutta la nostra competenza, la nostra passione e una forte volontà di guardare ogni singolo scrittore in primis come una persona. Una persona la cui voce e scrittura vogliamo venga preservata nella sua autenticità.

«Anche la follia merita i suoi applausi» diceva la poetessa Alda Merini. Una casa editrice tutta al femminile, è meraviglioso, collima perfettamente col nostro sito, anche noi amministratrici siamo tutte donne. Il panorama letterario italiano pullula di nuovi editori free e non. Secondo la vostra esperienza, cosa serve a un editore per distinguersi dalla massa: è sufficiente essere appassionati di libri?

No, la passione non basta. Per fare questo mestiere si devono avere competenze specifiche (dall’editing alla comunicazione), conoscere e stare a contatto con la realtà odierna del panorama editoriale e avere una forte, fortissima identità non costruita a tavolino ma vera. Senza la chiarezza di chi si è e in che cosa si crede si dura poco. La passione non basta a far fronte ai problemi che inevitabilmente si incontrano durante il percorso. Il mondo editoriale è una macchina molto complessa, che ha bisogno di essere guidata bene perché ogni pezzettino del puzzle si incastri perfettamente per dare forma al disegno desiderato. Un disegno armonico porta ad una buona “nascita” del libro. E poi bisogna avere una dote personale, che si affina con il tempo e con l’esperienza, e che ha il nome di intuito. Quella “voce” che ti indica chiaramente se il manoscritto che hai tra le mani è proprio quello che stavi cercando. Se è un sì, l’unica cosa da fare è dare credito all’intuizione e partire per l’avventura… A noi è capitato con il romanzo che aprirà le nostre pubblicazioni. Abbiamo letto separatamente, ci siamo telefonate entusiaste, urlando: è lui (lei anzi….).

Quali sono le maggiori difficoltà che avete incontrato nella gestione della vostra attività di editori non a pagamento?

Le maggiori difficoltà le abbiamo incontrate con il mondo della distribuzione, per il fatto di non essere sul mercato e di non avere credibilità…. Ma come possiamo farci una credibilità se non riusciamo ad arrivare al mercato e alle librerie? È un circolo vizioso. Ma incrociando le dita speriamo di aver trovato la soluzione.

Che generi letterari avete deciso di pubblicare? Pubblicate sia libri in formato cartaceo, sia il digitale ebook? Audiolibri?

Amiamo opere che siano “impastate di vita”. Cerchiamo narrativa generale. Voci particolari. Niente fantasy ma sì romanzi distopici, sì gialli e narrativa contemporanea. No horror, ma sì splatter. Sì ai romanzi umoristici. Niente saggistica e nemmeno opere teatrali. No romanzi rosa ma non escludiamo originali storie d’amore. Sì libri per l’infanzia e adolescenza. Poesie? Sì ma molto probabilmente non saranno pubblicate nel 2019. Idem con i racconti: non sono una priorità per il 2019 a meno che qualcuno ci dimostri il contrario.
Pubblicheremo in tutte e tre le modalità. Per noi il fascino del cartaceo non ha eguali ma mai fare l’errore di escludere le novità tecnologiche dell’epoca in cui si vive. Sarebbe un po’ come starsene fuori dal mondo. E che senso avrebbe? Noi vogliamo esserci, sempre e comunque a modo nostro… Gli audiolibri non sono una priorità per il 2019 perché non vogliamo mettere troppa carne al fuoco.

Prediligete autori emergenti o preferite autori noti? Si può affermare che sul vostro sito non sia presente alcuna discriminazione in questo senso, ma che si occupi esclusivamente di pubblicare bei libri?

Esatto!! Anche se abbiamo una predilezione per gli autori emergenti. Ci piace l’idea di dare possibilità di espressione a chi non è “noto”. Ci piacerebbe che il 50% delle nostre pubblicazioni fossero di autori emergenti. La notorietà non è necessariamente garanzia di una bella voce. Cerchiamo autori con una scrittura accattivante. Che sappiano trasportare il lettore nel mondo letterario creato, che abbiano qualcosa di profondo e allo stesso tempo “leggero” da dire. Una leggerezza alla Italo Calvino, così come ne parliamo nel nostro manifesto: «Prendete la vita con leggerezza, che leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore». Ma stiamo incontrando difficoltà nei manoscritti che ci vengono proposti spontaneamente, siamo oneste. Abbiamo attivato anche contatti con agenzie letterarie ed editor free lance (siano benedetti per il prezioso lavoro che fanno!) per ampliare i canali di ingresso. Abbiamo le antenne dritte sul mondo!
Pubblicheremo però anche non esordienti. A settembre pubblicheremo un autore straniero contemporaneo che non è certo un esordiente… Vogliamo costruire un catalogo bilanciato, anche a beneficio dei nostri esordienti.

Effettuate una selezione accurata delle opere che ricevete e vi occupate anche dell’editing. Quali sono i vostri “tempi di attesa”? Erogate i diritti d’autore, e, se non sono troppo indiscreta, con che modalità?

Sì certo, valutiamo attentamente tutte le opere che ci arrivano. I nostri “tempi di attesa”? Per ogni opera dedichiamo il tempo giusto di lettura. Sul sito ci siamo impegnate ad una risposta entro quattro mesi. Al momento stiamo rispondendo con un tempo che oscilla dalle due settimane fino ad un mese/due in base alla quantità di manoscritti che ci arrivano in quel momento e alla tempistica che ci richiede il singolo manoscritto per essere “capito”.
Quanto ai diritti di autore… Certo che li eroghiamo! Acquistiamo i diritti e li paghiamo attraverso royalties, sulla base delle copie vendute, annualmente, nell’arco di un contratto pluriennale. E ci teniamo a ribadire che non prendiamo un cent dai nostri autori: siamo free.

Spesso gli autori esordienti, o semplicemente i lettori, danno per scontata la distribuzione dei libri, che si rivela essere invece, un ingrediente molto importante, da non sottovalutare, perché se un libro rimane nell’ombra difficilmente riuscirà ad incontrare il pubblico dei lettori. Oltre alla diffusa consuetudine, forse fenomeno anche di moda, di affermare che i libri sono “presenti nei maggiori store on line”, riuscite a garantire una distribuzione capillare anche nelle librerie delle maggiori città italiane?

La nostra intenzione è che ogni opera da noi pubblicata possa essere presente nelle librerie e lavorare con un distributore e anche una agenzia di promozione. Come detto prima è la difficoltà più grande che stiamo incontrando. Ma vogliamo portare a casa l’obiettivo, come rispetto del nostro impegno e del lavoro dei nostri autori.
Poi ci piacerebbe anche costruire una rete di librerie fiduciarie, quelle con cui abbiamo un rapporto basato su intenti comuni. Ci piacciono le librerie indipendenti, come siamo noi. Ci piacciono le librerie che sanno costruire una comunità. Luoghi dove è ancora possibile avere uno scambio umano. Dove si crea cultura insieme.

Supportate i vostri autori dando loro una mano nell’organizzazione di presentazioni o eventi dedicati ai loro libri, consigliate agli stessi di partecipare ai concorsi letterari, o magari organizzate periodicamente sconti o promozioni, oppure ancora eventi speciali sui canali social?

Anche questa è una parte importantissima del nostro lavoro. Senza presentazioni, eventi etc è come se relegassimo le opere pubblicate “nel cassetto”. E noi non vogliamo che questo accada. Pubblichiamo perché i manoscritti possano arrivare ai lettori. Contrariamente saremmo solo una tipografia. Bello poi che il lettore possa avere anche l’opportunità di conoscere dal vivo l’autore di cui ha gustato parole, mondo interiore e pensiero. Il libro così diventa sempre più “reale”, si accorcia la distanza tra lettore e scrittore, la letteratura diventa sempre più parte della vita…
Ci piacerebbe poi iscrivere i nostri autori a concorsi, portandoli alla ribalta. È il motivo per cui non prevediamo di pubblicare più di una dozzina di titoli il primo anno. Vogliamo fare le cose bene.

Siete presenti alle principali fiere di settore? Secondo voi danno il risultato atteso o si potrebbero rivelare solo un impegno in termini organizzativi ma di basso impatto col pubblico? 

Siamo due persone molto realiste. Parteciperemo a fiere di settore quando avremo un catalogo sufficiente per essere prese in considerazione. Prima sarebbe uno spreco di risorse solo per dire “c’eravamo anche noi”. Partiremo da fiere magari non famosissime ma molto serie, che ci assicurino un buon risultato di presenza nel mondo della letteratura.

Perché un autore dovrebbe affidare a voi la pubblicazione del proprio libro?

Perché amiamo lavorare seriamente e con passione. Perché oltre a offrire professionalità, umanità e rispetto reciproco abbiamo chiaro in mente dove vogliamo arrivare. Tutto quello che stiamo costruendo è saldo, curato nel minimo dettaglio e in linea con chi siamo e in cosa crediamo. Chi salirà a bordo del nostro biplano sentirà di essersi affidato ad un volo pilotato bene, con una rotta ben precisa. E non ultimo perché vogliamo “preservare” la voce autentica di ogni autore. Il nostro intento non è di snaturare le opere ma di “migliorarle” attraverso un buon lavoro di editing, laddove ce ne sia bisogno. Vogliamo lavorare insieme all’autore perché possa crescere.

Progetti per il futuro?

Top secret…[ridono]. Rifacci questa domanda tra un anno esatto!

Non mancherò! Grazie a Patrizia e Clara per essere state con noi, in bocca al lupo per la vostra attività e per i vostri progetti futuri.

Grazie a te Silvia della bella chiacchierata e di averci dedicato parte del tuo tempo!!


Silvia Pattarini

Silvia Pattarini
Diplomata in ragioneria, ama scrivere racconti e componimenti poetici, alcuni dei quali compaiono in diverse antologie. Partecipa a concorsi letterari di poesia, prosa e premi letterari per narrativa edita.
Biglietto di terza classe,  0111Edizioni.
La mitica 500 blu,  Lettere Animate.
Il tempo di un caffè, Gli Scrittori della Porta Accanto Edizioni.


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