Gli scrittori della porta accanto

Alice nel paese delle meraviglie, di Lewis Carroll, illustrato da Simona Bulla

Alice nel paese delle meraviglie, di Lewis Carroll, illustrato da Simona Bulla

Libri Comunicato stampa. Alice nel paese delle meraviglie (PubMe – Collana Gli Scrittori della Porta Accanto), l'intramontabile favola di Lewis Carroll con le bellissime illustrazioni di Simona Bulla.

In quel momento la testa le urtò contro la volta della sala: aveva più di due metri e settanta di altezza! Subito afferrò la chiavettina d’oro e via verso la porta del giardino. Povera Alice! Non poté far altro che sedersi in terra, poggiandosi di fianco per guardare il giardino con la coda dell’occhio; ma entrarvi era più difficile che mai. Si sedette di nuovo, dunque, e si rimise a piangere. «Ti dovresti vergognare – si disse Alice – figurarsi, una ragazzona come te – e davvero lo poteva dire allora – mettersi a piangere. Smetti, ti dico!» Continuò a versar lacrime a fiotti, tanto che riuscì a formare uno stagno intorno a sé di più d’un decimetro di altezza e largo più di metà della sala.
Qualche minuto dopo sentì in lontananza come uno scalpiccio e si asciugò in fretta gli occhi, per vedere chi fosse. Era il Coniglio bianco di ritorno, splendidamente vestito, con un paio di guanti bianchi in una mano e un gran ventaglio nell’altra; trotterellava frettolosamente e mormorava: «Oh! La Duchessa, la Duchessa! Monterà certamente in bestia. L’ho fatta tanto attendere!»
Alice era così disperata, che avrebbe chiesto aiuto a chiunque le fosse capitato. Così, quando il Coniglio le passò accanto, gli disse con voce tremula e sommessa: «Di grazia, signore...» Il Coniglio sussultò, lasciò cadere a terra i guanti e il ventaglio, e in mezzo a quel buio si mise a correre di sghembo precipitosamente. Alice raccolse il ventaglio e i guanti, e poiché la sala sembrava una serra, si rinfrescò facendosi vento e parlando fra sé: «Povera me! Come ogni cosa è strana oggi! Pure ieri le cose andavano secondo il loro solito. Non mi meraviglierei se stanotte fossi stata scambiata! Vediamo: non son stata io, io in persona a levarmi questa mattina? Mi pare di ricordarmi che mi son trovata un po’ diversa. Ma se non sono la stessa dovrò domandarmi: chi sono dunque? Questo è il problema – e ripensò a tutte le bambine che conosceva, della sua stessa età, per veder se non fosse per caso una di loro. – Certo non sono Ada – disse – perché i suoi capelli sono ricci e i miei no. Non sono Isabella, perché io so tante belle cose e quella poverina è tanto ignorante! E poi Isabella è Isabella e io sono io. Povera me! In che imbroglio sono! Proviamo se mi ricordo tutte le cose che sapevo una volta: quattro volte cinque fanno dodici, e quattro volte sei fanno tredici, e quattro volte sette fanno... Oimè! Se vado di questo passo non giungerò mai a venti!
Lewis Carroll, Alice nel paese delle meraviglie

Simona Bulla

Nasce da un mix di acquarelli, punk rock e meursault, venera il blu ceruleo, ama i conigli. Non le piacciono i kiwi – quelli che si mangiano. Cresce tra le campagne pisane, circondata da profumi unici e cartoline palpabili.
È un’illustratrice, appassionata di vino e del buon cibo. Intraprende gli studi al liceo artistico a Volterra, lavora nel settore della ristorazione, continuando però a pasticciare con i colori.
Questo è il suo secondo libro illustrato dopo il ricettario Tuscany to table, scritto a quattro mani con Valentina Gerini.

Alice nel paese delle meraviglie

di Lewis Carroll
illustrato da Simona Bulla
PubMe - Gli scrittori della porta accanto
Romanzo fantasy
ISBN 978-8833669694

Sinossi

Edizione integrale del romanzo di Lewis Carroll, nella traduzione rieditata di Silvio Spaventa Filippi (1914), con le suggestive illustrazioni di Simona Bulla.
È la storia di Alice, che cadde nella tana del Bianconiglio come se cadesse nel suo inconscio, scoprendo un mondo onirico fatto di strane creature, logica, giochi di parole, figure retoriche, proverbi e nonsense. Una favola per bambini ma anche un romanzo che ben rappresenta il rapporto conflittuale tra l’infanzia, fatta di fantasia e problemi quotidiani apparentemente banali, e l’età adulta, fatta di razionalità, stress e spesso rabbia.
Il punto d’incontro? La follia, il sogno, il sorriso effimero di un Ghignagatto.



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