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Strappare lungo i bordi: la serie TV Netflix di Zerocalcare

Strappare lungo i bordi: la serie TV Netflix di Zerocalcare

Serie TV | Netflix Di Claudia Gerini. Strappare lungo i bordi, di Zerocalcare, una serie originale Netflix: irriverente, scanzonato, ironico, a tratti comico, Zerocalcare si dimostra ancora una volta un narratore dei nostri tempi.

Ho iniziato a seguire Zerocalcare nel periodo della quarantena. Ho trovato i suoi video che parlavano della quarantena nel quartiere di Rebibbia divertenti e geniali. Zero raccontava in maniera perfetta e molto veritiera, ma ironica, la situazione di allora. La gente chiusa in casa, le code al supermercato, la solitudine, la speranza che a volte lasciava il posto alla rabbia e all’impotenza.
Ho capito che era una cosa per pochi, per una sorta di nicchia, quando ne parlavo lo conoscevano in pochi.
Poi arriva la serie su Netflix e adesso Zerocalcare lo conoscono tutti. E meno male! Perché davvero era un peccato che le sue storie non appartenessero a un pubblico molto più vasto.

Irriverente, scanzonato, ironico, a tratti comico.

Strappare lungo i bordi, la serie TV firmata da Zerocalcare originale Netflix, racconta la vita di Zero e dei suoi amici: Secco e Sarah amici fin dai tempi della scuola, Alice conosciuta nel periodo dell’adolescenza. Con Alice ha un rapporto non sempre facile, da cotta adolescenziale Alice diventa una persona importante che si affida a Zero nei periodi più bui e complicati della sua vita.
Spesso i sentimenti dei due scorrono paralleli, molto vicini, quasi a sfiorarsi senza però incontrarsi mai davvero. Finché un giorno Alice si arrende e Zero, Sarah e Secco si ritrovano di fronte una realtà triste che ti ferisce dentro.

Duro e crudo, tagliente nella sua semplice rappresentazione della realtà.

Quasi una seduta psicanalitica allo specchio di una generazione che spesso non ha punti di riferimento, con poche certezze e tanti dubbi.
Strappare lungo i bordi è lo specchio della società di oggi, delle nostre paure più grandi, dei nostri dubbi e dei mostri che spesso non riusciamo a sconfiggere. E nel caso in cui non ci riusciamo… “Gnamo a Pija un gelato?”
Contro le diverse critiche dell’uso del dialetto romano nel racconto, credo che diversamente non sarebbe stato lo stesso. Zero e i suoi amici non sarebbero stati lo stesso.
E vogliamo parlare dell’armadillo, la coscienza di Zero?! Tutti dovrebbero avere un armadillo nell’armadio!

Zerocalcare si dimostra ancora una volta un narratore dei nostri tempi.

C’è chi lo fa con i film, chi con i libri… Lui con i fumetti.
E con i fumetti che diventano serie TV!
Per me geniale.


Claudia Gerini

Claudia Gerini


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