Libri Comunicato stampa. April May. Morte sul lago, il secondo giallo della serie Giallintasca di Chris Greeceman: un incidente nella notte, un affare sporco, un'anima nera pronta a seminare morte.
La tempesta era finita e il lago stava lentamente tornando alla sua placida normalità. Era uno specchio d’acqua grande come un piccolo mare, la cui trasparenza mutava a seconda della profondità del fondale. Una pietra preziosa incastonata in una conca di smeraldo, che seguendo l’umore del cielo riverberava le sfumature dell’acquamarina, del turchese o della tormalina.
Al momento però il colore dominante era un cupo malachite, preso durante il maltempo. Identico a quello che copriva i grattacieli della City, su cui si riflettevano le ombre delle ultime nuvole in fuga.
La spettacolare vista sul lago faceva di Silent Lake una delle città più affascinanti della East Coast. La vivace metropoli si allargava ad arco, dagli alti edifici del centro fino agli eleganti sobborghi che ricamavano la parte opposta del litorale.
A causa della vastità del lago i due versanti erano così lontani che di giorno, guardando dai dock della baia, si vedevano soltanto le cime delle montagne incuneate tra triangoli di cielo. Di notte invece il panorama era diviso a metà. Da una parte lo sfavillio abbagliante e rumoroso della città, dall’altro il silenzio e le luci basse delle ville, con i loro approdi privati immersi nei boschi.
Sulla zona elegante ai piedi delle colline il passaggio del violento temporale era ancora evidente. Le strade che collegavano le ricche proprietà apparivano fradice di acqua fangosa. Molti alberi divelti dalle raffiche di vento stavano di traverso, con le radici esposte al timido sole che finalmente era uscito da dietro le nubi. Una tempesta di inizio autunno, improvvisa ad arrivare e altrettanto rapida a svanire.
Il servizio forestale era già di ronda per valutare i danni. Erano arrivate molte chiamate d’emergenza, ma la più allarmata era stata quella di Linda Long, in ansia per il padre uscito in barca nonostante gli avvisi meteo.
Appena le condizioni erano migliorate, un elicottero aveva quindi sorvolato lo specchio d’acqua e avvistato l’imbarcazione alla deriva. Subito dopo, tre agenti erano montati sul gommone per portare soccorso.
«Ecco, laggiù!»
Gli uomini avevano virato prontamente e alla vista del nome “Lady Victoria” ogni dubbio era svanito.
«Sì, è proprio la barca di David Long.»
«E solo lui poteva essere. L’unico abbastanza folle da avventurarsi con la tempesta in arrivo.»
Le ondate, esplose in spuma rabbiosa durante il temporale, sciabordavano ora leggere contro lo scafo alla deriva.
Era un elegante 12 metri, un piccolo cabinato a vela che sembrava navigare guidato solo dalla corrente. Chiunque ne fosse stato al timone se l’era vista brutta. La randa, ancora agitata da residue folate, appariva lacerata in più punti, mentre il boma ondeggiava senza alcun fermo, assecondando il movimento dell’acqua.
Con le vele in quelle condizioni si poteva capire perché il pilota non era stato più in grado di tornare a riva. Sempre ammesso che non fosse stato sbalzato fuoribordo, visto il silenzio che regnava tutto attorno.
Subito avevano preso a chiamarlo a gran voce.
«Mr. Long! Ehi, ci sente?»
«Niente da fare, non risponde. Sarà ferito, o svenuto…»
«Dai, prova ad avvicinarti, così salto a bordo» aveva suggerito il più giovane dei tre.
Il forestale che guidava il gommone aveva allora messo al minimo il motore per governarlo meglio. L’acqua era ancora abbastanza agitata e doveva muoversi con cautela per non andare a sbattere. La fiancata della barca a vela era infatti troppo alta, l’unica possibilità per salire era accostarsi il più possibile alla piattaforma di poppa.
Per fortuna chi guidava era abile e chi saltava, agile. Con uno scatto il giovanotto aveva raggiunto il pianale, aveva sciolto velocemente una lunga sciarpa di seta attorcigliata alla bitta e al suo posto vi aveva annodato la cima per tenere legate le due imbarcazioni.
La sua attenzione si era quindi indirizzata verso il ponte. Dopo un rapido sguardo, si era sporto verso i colleghi, che stavano assicurando al gommone l’altra estremità del cavo.
«Ragazzi, quassù non vedo nessuno. Scendo sottocoperta.»
Giusto il tempo di fare un passo e di posare gli occhi sugli scalini del pozzetto, poi un grido.
«Eccolo!»
In un attimo gli altri lo avevano raggiunto. Insieme erano rimasti attoniti a osservare il corpo di David Long, malamente contorto ai piedi della scaletta.
Giaceva in una pozzanghera insanguinata, zuppo d’acqua e indubbiamente morto.
Nel frattempo, poco distante da loro, la sciarpetta di seta si era messa a serpeggiare sovracoperta. Sospinta dal lieve alitare del vento, la stoffa argentata creava un piacevole contrasto sul bronzo delle assi di teak.
Era davvero graziosa in quel suo muoversi sinuoso.
Un rapido incedere, una breve incertezza, poi con un volo era sparita sotto un divanetto di prua.
Chris Greeceman, April May. Morte sul lago
April May
Morte sul lago
di Chris GreecemanSelfpublishing
Giallo
ISBN 979-8709628113
cartaceo 9,50€
ebook 1,99€
Sinossi
April May ha finalmente aperto la sua libreria dedicata al giallo e al mistero, ma i rapporti con la Long Publishing non si sono ancora chiusi. Stavolta non si tratta però di mettere in salvo la propria vita, bensì di aiutare Linda Long, erede dell'impero lasciato dal padre, a risolvere un mistero.
Un anno prima David Long è stato trovato morto sulla sua barca, alla deriva sul lago dopo una tempesta.
La polizia ha archiviato il caso come un incidente, ma l'evidenza dei fatti sembra essere un'altra. Esiste infatti un biglietto anonimo, che accusa il marito di Linda di avere a che fare con la morte del padre.
Intenzionata a scoprire la verità, la Long si rivolge allo spigoloso e affascinante Scott Rough.
Il detective è una vecchia conoscenza di April e arriva alla porta della sua libreria per chiedere di aiutarlo a muoversi negli ambienti del potere di Silent Lake.
Per lei non sarà facile accettare, troppi i ricordi che la legano a Rough. Ma la voglia di stare con lui avrà la meglio. A cavallo della sua Harley Davidson si avventureranno in una serie di indagini, che porteranno alla scoperta di un pesante segreto sepolto nel passato.
Chris Greeceman
Chris Greeceman nasce come autore il 30 agosto del 2020 con il romanzo April May Trappole Mortali, il primo di una serie che ha come filo conduttore le avventure di April May, una giovane donna coraggiosa e determinata con un dono molto speciale. Chris in realtà è un autore doppio. Quattro sono le mani con cui scrive, di due autrici che hanno già pubblicato diversi romanzi. Si sono lanciate in questa avventura con la voglia di divertirsi e regalare ai lettori storie intriganti con cui passare un paio d'ore in leggerezza.Ti siamo davvero riconoscenti per il tempo che ci hai dedicato. Se sei stat* bene in nostra compagnia, che ne dici di iscriverti alla NEWSLETTER SETTIMANALE per restare sempre aggiornat* sui nostri argomenti? Oppure potresti offrirci UN CAFFÈ o sostenerci acquistando i GADGET ispirati ai nostri libri. Te ne saremmo davvero grati!
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