Cinema Di Stefania Bergo. Nelle sale ad aprile arriva il biopic su Amy Winehouse. Interessanti anche due film italiani, uno iraniano in bianco e nero ispirato a una storia vera e uno distopico tremendamente attuale.
Finalmente al cinema arriva un biopic su Amy Winehouse, Back to black, per la regia di Sam Taylor-Johnson, con Marisa Abela, giovane attrice inglese già vista in un piccolo ruolo in Barbie e qui al suo vero e proprio debutto cinematografico, nei panni della cantante jazz scomparsa a soli 27 anni nel 2011.Ad aprile, tra i tanti film in uscita, c'è anche Tatami, un film iraniano ispirato alla storia vera dell'atleta Leile Husseini, in cui il campionato di judo è il teatro metaforico di una lotta di resistenza e di affermazione.
Tra gli italiani, un thriller di Daniele Luchetti ispirato all'omonimo romanzo di Domenico Starnone, Confidenza, e Gloria!, della regista Margherita Vicario, prodotto in collaborazione con la Svizzera, un feel-good movie al femminile travolgente e dalla carica sovversiva.
Interessante anche il distopico Civil War, del regista Alex Garland, un'opera dal taglio documentaristico, specchio di un mondo distorto che somiglia al nostro presente, definito già «il film più provocatorio dell'anno».
Quale vi ispira di più tra questi cinque? Quale vorreste aggiungere a questo elenco?
In ogni caso... Buona visione #soloalcinema!
TATAMI
Uscito il 4 aprileThriller – Iran 2023
Regia di Zahra Amir Ebrahimi, Guy Nattiv
Con Arienne Mandi, Zahra Amir Ebrahimi, Jaime Ray Newman, Nadine Marshall
Distribuito da Bim Distribuzione
Un campionato di judo è il teatro metaforico di una lotta di resistenza e di affermazione. La judoka iraniana Leile e la sua allenatrice Maryam partecipano al Campionato mondiale di judo, intente a portare a casa la prima medaglia d'oro dell'Iran.
Tbilisi, Georgia. Campionati mondiali di Judo. L'iraniana Leile Husseini è in forma straordinaria e batte le avversarie una dopo l'altra. La medaglia d'oro è possibile. Da lontano la seguono il marito e il figlio piccolo, con gli amici di sempre; da vicino, a pochi metri dal tatami, la sostiene Maryam, la sua coach. Ma la possibilità che in finale Leila posso incontrare un'atleta israeliana è sgradita alla Repubblica Islamica. L'israeliano Guy Nattiv e l'iraniana Zar Amir Ebrahimi sono consapevoli della forza intrinseca del conflitto a cui è sottoposta la protagonista e lo portano alla massima intensità, non aggiungendo distrazioni né altri elementi fondamentali al racconto. La lotta fisica è metafora di una lotta psicologica che è anche politica ed esistenziale, e trascende il singolo. Il bianco e nero universalizza quest'idea e materializza la natura estrema del ricatto.
GLORIA!
In uscita l'11 aprileDrammatico – Italia, Svizzera 2024
Regia di
Con Galatéa Bellugi, Carlotta Gamba, Veronica Lucchesi, Mariavittoria Dallasta, Paolo Rossi, Elio, Natalino Balasso
Distribuito da 01 Distribution
Feel-good movie travolgente e dalla carica sovversiva. L'esordio di Margherita Vicario augura un po' di liberté per tutte. Il film racconta la storia di Teresa, una giovane dal talento visionario, inventa una musica ribelle, leggera e moderna.
All'alba del 1800, l'istituto religioso Sant'ignazio deve prepararsi a un evento storico: dal conclave veneziano emerge il nuovo Papa Pio VII, che per l'occasione visiterà tutte le chiese del Veneto e a Sant'ignazio presenzierà a un concerto organizzato per lui. A capo del coro composto da ragazze orfane cresciute nell'istituto c'è Perlina, il quale però è in crisi d'ispirazione e scarica la frustrazione sulle povere musiciste, oltre che sulla cameriera Teresa, una ragazza che non parla ma possiede un grande talento musicale. Con il concerto che si avvicina a grandi passi, saranno le giovani a prendere in mano il destino dell'istituto per proporre una musica decisamente poco classica. È un fulmine a ciel sereno questo esordio di Margherita Vicario, giovane attrice e cantante oltre che figlia d'arte. Cinema e musica fanno evidentemente parte del suo DNA, ma lascia comunque stupiti il livello del suo primo film, un travolgente "feel-good movie" dalla carica sovversiva che remixa il basso e l'alto, e il classico e il contemporaneo. Film fresco che cavalca l'onda di tempi che cambiano, come quella rivoluzione francese di cui si mormora a mensa e che pare porterà finalmente un po' di liberté per tutte.
CIVIL WAR
In uscita il 18 aprileAzione | Drammatico – Gran Bretagna, USA 2024
Regia di Alex Garland
Con Nick Offerman, Kirsten Dunst, Wagner Moura, Jefferson White
Distribuito da 01 Distribution
Il film più provocatorio dell'anno: un'opera dal taglio documentaristico, specchio di un mondo distorto che somiglia al nostro presente. In un'America sull'orlo del collasso un gruppo di reporter intraprende un viaggio in condizioni estreme, mettendo a rischio le proprie vite per raccontare la verità.
In una New York a corto di acqua e dove la guerra è arrivata in forma di terrorismo, il giornalista Joel e la fotografa Lee hanno deciso che è rimasta una sola storia da raccontare: intervistare il Presidente degli Stati Uniti, da tempo trinceratosi a Washington mentre dilaga una feroce Guerra Civile. Partono così per un viaggio verso la capitale. Contro quel che resta del governo si muovono le truppe congiunte Occidentali di Texas e California. Il resto è solo caos di microconflitti e atrocità. Il film più provocatorio dell'anno, e il più costoso mai prodotto da A24, non offre spiegazioni bensì scuote dispiegando un violentissimo conflitto, ambientato in America ma rivolto più in generale al degrado della Democrazia. Alla vera origine di questa Civil War c'è la demonizzazione dell'avversario politico, l'assunzione di entrambe le parti di una posizione di presunta superiorità etica. Gli inserti fotografici sono la principale marca stilistica del film, dove il flusso frenetico dell'azione è spesso spezzato da immagini statiche, a volte in bianco e nero, di uno o due secondi di durata e senza audio che non sia il suono di uno scatto di macchina fotografica. I suoi giornalisti sono l'unica risposta possibile alla fine della democrazia. È attraverso di loro che Garland firma un'opera dal taglio documentaristico, specchio di un mondo distorto ma in cui è fin troppo facile riconoscere il presente.
Back to black, un film di Sam Taylor-Johnson. Il biopic su Amy Winehouse: la vita e la carriera della cantante jazz inglese, dalla scuola elementare ai concerti sold out, fino a diventare una star di fama mondiale e vincere un Grammy Award.
Biografico | Drammatico | Musicale – USA 2024Regia di Sam Taylor-Johnson
Con Marisa Abela, Ryan O'Doherty, Jack O'Connell (II), Eddie Marsan
Distribuito da Universal Pictures
In uscita il 18 aprile
Il film su Amy Winehouse, la cantante britannica scomparsa prematuramente nel 2011 a soli 27 anni, entrando così nel Club 27 con Robert Johnson, Kurt Cobain, Janis Joplin, Jimi Hendrix e Jim Morrison.
La straordinaria storia della rapida ascesa al successo di Amy Winehouse e della realizzazione del suo rivoluzionario album, Back to Black. Raccontato dalla prospettiva di Amy, interpretata da Marisa Abela, e ispirato dai suoi testi profondamente personali, il film segue la donna straordinaria dietro il fenomeno e la tumultuosa relazione al centro di uno degli album più leggendari di tutti i tempi.
Il film è stato realizzato con il supporto e il coinvolgimento della famiglia di Amy Winehouse.
Alla regia di Back to Black c’è Sam Taylor-Johnson, che ha diretto nel 2015 Cinquanta sfumature di grigio, la sceneggiatura è di Matt Greenhalgh, il titolo della pellicola riprende il nome del secondo ed ultimo album della musicista che le valse ben cinque Grammy Awards nel 2008, oltre alle canzoni di Amy Winehouse, fanno parte della colonna sonora canzoni originali di Nick Cave e Warren Ellis.
CONFIDENZA
In uscita il 24 aprileDrammatico – Italia 2024
Regia di Daniele Luchetti
Con Elio Germano, Federica Rosellini, Vittoria Puccini, Pilar Fogliati
Distribuito da Vision Distribution
Luchetti ritrova Starnone e realizza il suo film più complesso e maturo. Dietro il thriller c'è molto di più. Pietro è un professore di liceo che ha una relazione, una volta diplomata, con Teresa una sua ex studentessa. Un giorno lei gli propone di confessarsi vicendevolmente un segreto mai detto a nessuno. Dall'omonimo romanzo di Domenico Starnone.
Pietro, professore di liceo amato dai suoi studenti, trova l’amore, nel senso pieno del termine, con Teresa, un’ex studentessa. Da quando lei gli propone di confidarsi reciprocamente un segreto mai rivelato a nessuno le cose cambieranno profondamente. Luchetti torna ad occuparsi di un romanzo di Starnone e realizza il suo film più complesso e ricco di sollecitazioni nei confronti dello spettatore. Il regista (e dietro di lui Starnone e Piccolo) è molto abile nel non cadere nelle trappole narrative made in USA modello Attrazione fatale. Qui non ci sono coniglietti bolliti e Teresa non è una pazza alla ricerca di vendetta. È qualcosa di più e di diverso. È la rappresentazione fisica della cattiva coscienza di Pietro. È in questa capacità di approfondire anche le minime sfumature che Luchetti ci mostra la solidità e la totale capacità di immergersi nella narrazione della sua regia. Sarebbe troppo semplicistico leggere questo film come un thriller. È molto di più.
Credits: www.mymovies.it
Stefania Bergo |
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