Presentazione Libri Intervista a cura di Stefania Bergo. Alberto Kofi presenta la sua nuova raccolta di liriche La danza di Medea (Amazon Edizioni): «La Poesia non è una scelta è un fatto istintuale. È la forma a me più congeniale di trasmettere emozioni profonde».
Alberto Kofi nome d'arte di Alberto La Prova classe 1987. Nato a Milano a pochi anni segue la famiglia in provincia di Frosinone e a venti anni inizia a trasferirsi: Roma, Bologna, Modena, Reggio Emilia, Londra e ora Liverpool. Impegnato da sempre nel sociale tra immigrazione e disagio estremo. Attualmente lavora come addetto al pronto soccorso nella capitale britannica. Questa è la sua seconda raccolta dopo La follia di Aiace (2021, Europa Edizioni).La danza di Medea
di Luca FavaroAmazon Edizioni
Poesia
ISBN 9798321235638
cartaceo 6,70€
ebook 3,50€
Quarta
«La Danza di Medea è una selezione di liriche fra più raccolte "segretissime" dell'autore, scritte a mano e conservate in sei diversi diari. La poesia non è un esercizio di stile ed il poeta qui lo chiarisce bene; la raccolta che leggiamo è figlia di un travaglio di vita, di una ricerca del sé, di un peregrinare senza sosta per comprendere fino a dove ci si possa spingere al punto da sentirsi tanto a disagio da voler tornare indietro. Ma casa è ormai lontana, non si può far altro che proseguire.»
A cura di Elisabetta Sabellico
L'autore racconta
Alberto Kofi, bentornato sul blog Gli scrittori della porta accanto. Sei stato nostro ospite in occasione della tua prima silloge poetica, La follia di Aiace. In una tua precedente intervista hai detto che per te scrivere è «un’esigenza personale e dolorosa fine a se stessa». È ancora così? Perché proprio la poesia? Cosa ti dà o ti permette in più rispetto alla narrativa?
Con piacere ritorno ospite. Per tutta la mia esistenza “letteraria” fin quando questa esisterà; il bisogno di dire, di comunicare in un mondo che ha smesso di farlo, nonostante le tante apparecchiature, scrivere sarà sempre doloroso proprio perché nasce da una mancanza personale e sociale. La Poesia non è una scelta è un fatto istintuale. Ho iniziato a scrivere per caso a 13 anni e da allora non ho mai smesso; è diventata la forma a me più congeniale di trasmettere emozioni profonde. Leggi anche Comunicato stampa | La follia di Aiace, una silloge poetica di Alberto Kofi
La tua nuova silloge è La danza di Medea. Ancora una volta ti rifai ai miti greci. Cosa ti affascina di quel mondo antico?
Durante la mia infanzia e adolescenza fino alla primissima età adulta ho avuto periodi di isolamento sociale e pochissimi contatti interpersonali. Ho dedicato il tempo leggendo i classici greci e romani, appassionandomi e riflettendo su quanto hanno lasciato al mondo contemporaneo in tutti i campi.Nella tua biografia si legge: «Impegnato da sempre nel sociale tra immigrazione e disagio estremo». Quanto il contatto con queste realtà ha influito sulla tua sensibilità letteraria?
Ha influito molto ma penso siano parallele e collegate ad una identità definita.La danza di Medea è una raccolta di liriche. Quanto tempo hai impiegato a scriverle?
La raccolta è una scelta di poesie fra sei diversi diari in un lasso di tempo dal 2002 al 2023.Cos’è la “danza” di Medea cui ti riferisci? Perché hai scelto questo titolo, cosa rappresenta per te?
La “Danza” si riferisce al moto degli alberi con il vento; il vento è l’imprevedibile, le occasioni, gli incontri, gli alberi siamo noi, ovvero Medea. L’esistenza è una danza, perché non si può camminare dritti nella vita. Sono da sempre interessato ai personaggi “folli”, “atipici” ma così profondamente fragili e umani.Che tematiche affronti con la tua silloge, ci anticipi qualcosa?
Fragilità, vulnerabilità, senso di impotenza, mistero esistenziale.A che pubblico sono destinati i tuoi componimenti? Li hai dedicati a qualcuno in particolare?
A tutti coloro che amano il genere. Sono dedicati alle parti più vulnerabili ed isolate della nostra società.Se esistesse una canzone da abbinare alla tua raccolta, quale sarebbe? La bevanda ideale per accompagnare la lettura di La danza di Medea?
Ho visto Nina Volare di Fabrizio De André, Bevanda ideale? Vino rosso senza dubbio.Hai mai partecipato o hai intenzione di partecipare a qualche concorso di poesia con le liriche di questa tua ultima raccolta?
L’opera è attualmente in gara al Concorso Premio Internazionale Seneca di Bari.Tra i progetti per il futuro, nell’intervista precedente hai accennato a Il diario di Abdul. È rimasto un progetto o è stato pubblicato? Di che si tratta? Quali progetti per il futuro hai, oggi?
“Il diario Di Abdul” è ancora in corso di selezione, non so al momento come e se verrà pubblicato. In uscita fra un paio di anni ci sarà una nuova raccolta di poesia dal titolo “Dal Sepolcro di Ofelia” avrà come tema principale l’amore e ancora una volta la follia..Alberto Kofi, ti ringrazio per essere stato con noi ancora una volta e aver racocntato la tua nuova silloge La danza di Medea ai nostri lettori. Ti faccio un enorme in bocca al lupo per il Concorso e per i tuoi progetti futuri. A presto!
Stefania Bergo |
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