Gli scrittori della porta accanto

[Libri] Un estratto di "Non tutto è come sembra" di Ornella Nalon | #2

Gli venne un attimo di sconforto e poi, per associazione di idee, pensò a sua figlia e provò un forte desiderio di vederla e di averla con sé. 

Non era la giornata in cui avrebbe dovuto tenerla e sapeva bene che la sua ex moglie non gradiva modifiche sugli accordi stabiliti, ma volle provare comunque.
«Ciao Lucia. Hai in programma qualche uscita con Chiara per questa sera?»
«No, credo che rimarremo a casa. Perché me lo chiedi?»
«Mi piacerebbe portarla al cinema, so che fanno un film d’animazione.»
«Ma è domani che devi tenerla, no?»
«Lo so, ma pensavo che potrei venire a prenderla questa sera, così dormirebbe da me e domani avremmo tutta la giornata da trascorrere assieme.»
«È meglio se vieni a prenderla domani, sai che non mi piacciono i cambi di programma improvvisi.»
«E come se non lo so! Pensavo che ogni tanto potessi concedermeli!»
«Magari la prossima volta.»
«Ok. Mi puoi passare Chiara?» chiese, reprimendo, a fatica, un insulto che gli si era presentato sulla punta della lingua. Dall’altro capo si sentì la donna chiamare la bambina ad alta voce e, quando questa arrivò, le disse che c’era suo padre a telefono.
«Ciao papy.»
«Amore, come stai?»
«Bene, stavo guardando la televisione.»
«Sai che domani mattina vengo a prenderti per stare assieme tutto il giorno, vero?»
«Sì, lo so. Andiamo al mare?»
«Certo che ci andiamo. Ricordati di portare tutto l’occorrente, secchiello e paletta compresi, che dobbiamo fare a gara per il miglior castello di sabbia. Sarò da te alle otto, fatti trovare pronta che partiamo subito, va bene amò?»
«Tanto vincerò io! A domani papà.»
«A domani piccola.»
Osservò per un attimo il suo cellulare come se non volesse accettare che la comunicazione si fosse interrotta. Era sempre così alla fine di ogni conversazione con sua figlia, si sentiva sempre un po’ triste e amareggiato. Ogni volta, prendeva coscienza di quanto fosse limitato il tempo in cui poteva sentirla e vederla e di quante cose si sarebbe perso della sua vita. Per questo motivo cercava di godere appieno di ogni minuto trascorso con lei e di dedicarle tutte le attenzioni di cui era capace. I suoi giorni di riposo li avrebbe trascorsi volentieri standosene a letto, beatamente, fino a tardi e leggendo un buon libro, tra il divano del salotto e lo sdraio del giardino per il resto del tempo. Ma così facendo, avrebbe dovuto rinunciare a un po’ di compagnia di sua figlia e avrebbe compromesso il rapporto di confidenza e complicità che intendeva instaurare con lei. A quel punto, gli venne un moto di stizza nei confronti di Lucia che riteneva responsabile di aver provocato quella voragine nella sua tranquillità interiore.

NON TUTTO È COME SEMBRA

Zerounoundici Edizioni | Giallo | ISBN 978-88-6307-816-9

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