Gli scrittori della porta accanto

Bob Dylan, il profeta della musica folk

Bob Dylan, il profeta della musica folk

Musica Di Stefania Bergo. I miti della musica: Bob Dylan, vincitore del Premio Nobel per la letteratura, il profeta della musica folk. La sua vita, le sue canzoni: melodiche, potenti, immortali.

Nato con il nome di Robert Allen Zimmerman a Duluth, nel Minnesota, il 24 maggio del 1941, Bob Dylan è cantautore, scrittore, poeta, attore, pittore, scultore e conduttore radiofonico. Portavoce di una generazione di sogni, utopie e proteste, ultimo baluardo di una tradizione perduta. Enigmatico e sfuggente (molto sfuggente!), spesso in contraddizione con se stesso. Bob Dylan è un personaggio della commedia dell'arte. Bob Dylan è il protagonista di un folk contaminato ormai dimenticato. Bob Dylan non è nulla di quello che verrà scritto di lui.
Non sono io che ho creato Bob Dylan. Bob Dylan è sempre esistito e sempre esisterà.

Quando ha sei anni, la sua famiglia, originaria di Istanbul, si trasferisce a Hibbing, al confine con il Canada, dove Robert Allen Zimmerman inizia a studiare pianoforte e a fare pratica su una chitarra acquistata per corrispondenza.

Già a dieci anni rivela la sua anima ribelle, perché scappa di casa per raggiungere Chicago. A 15 anni inizia a suonare nei gruppi musicali, prima con i The Shadow Blasters, band che ebbe vita breve, poi con i Golden Chords, realizzando che il negozio di materiale elettrico del padre non faccia decisamente per lui. Nel 1959, con il nome di Elston Gunnn, si esibisce in due concerti con la band di Bobby Vee, suonando il pianoforte.
Frequenta l'università a Minneapolis e, contemporaneamente, inizia a suonare nei locali di Dinkytown, il sobborgo intellettuale, frequentato da studenti, militanti della nuova sinistra politica e appassionati di folk. Il rock 'n' roll sembra non interessargli più, infatti, è la musica folk ad averlo conquistato.
La questione principale a proposito del rock and roll, per me, era che comunque non era sufficiente. Tutti Frutti e Blue Suede Shoes avevano frasi di grande effetto e di grande presa, nonché un ritmo trascinante e una energia travolgente, però non erano cose serie, e non riflettevano per niente la realtà della vita. [...] Le canzoni folk sono colme di disperazione, di tristezza, di trionfo, di fede nel sovrannaturale, tutti sentimenti molto più profondi. [...] C'è più vita reale in una sola frase di queste canzoni di quanta ce ne fosse in tutti i temi del rock'n'roll. Io avevo bisogno di quella musica.
dall'album Biograph

Il suo stile è decisamente originale, non puro ma un folk contaminato dal ritmo del rock'n'roll, il cosiddetto "folk-rock", con la chitarra e l'armonica amplificate.

Si esibisce per la prima volta come Bob Dylan in un locale poco distante dall'università, il Ten O'Clock Scholar, interpretando brani di Pete Seeger, Harry Belafonte e del Kingston Trio. La leggenda vuole che il nome "Dylan" sia in onore del celebre poeta gallese Dylan Thomas. In realtà, come scritto nella biografia ufficiale, pur ammirando il poeta, il suo nome d'arte non ha nulla a che vedere con lui, anche se non ha mai chiarito da dove venga davvero e perché. Ad ogni modo, Bob Dylan è diventato il suo nome ufficiale, riconosciuto anche legalmente nell'agosto del 1962.
I suoi testi arrivano in profondità, fino ai cuori dei giovani, grazie alle tematiche care alla generazione del '68: amore, da non confondersi con il romanticismo sdolcinato, empatia e attenzione ai problemi sociali più scottanti.

In breve, cresce l'attenzione nei suoi confronti, riuscendo anche ad assicurarsi un provino con il boss della Columbia, John Hammond, che si tramuta subito in contratto discografico.

Il suo album d'esordio, Bob Dylan, pubblicato nel marzo del '62, è una raccolta di brani folk, blues e gospel, per voce, chitarra e armonica, tra cui House of the rising sun, ripresa in seguito dal gruppo The Animals, e In my time of dyin, ripresa dai Led Zeppelin nel '75, e due canzoni originali scritte da Dylan: Talkin' New York e l'omaggio al maestro Guthrie Song to Woody.
[Dylan]...rappresenta la nuova generazione, quello è il nuovo poeta; [Ginsberg] mi chiedeva se mi rendevo conto di quale mezzo formidabile di diffusione disponesse adesso il messaggio grazie a Dylan. Ora, mi diceva, attraverso quei dischi non censurabili, attraverso i juke-box e la radio, milioni di persone avrebbero ascoltato la protesta che l'establishment aveva soffocato fino allora col pretesto della "moralità" e della censura.
Fernanda Pivano cita Allen Ginsberg



Da qui in poi, Bob Dylan comincia a scrivere una gran quantità di brani di protesta, ribelli, canzoni destinate a lasciare il segno, diventando dei veri e propri inni in difesa dei diritti civili.

Masters of warDon't think twice it's all right («Qualcuno pensa che sia una specie di canzone d’amore, ma no. È un modo per sentirsi meglio, come parlare tra sé e sé», Dylan), A hard rain's a-gonna fall, con i suoi velati riferimenti all'apocalisse nucleare, e soprattutto Blowin' in the wind, che riprende in parte la melodia di una canzone tradizionale degli schiavi, No more auction block.

Blowin’ in the wind

How many roads must a man walk down
Before you call him a man?
How many seas must a white dove sail
Before she sleeps in the sand?
Yes, how many times must the cannon balls fly
Before they're forever banned?
The answer my friend is blowin' in the wind
The answer is blowin' in the wind.

Yes, how many years can a mountain exist
Before it's washed to the sea?
Yes, how many years can some people exist
Before they're allowed to be free?
Yes, how many times can a man turn his head
Pretending he just doesn't see?
The answer my friend is blowin' in the wind
The answer is blowin' in the wind.

Yes, how many times must a man look up
Before he can see the sky?
Yes, how many ears must one man have
Before he can hear people cry?
Yes, how many deaths will it take till he knows
That too many people have died?
The answer my friend is blowin' in the wind
The answer is blowin' in the wind.

Nel 1963, Bob Dylan diventa un personaggio di rilievo nel movimento per i diritti civili, cantando ai raduni e alla Marcia su Washington, durante la quale Martin Luther King pronuncia il suo celeberrimo discorso I have a dream.

Molte delle sue prime canzoni famose catturarono il pubblico attraverso versioni di altri musicisti già famosi. Una di queste canzoni, Mr. Tambourine Man, divenne una delle più conosciute e venne ripresa con successo dai The Byrds, che trasformarono la ballata in un inno contagioso, irresistibile dal punto di vista armonico. Ancora oggi non sono stati fugati i dubbi su chi sia realmente Mr Tambourine, ma per molti, Dylan si riferisce chiaramente a uno spacciatore, cui il protagonista della canzone chiede una dose (a song for me)...

Joan Baez and Bob Dylan, Civil Rights March on Washington, D.C.

 Mr. Tambourine Man

Hey! Mr. Tambourine Man, play a song for me,
I'm not sleepy and there is no place I'm going to.
Hey! Mr. Tambourine Man, play a song for me,
In the jingle jangle morning I'll come followin' you.

Though I know that evenin's empire has returned into sand,
Vanished from my hand,
Left me blindly here to stand but still not sleeping.
My weariness amazes me, I'm branded on my feet,
I have no one to meet
And the ancient empty street's too dead for dreaming.

Hey! Mr. Tambourine Man, play a song for me,
I'm not sleepy and there is no place I'm going to.
Hey! Mr. Tambourine Man, play a song for me,
In the jingle jangle morning I'll come followin' you.

Take me on a trip upon your magic swirlin' ship,
My senses have been stripped, my hands can't feel to grip,
My toes too numb to step, wait only for my boot heels
To be wanderin'.
I'm ready to go anywhere, I'm ready for to fade
Into my own parade, cast your dancing spell my way,
I promise to go under it.

Hey! Mr. Tambourine Man, play a song for me,
I'm not sleepy and there is no place I'm going to.
Hey! Mr. Tambourine Man, play a song for me,
In the jingle jangle morning I'll come followin' you.

Though you might hear laughin', spinnin', swingin' madly across the sun,
It's not aimed at anyone, it's just escapin' on the run
And but for the sky there are no fences facin'.
And if you hear vague traces of skippin' reels of rhyme
To your tambourine in time, it's just a ragged clown behind,
I wouldn't pay it any mind, it's just a shadow you're
Seein' that he's chasing.

Hey! Mr. Tambourine Man, play a song for me,
I'm not sleepy and there is no place I'm going to.
Hey! Mr. Tambourine Man, play a song for me,
In the jingle jangle morning I'll come followin' you.

Then take me disappearin' through the smoke rings of my mind,
Down the foggy ruins of time, far past the frozen leaves,
The haunted, frightened trees, out to the windy beach,
Far from the twisted reach of crazy sorrow.
Yes, to dance beneath the diamond sky with one hand waving free,
Silhouetted by the sea, circled by the circus sands,
With all memory and fate driven deep beneath the waves,
Let me forget about today until tomorrow.

Hey! Mr. Tambourine Man, play a song for me,
I'm not sleepy and there is no place I'm going to.
Hey! Mr. Tambourine Man, play a song for me,
In the jingle jangle morning I'll come followin' you.



Nel giugno 1965 esce il singolo Like a Rolling Stone, che arriva al secondo posto nella classifica americana e al quarto in quella inglese.

In Like a Rolling Stone, che è la canzone di maggior successo commerciale nella sua carriera, sono distillati la rabbia e l'odio di un cantautore che si sfoga contro la convenzionalità e l'ipocrisia del benessere sociale in un messaggio sempre attuale.

Like a rolling stone

Once upon a time you dressed so fine
Threw the bums a dime in your prime, didn't you?
People call say 'beware doll, you're bound to fall'
You thought they were all kidding you
You used to laugh about
Everybody that was hanging out
Now you don't talk so loud
Now you don't seem so proud
About having to be scrounging your next meal

How does it feel, how does it feel?
To be without a home
Like a complete unknown, like a rolling stone

Ahh you've gone to the finest schools, alright Miss Lonely
But you know you only used to get juiced in it
Nobody's ever taught you how to live out on the street
And now you're gonna have to get used to it
You say you never compromise
With the mystery tramp, but now you realize
He's not selling any alibis
As you stare into the vacuum of his eyes
And say do you want to make a deal?

How does it feel, how does it feel?
To be on your own, with no direction home
A complete unknown, like a rolling stone

Ah you never turned around to see the frowns
On the jugglers and the clowns when they all did tricks for you
You never understood that it ain't no good
You shouldn't let other people get your kicks for you
You used to ride on a chrome horse with your diplomat
Who carried on his shoulder a Siamese cat
Ain't it hard when you discovered that
He really wasn't where it's at
After he took from you everything he could steal

How does it feel, how does it feel?
To have on your own, with no direction home
Like a complete unknown, like a rolling stone

Ahh princess on a steeple and all the pretty people
They're all drinking, thinking that they've got it made
Exchanging all precious gifts
But you better take your diamond ring, you better pawn it babe
You used to be so amused
At Napoleon in rags and the language that he used
Go to him he calls you, you can't refuse
When you ain't got nothing, you got nothing to lose
You're invisible now, you've got no secrets to conceal

How does it feel, ah how does it feel?
To be on your own, with no direction home
Like a complete unknown, like a rolling stone.



Il 22 novembre 1965, Bob Dylan sposa Sara Lownds, sempre mantenendo il più totale riserbo, come nel suo stile, a tal punto da negare l'evento addirittura con alcun amici stretti.

Nel 1992, diventato ormai un mito, un'icona popolare senza eguali, la sua casa discografica, la Columbia, decide di organizzare un concerto in suo onore al Madison Square Garden di New York, da cui verranno estratti un DVD e un doppio CD, dal titolo Bob Dylan - The 30th Anniversary Concert Celebration (1993). Sul palco, tutti nomi leggendari del rock americano e non, da Lou Reed a Stevie Wonder, da Eric Clapton a George Harrison. Nel 1997 tenne un altro storico concerto, questa volta per Giovanni Paolo II.

Nell'aprile del 2008 vene insignito con un prestigioso riconoscimento alla carriera dal premio Pulitzer per il giornalismo e le arti, quale cantautore più influente dell'ultimo mezzo secolo.

Nel 2016, riceve il Premio Nobel per la Letteratura.
Per aver creato una nuova poetica espressiva all'interno della grande tradizione canora americana.
Molte sono state le proteste per questo chiacchierato riconoscimento. Io credo, invece, che i suoi testi abbiano la profondità struggente della poesia, la potenza della musica e la fierezza della protesta, veicolando un messaggio profondo ad un vastissimo pubblico. Certo, non è il solo, tanti sono i cantautori che hanno detto molto, alcuni alzando la testa contro poteri oscuri, spavaldi, altri spremendo le nostre anime con fraseggi deliziosi e liriche di alto valore letterario (mi viene da pensare a un Mogol-Battisti, ad esempio). Ma forse di Bob Dylan rimane unico lo stile, quell'atteggiamento apparentemente distaccato dal mondo, mentre in realtà le sue canzoni ne sono fortemente intrise.


Stefania Bergo



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