Gli scrittori della porta accanto

Un caffè con Gianna Gambini

Ciao Gianna, e grazie per avermi concesso questa intervista. Per rompere il ghiaccio, visto che ci troviamo in un caffè letterario virtuale, permettimi di offrirti virtualmente un caffè, un the, una tisana, una cioccolata calda o… cosa preferisci?
Direi un succo di ananas 100 % naturale… I miei lettori sanno bene perché…

Bene ora che abbiamo rotto il ghiaccio raccontami qualcosa di te. Chi è Gianna) nella vita di tutti i giorni?
Sono un’insegnante di lettere in un scuola media e soprattutto una mamma di un bimba di quasi sei anni. Amo il mio lavoro e ho una sfrenata passione per la lettura e la scrittura che tento di trasmettere anche ai miei studenti.

Come è nata la tua passione per la scrittura? Ci sono autori classici o molto noti che credi abbiamo influenzato, in qualche modo, il tuo stile?
Ho iniziato a confezionare storie fin da piccola, ma i primi racconti, con i quali ho ottenuto qualche riconoscimento, sono sorti dopo i vent’anni. Avevo tentato anche di produrre qualcosa di più corposo, ma solo in seguito, raggiunta un’età più matura, ho dato vita al mio primo romanzo Tartarughe Marine. Nel frattempo, complici gli studi universitari, mi sono dedicata anche alla ricerca letteraria e proprio qualche mese fa è uscito un e-book sulle artiste del surrealismo dal titolo “Scrittrici/artiste fuori-dentro il movimento surrealista (Frida Kahlo, Dorothea Tanning, Leonor Fini, Leonora Carrington)”.
Partendo dal presupposto che io stessa ho qualche difficoltà a definire il mio stile, non saprei neanche dire chi mi abbia influenzato; posso citare, però gli autori che più amo leggere: Carlo Lucarelli, Niccolò Ammaniti con i loro romanzi e racconti noir e le storie vere, o meglio verosimili, di Melania Mazzucco, Silvia Avallone, Simona Vinci, Andrea De Carlo. Anche la musica, in particolare i grandi cantautori italiani, ha un peso rilevante nella mia scrittura: il mio primo romanzo Tartarughe marine è accompagnato dalla colonna sonora di Francesco De Gregori, mentre un lavoro che sto ultimando ha avuto spunto da un recente componimento di Daniele Silvestri. Un altro progetto, ancora in fase embrionale, invece, avrà probabilmente qualcosa a che fare con la musica talvolta surreale di Rino Gaetano.

Quali sono i generi letterari che preferisci leggere e quali, invece, preferisci scrivere?
Adoro leggere romanzi e racconti noir, ma anche storie di vita quotidiana, poiché ritengo che i grandi scrittori non possano non calarsi nella realtà che li circonda, fino a sporcarsi con essa le mani. Per quanto riguarda la scrittura, non posso definirla di genere, anche se per il mio primo romanzo mi sono rivolta soprattutto al mondo degli adolescenti o di chi si sente ancora tale.

Per un esordiente il percorso da seguire prima di giungere all’ambito traguardo della pubblicazione non è affatto semplice, talvolta può rivelarsi tortuoso e complicato: come sei approdata/o alla tua pubblicazione? Raccontaci la tua esperienza.
Inizialmente avevo tentato la partecipazione a qualche concorso per romanzi inediti, senza alcun risultato, se non proposte di pubblicazione a pagamento, che per una scelta personale ho scartato. Il tentativo successivo è avvenuto con varie case editrici tra cui la 0111 che ha espresso parere positivo in breve tempo. Inutile dire che ho subito accettato la loro proposta editoriale, che prevedeva anche una personalizzazione della veste grafica, a tal proposito ci tengo a evidenziare che la copertina è stata un regalo di mio marito.

Direi un ottimo regalo, visto il risultato finale! Complimenti anche al marito!
La pubblicazione del proprio libro è il sogno nel cassetto di tutti gli esordienti. Quando hai saputo che un editore era interessato a pubblicarlo, cosa hai provato? Ora cosa ti aspetti? Lo vedi come un obiettivo raggiunto o come un punto di partenza per nuovi progetti?
Appena giunta la notizia dell’imminente pubblicazione ero incredula, sapevo che si trattava di una porta che si apriva e insieme di un percorso che aveva raggiunto in modo ottimale la sua conclusione. Per questo per me la pubblicazione di Tartarughe marine è stato un punto di partenza, lo slancio che ha fatto sì che continuassi con nuove attività e nuovi lavori. E gli elaborati che sono ancora in fieri hanno preso vita guardandomi intorno, osservando me e i miei coetanei, sempre alle prese con la precarietà del lavoro e dei sentimenti.

Raccontami in breve la trama, incuriosisci i nostri lettori ma senza svelare troppo!
Mettiamo che il mondo chiuso degli adolescenti si trasferisse nelle profondità marine. Mettiamo che noi ci trovassimo ad osservare le varie specie in cui si suddividono questi adolescenti: riconosceremmo gli squali, pronti all’attacco, i pesci rossi, asociali nelle loro vaschette, le murene, sinuose e temibili seduttrici e le tartarughe marine, pronte a rifugiarsi nel loro carapace. Ecco di esse fa parte anche Caterina, ragazza in lieve sovrappeso, che per adeguare il suo aspetto alle richieste della società, sfiora il baratro dell’anoressia, attraversando amori e amicizie, talvolta conflittuali e fuorvianti.
Ascoltando i commenti dei lettori, sembra che sia un libro che piace agli adolescenti, ma che insegna qualcosa anche ai loro genitori.

Mi sembra un argomento assolutamente interessante.
La rivoluzione digitale e l’ e-book: cosa ne pensi di questo sistema innovativo di lettura, credi che rappresenti il futuro o è solo fumo negli occhi?
E’ un ottimo sistema di diffusione, soprattutto per noi esordienti, poiché anche chi non si fida della qualità dei nostri lavori, può testarli ad un prezzo minore rispetto al cartaceo. Per molti, però, compresa la sottoscritta, il fascino di un libro di carta è difficilmente paragonabile a quello degli e-book. Anche gli adolescenti, nativi digitali, almeno quelli che ho incontrato durante le presentazioni del mio libro, benché non si stacchino mai dai dispositivi elettronici, hanno mostrato spesso una propensione per il reperimento del cartaceo.

Progetti per il futuro: ci sono nuovi lavori in corso o ambizioni particolari?
Sto ultimando un romanzo che ha come sfondo il precariato nel mondo della scuola, ambiente che frequento giornalmente ormai da otto anni (senza contare quelli da studente!!!) ed è, a mio parere, un lavoro ambizioso, poiché esce dall’analisi dell’io in sé, per inserire l’individuo nella società che lo circonda e lo condiziona.

Dove possiamo trovare il tuo libro?
Il libro si può trovare nei maggiori book store on line, ma in particolare nel sito La banda del book, dove spesso si trovano promozioni.
Per qualsiasi informazione e per aggiornamenti su presentazioni, recensioni e commenti esiste la pagina Facebook del libro:

Gianna ti ringrazio tantissimo per essere stata con noi e, a nome de Gli scrittori della porta accanto ti facci i complimenti per il tuo libro, augurandoti che sia un vero successo! In bocca al lupo per i tuoi progetti futuri!
Grazie a voi per la vostra preziosa ospitalità!


Silvia Pattarini
Diplomata in ragioneria, ama scrivere racconti e componimenti poetici, alcuni dei quali compaiono in diverse antologie. Partecipa a concorsi letterari di poesia, prosa e premi letterari per narrativa edita.
Biglietto di terza classe,  0111Edizioni.
La mitica 500 blu,  Lettere Animate.



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