Gli scrittori della porta accanto

Anteprima Franco Mieli racconta "Lupi nella nebbia - Zanne"



LUPI NELLA NEBBIA - ZANNE 
di Franco Mieli 
Montecovello | Acquista 
Noir | Thriller
ISBN 978-88-6733-447-6 

cartaceo 10,20€ 
ebook 5,99€ | Bookrepublic 

LUPI NELLA NEBBIA
Una tranquilla cittadina balneare è scossa da due orribili delitti nel giro di pochi mesi. I cadaveri di un noto avvocato e di un imprenditore della zona sono rinvenuti nei cassonetti dell’immondizia, con segni di torture e i volti orribilmente devastati. Il maresciallo dei Carabinieri Alessandro Sorgi e la sua squadra indagano, mettendo in luce squallide storie di corruzione legate alla speculazione edilizia che ha devastato la cittadina negli ultimi anni. La soluzione sembra a portata di mano, ma lo spietato assassino continua a colpire inafferrabile, portando il maresciallo a indagare a Roma e in Toscana, dove vengono scoperti altri delitti collegati ai primi dallo stesso modus operandi. La crudele vendetta del killer non concede respiro a coloro che in passato furono coinvolti in un odioso sopruso, ma proprio il panico dell’ultimo dei sopravvissuti alla mattanza condurranno alla scoperta di una terribile verità legata a un lontano passato.

ZANNE
Nella Tuscia viterbese vengono rinvenuti i cadaveri orrendamente sbranati da una misteriosa ed enorme belva. Il maggiore Massimo Cerci, in vacanza nella zona non può fare a meno di aiutare il fraterno amico e collega, il tenente Gabriele Graziani nella caccia alla bestia. Ben presto scoprono che dietro la belva ci sono degli esseri umani, scavatori clandestini di tombe e bracconieri che non esitano a uccidere servendosi di un antico e crudele rito chi anche casualmente viene a conoscenza delle loro attività. Mentre continua la spaventosa sequenza delle vittime del feroce animale, le indagini dei due militari segnano il passo. Ma l’ostinazione e il puntiglio del maggiore Cerci lo porteranno così vicino alla soluzione che la bestia verrà sguinzagliata sulle sue tracce.


Raccontaci qualcosa di te: chi è Franco Mieli nella vita di tutti i giorni?
Franco Mieli nella vita di tutti i giorni è una persona semplice che lavora e fa la normale vita di un padre di famiglia. Nel tempo libero come potrete intuire si dedica alla scrittura, alla lettura e pratica sport. Nei fine settimana, quando possibile, si diletta a fare escursioni in montagna più o meno impegnative, visita siti archeologici o luoghi fonte d’ispirazione per i suoi scritti. Quando gli altri impegni lo consentono partecipa a iniziative culturali nel suo luogo di residenza e a Roma.

Questo è il primo romanzo che pubblichi?
Lupi nella Nebbia – Zanne” è il primo lavoro in assoluto che ho scritto a partire dal 2010 e ho pubblicato nel 2013. A questo è seguita nel marzo 2015 la seconda pubblicazione, il noir “Ombre Pagane”.

Veniamo al libro, “Lupi nella nebbia-Zanne”, edito da Montecovello Edizioni. Un libro che in realtà è una coppia di racconti noir. Com’è nata l’idea?
L’idea di accoppiare i due racconti è nata da una duplice ragione. La prima è che la lunghezza complessiva di ognuno dei due racconti, secondo la mia personale opinione, è troppo breve per poterne fare un romanzo singolo. Unendoli ne è nato un ricco volume di oltre duecento pagine in grado di dare soddisfazione sia a me che ai lettori. La seconda ragione è che in entrambi i racconti , l’investigatore è un uomo dell’Arma dei Carabinieri, un maresciallo nel primo racconto, un ufficiale di grado superiore nell’altro.

Ci racconti di che cosa parlano le due storie?
Lupi nella nebbia” è una storia a tinte fosche di una terribile vendetta compiuta da un killer efferato e crudele. Tutto inizia con il ritrovamento di un cadavere orribilmente torturato e sfigurato in un cassonetto della spazzatura, a cui ne seguiranno altri in una incalzante sequenza di morte che il maresciallo Sorgi, incaricato delle indagini, sembra impotente ad arginare. Solo la sua ostinazione e il fondamentale supporto di Chiara, sua compagna e sorella del suo Comandante, l’aiuteranno a dipanare l’intrigo che tuttavia avrà una inaspettata conclusione.
Zanne” è ambientato nella provincia di Viterbo, patria degli Etruschi. E proprio gli Etruschi e i loro misteriosi riti a volte crudeli e feroci saranno il filo conduttore della storia. Il maggiore Cerci e il tenente Graziani, seguiranno le tracce degli atroci massacri compiuti da una enorme bestia dalle temibili zanne fin dentro i siti archeologici più famosi della Tuscia. Arriveranno così vicini alla verità, che la feroce belva verrà sguinzagliata proprio sulle tracce del maggiore che dovrà così combattere per la propria vita in una insolita arena.

Qual è il target a cui ti rivolgi? Che tipo di lettori ambisci a conquistare?
Ambisco a conquistare un’ampia categoria di lettori, principalmente appassionati di thriller e noir. Tuttavia spero di riuscire a coinvolgere anche lettori di altri generi, cosa peraltro già successa e devo dire che tale pubblico ha apprezzato favorevolmente entrambe i racconti. Ovviamente essendo dei noir con crude descrizioni di delitti non sono adatti a un pubblico giovanissimo e a persone facilmente impressionabili.

Quanto ti ha coinvolto intimamente la stesura di questo “doppio” romanzo? C’è qualcosa di autobiografico?
Devo ammettere che ognuno di essi mi ha emotivamente coinvolto anche se in diversa misura. “Lupi nella nebbia” è stato il primo racconto lungo da me scritto e quello a cui sono più affezionato. Come succede nella grande maggioranza dei romanzi d’esordio c’è stata una molla interna, una necessità di esternare uno stato d’animo che avevo in quella fase della mia vita. Chi lo leggerà vedrà che alcuni personaggi sono scavati e analizzati più profondamente rispetto ad altri. Sono quelli ai quali mi sentivo più vicino in quel momento.

Per scrivere questo libro hai dovuto svolgere delle ricerche specifiche? Oppure hai attinto dal tuo… sapere di archeologo?
Per “Lupi nella nebbia” non ho dovuto svolgere particolari ricerche in quanto il racconto è ambientato in una cittadina immaginaria e il finale sui sentieri e sulle montagne del Parco Nazionale d’Abruzzo che, in quanto meta preferita delle mie escursioni, conosco benissimo.
Discorso diverso per “Zanne”. L’idea di scrivere questo racconto è nata da una vacanza nell’etrusca Tarquinia. In quei giorni le passeggiate nella stupenda macchia mediterranea che incornicia il suo mare e le visite alle necropoli di Cerveteri, Blera e Monterozzi a Tarquinia hanno contribuito alla genesi del racconto, la cui stesura ha richiesto poi ulteriori visite mirate ai suddetti siti archeologici. C’è stato in seguito un lavoro di ricerca di documentazione riguardante la vita, i costumi e le leggende del popolo etrusco. Inoltre ho dovuto documentarmi sulla struttura interna, le armi e le divise in dotazione all’Arma dei Carabinieri, anche con interviste mirate a loro esponenti.

C’è qualche messaggio particolare che speri di comunicare attraverso questo libro?
I miei racconti e romanzi noir non vogliono comunicare messaggi particolari o insegnamenti di vita. Lungi da me il desiderio di assumere questo ruolo. Sono racconti e romanzi di puro intrattenimento che, attraverso la descrizione accurata dei luoghi e delle situazioni catapultano il lettore nell’atmosfera del romanzo e lo fanno sentire uno spettatore presente sulla scena dell’azione.

Il finale chi l’ha deciso? Tu o i tuoi personaggi?
Devo dire la verità? Il finale di entrambi i racconti è stato voluto dai personaggi, i quali, quasi subito hanno abbandonato la mia guida e hanno cominciato ad agire da soli, rendendomi spettatore privilegiato delle loro azioni. Se vi facessi leggere il piano dell’opera che ho redatto prima di iniziare, potreste vedere che i finali da me progettati sono totalmente diversi da quelli definitivi.

Grazie per essere stato con noi, Franco. In bocca al lupo per i tuoi progetti futuri.




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di Elena Genero Santoro
Ama viaggiare e conoscere persone che vivono in altri Paesi. Lettrice feroce e onnivora, scrive da quando aveva quattordici anni.
Perché ne sono innamorata, Montag
L’occasione di una vita, ebook Lettere Animate
Un errore di gioventù, 0111 Edizioni
Gli Angeli del Bar di Fronte, 0111 Edizioni.



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