, una moderna caffetteria densa di cultura, si unisce alla bella iniziativa. Lasciate quindi che vi offriamo qualche caffè (virtuale), pagandolo con poesia sonante.
Dolce sposa
da
Il blu che non è un colore di
Tamara Marcelli
Curve sinuose
Spuma nervosa
Piccole cascate
Limpide
Un punto rosa
In mezzo alla tempesta
Immobile
icuro
Quasi una certezza
Non c'è onda Non c'è vento che lo spaventa
Lì solo in mezzo a quel blu cangiante solo sotto quel grigio soffice
Tra attimi che durano un'eternità
Lì dove l'occhio rimane rapito
E si perde
Sognando
Arcobaleno
di
Silvia Pattarini
A noi ti rivelasti o arco!
sorriso di colori
nel cielo cinereo marzolino
Arcobaleno regnasti solenne,
inviolabile perfezione
Incendiasti gli animi spenti
a nuove speranze
Primo giorno di primavera
di Emanuele Zanardini
È inutile che pensi a parole
che t’arrechino gioia
quando sei tu coi tuoi sensi
gioia per me,
e la mia nostalgia vanta il conforto
dei pensieri suadenti per te.
Primo giorno di primavera ancora,
un’orchestra di colori e sensazioni nuova.
Quanto male
di Liliana Sghettini
Quanto male procurano le mani,
lividi, escoriazioni
che cambiano forma e poi si rimarginano.
Quanto male procurano i gesti,
intangibili, apparentemente, squarciano l'anima
che mai potrà tornare come era.
Quanto male procurano i silenzi,
colmi di significato
ma cieco labirinto
per chi non sa orientarsi.
Quanto male...
Flora
di Renata Morbidelli
Leggera,
come la mite brezza di marzo,
poso i miei piedi nudi sulla terra.
M'accarezzano le caviglie i fiori
che sbocciano al mio passare
ed inebriano i miei sensi
i loro profumi.
È la vita che rinasce
e si riempie di colori.
In punta di piedi
di Francesca Gnemmi
Appari e scompari alla finestra del cuore.
Infinita dolcezza
di parole sussurrate.
Sorriso lontano
mi disseti con acqua di fiaba,
profumo di vita
in questa folle primavera.
Stilizzati Diaframmi
di Samantha Terrasi
È lo specchio
che spinge
le mie dita
a sfiorare
la tua pelle
di nuvola.
Sorridi.
Leggera
come un velo
che si deposita
sotto i miei occhi.
Malizia.
È il riflesso
della tua anima sensuale
che mi fa assaporare
la carne,
due gocce di Eros
tra le due gambe.
Stilizzati Diaframmi
di voluttà riflesse.
Le porte del tempo
di
Stefania Bergo
Asciugherà il tempo le mie lacrime?
O il suo insipido trascorrere
rinnoverà il mio dolore?
Quando il cuore
riuscirà finalmente a dormire
senza sussultare per indicibili incubi?
A ogni mio nuovo risveglio
crolla una parte d'anima
e i frammenti ai miei piedi
mi impediscono di camminare.
Formano una gelida muraglia,
una straziante fortezza
di specchi in frantumi.
Ed io, imprigionata,
non riesco a respirare
e a vedere oltre.
Ma... cosa c'è oltre?
Ancora specchi,
cocci freddi e taglienti,
polvere di sogni perduti
prima ancora di essere vissuti.
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