"Il mondo dell'altrove" di Sabrina Biancu, Del Bucchia editore, 2015.
Il Mondo dell’altrove è una raccolta di racconti che si aprono al fantastico. Un fantastico non sempre a portata di mano, che ha l’arduo compito di rischiarare il cammino che ciascuno è chiamato a intraprendere. Non c’è un conflitto o un necessario scontro tra le esigenze del reale e la dimensione più onirica e impalpabile dell’esistenza. L’elemento magico, l’aiuto esterno, quello che nella fiaba tradizionale fa la differenza, risiede nella verità delle cose e questo si può intravedere nella maggioranza dei racconti. Dimora spesso nella volontà pronta a farsi destino, quando si fa strada una consapevolezza nuova e rigenerante, che va oltre i cliché, gli schemi convenzionali.
C’è di più. In tutte le storie si avverte un reciproco scambio tra chi ha bisogno di un sostegno concreto: Elia (Il ristorante della speranza), Rosy (Rosy e l’anatroccolo), Tea (La rosa bianca), Desideria (Lo spirito della fonte), una ragazza lasciata dal fidanzato (La piccola stellina) e chi è pronto a darlo, senza pretendere nulla in cambio: Nico, Quicky, Pietro, Andrè, Irina.
Ci sono vere e proprie fiabe, per struttura e linguaggio (La piccola stellina, La rosa bianca), novelle che lambiscono il realismo magico (Il ristorante della speranza), storie semplici e quasi ingenue (Rosy e l’anatroccolo) e altre più articolate e complesse (La rosa bianca).
Una raccolta ricca, quindi, che non mancherà di stupire e di incantare, non priva, tuttavia, di punti deboli.
Il periodare qua e là è incerto, soprattutto in Rosy e l’anatroccolo, il racconto più problematico, nel quale è difficile capire in che modo maturi, a suon di consigli e moniti piuttosto sommari, il convincimento della piccola protagonista.
Ad appesantire il tutto sono il prologo e l’epilogo, intesi forse a dare un’unità che la raccolta avrebbe già in sé.
A parte questo, ogni storia rappresenta un banco di prova per ciascun personaggio; rimarca il fatto che la vita reale non ha uno o due colori soltanto, ma è ricca di sfumature, tale da richiedere un impegno personale, consapevole, duraturo e costante, volto a superare le paure, a mettere da parte il proprio narcisismo, il comodo tornaconto personale, a portare al di qua il mondo dell’altrove.
Cinque racconti - in cui fantasia e realtà si mescolano - capaci di trasportare il lettore in un altro mondo, in un luogo magico. Capaci di farlo sognare.
Ogni cosa è viva e insegna qualcosa d'importante.
E ciascuna storia si trasforma nella tappa di un viaggio in cui si cresce e si matura a fianco di Elia, Rosy, Tea, Pietro, Desideria, André e della stellina Irina.
di Sabrina Biancu | Del Bucchia editore | Fantastico
Davide Dotto Sono nato a Terralba (OR) vivo nella provincia di Treviso e lavoro come impiegato presso un ente locale. Ho collaborato con Scrittevolmente, sono tra i redattori di Art-Litteram.com e curo il blog Ilnodoallapenna.com. Ho pubblicato una decina di racconti usciti in diverse antologie. Il ponte delle Vivene, Ciesse Edizioni. |
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