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Scottature e meduse

Scottature e meduse

Lifestyle Di Claudia Gerini. Estate, tempo di mare e di abbronzatura. Chi di noi non desidera sfoggiare un'intensa tintarella degna di una bella vacanza ai Caraibi? Attenti però a scottature e meduse.

Prima dell'ultima gravidanza, io non vedevo l'ora di andare al mare e crogiolarmi per ore e ore al sole nella speranza di donare alla mia pelle un colore più dorato, ricorrendo talvolta anche a stratagemmi non molto salutari. Questo l'ho capito col tempo e con "l'età"!
Per abbronzarsi non si deve necessariamente cuocere sotto il sole. L'esposizione al sole deve avvenire per gradi e se non altro bisogna premunirsi di una crema solare con fattore di protezione adeguato. La crema va sempre usata, anche su una pelle già abbronzata, magari diminuendo gradualmente il fattore di protezione. Il momento migliore per esporsi al sole è al mattino fino alle 11 e il pomeriggio dalle 16 in poi. Generalmente sappiamo tutti che sarebbe meglio evitare di stare sotto il sole nelle ore più calde (dalle 12 alle 16) perché i raggi solari sono al massimo della loro intensità.

Perché i raggi solari possono essere dannosi?

Intanto bisogna precisare che i raggi solari si dividono in UVB e UVA.
I primi possono causare scottature mentre i secondi possono causare, col tempo, tumori e invecchiamento cutaneo. I raggi UVB sono concentrati nel periodo estivo, soprattutto nelle ore centrali della giornata. Sono loro i responsabili di eritemi e scottature ma non riescono a superare l'epidermide e possono essere schermati dal vetro e dalle nuvole.
I raggi UVA sono invece presenti tutto l'anno, a tutte le latitudini, e possono superare barriere di vetro e nuvole. Sono pericolosi perché possono penetrare in profondità, superando l'epidermide, e sono così tra le cause di rughe, secchezza della pelle e macchie. Possono anche provocare forme di tumore come il melanoma e il carcinoma cutaneo (www.guidagenitori.it).

Come intensificare l'abbronzatura? Quali sono i rimedi naturali in caso di eritema e scottature?

Secondo il sito www.cure-naturali.it, mangiare cibi "giusti" aiuta ad intensificare l'abbronzatura. Gli alimenti ricchi di vitamina C (ad esempio peperoni e kiwi), vitamina E (broccoli) e vitamina A (vegetali a polpa rossa o gialla come le carote, ricche di betacarotene) aiutano la produzione di melanina e quindi di conseguenza intensificano l'abbronzatura.
Esistono anche molti infusi che favoriscono l'abbronzatura. Uno di questi, dal sito www.greenstyle.it, è a base di semi di ammi cioè i semi della pianta del finocchio annuale. Mettete in infusione 80 grammi di semi in un litro di acqua bollente e bevetene poi una tazza al giorno per 5 giorni. Durante il periodo estivo ripetete il trattamento per almeno tre volte. Questo infuso stimola la pigmentazione cutanea favorendo così l'abbronzatura.
Ma, si sa, se non si sta attenti sotto il sole capita di scottarsi! In caso di scottature, si può alleviare il bruciore con la polpa di cetriolo tritato, con una patata grattugiata oppure con una soluzione di acqua e aceto spalmata sulla pelle da trattare.

Ci sono altri tipi di scottatura con cui a volte ci tocca fare i conti e il responsabile è una animaletto curioso che sempre più spesso popola i nostri mari: la medusa. 

La medusa è un animale che può vantare il primato di essere stato uno dei primi organismi multicellulari ad aver popolato la terra, o meglio, il mare. Non tutte le meduse, in realtà, sono pericolose e urticanti. Ad esempio la specie dell'Aurelia, in Cina, è addirittura considerata una prelibatezza culinaria! Tra quelle urticanti, invece, c'è la Carybdea Marsupialis, presente anche nei nostri mari, il cui veleno non é mortale ma molto doloroso anche se l'effetto non dura a lungo. La più diffusa nei nostri mari però, tra le specie urticanti, è la Pelagia Noctuluca, che in piena estate può formare lungo le nostre coste dei banchi estesi.

Come dobbiamo comportarci se veniamo punti da una medusa?

Seguendo le indicazioni riportate sul sito sito www.greenme.it, i rimedi popolari come ammoniaca, alcool, aceto o urina non sarebbero in realtà molto efficaci.
Se non abbiamo niente altro a disposizione possiamo lavare la parte lesa con acqua di mare. Da evitare invece l'acqua dolce perché favorirebbe l'effetto delle tossine.
Se sono rimasti tentacoli sulla pelle questi vanno rimossi delicatamente usando, magari, una tessera di plastica rigida (tipo bancomat) o un coltello piatto (naturalmente non dalla parte della lama!).
Mai strofinare la parte colpita con sabbia o sassi e evitare di grattarsi sempre per non stimolare le tossine.
Nei giorni successivi, poi, si deve cercare di non esporre la parte colpita al sole e se proprio non se ne può fare a meno conviene proteggerla con una crema ad alta protezione (+50).
A proposito di meduse, il mio ultimo incontro ravvicinato con questo animaletto risale ormai, fortunatamente, a diversi anni fa quando ero ragazzina. Sedendomi sopra uno scoglio, ebbi la sfortuna di trovare una medusa che era rimasta lì imprigionata dentro un incavo della roccia dopo il ritiro della marea. Lascio a voi indovinare come è andata a finire!
In conclusione, tornando ai nostri rimedi contro le scottature, quando ci prepariamo per una giornata di mare non dimentichiamo di mettere nella borsa la nostra crema solare e... occhio alle meduse!



Claudia Gerini
Claudia Gerini nasce a Pontedera negli anni ’70. Completa il liceo linguistico e collabora saltuariamente con un’importante testata giornalistica. Poi abbandona gli studi e le passioni per un impiego fisso. Da più di 15 anni infatti lavora nel reparto gastronomia di un supermercato. Adora la sua famiglia ed è ciò a cui si è ispirata per scrivere il suo primo romanzo, uscito in prima edizione per Lettere Animate.
Il sogno di Giulia, Gli Scrittori della Porta Accanto Edizioni (seconda edizione).


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