Gli scrittori della porta accanto

Il sogno di Brent, un film d'animazione tutto italiano: la recensione






IL SOGNO DI BRENT
Alessandro Belli REGIA
Rai Fiction, Lucky Dreams PRODUTTORE
Andrea Lucchetta, Alessandro Belli SCENEGGIATURA
2012 ANNO
Alex Bagnoli MUSICA
Nicoletta Persello, Marco Storani GRAFICA

CAST
Flavio Aquilone, Monica Vulcano







Qualche tempo fa, con la mia bambina, seguivo una serie di cartoni animati dal titolo Spike Team, ideata dall'ex pallavolista e attuale commentatore sportivo Lucky Lucchetta. La serie, oltre a riportare le esperienze sportive di un gruppo di adolescenti, insegnava valori importanti quali il rispetto reciproco, la solidarietà, l'adattamento al gruppo, il rispetto delle regole, la sana competizione, per questo quando seppi che sarebbe stato trasmesso il film d'animazione "Il Sogno di Brent" ideato da Lucky e che prendeva spunto dalla suddetta serie, ho deciso di guardarlo. La prima proiezione ha avuto luogo durante le paraolimpiadi di Londra nel 2012, mentre in televisione è andato in onda nel settembre del 2013.

Da un'idea di Lucky Lucchetta, un lungometraggio d'animazione tutto italiano: Il sogno di Brent, un eroe contemporaneo, coraggio e forza d'animo per andare oltre le avversità della vita.

Brent, il protagonista della vicenda, ottiene buoni risultati a scuola, è un bravo giocatore di basket, ha tanti amici, le ragazze lo apprezzano e, sebbene sia un adolescente, ha un ottimo rapporto con i genitori. La sua più grande passione è la moto, ma sarà proprio questa sua passione a condizionare per sempre la sua vita.
In un giorno di pioggia, con la sua moto, frenando, scivola sull'asfalto e si scontra con un'auto. Questo incidente provoca a Brent l'amputazione di entrambe le gambe, con il conseguente dolore fisico e psicologico.
Le persone che lo circondano inizialmente lo assecondano e lo compatiscono, immergendo sempre più Brent in una forma di immobilità e depressione che lo rendono anche aggressivo. Il suo professore di educazione fisica, invece trova il modo per scuoterlo, trattandolo come trattava gli altri alunni e aiutandolo a capire che le sue gambe non equivalevano alla sua vita, avrebbe potuto essere fiero di sé anche senza i suoi arti inferiori.
Gli presenta Giusi (esplicito omaggio a Giusi Versace) una ragazza che dopo aver perso le gambe e essersi allenata duramente, parteciperà alle successive paraolimpiadi. Brent capisce che la sua strada sarà dura e disseminata di ostacoli, ma che se vuole può trovare la forza per affrontarli uno dopo l'altro.

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Vorrei precisare che questo cartone animato non è solo di genere sportivo, né tantomeno solo per bambini: parla di sport, ma esso diventa la metafora della vita stessa. Per ottenere risultati nell'attività sportiva sono necessari molti sacrifici, costanza, forza interiore e non sempre tutto ciò è ripagato: Brent lo impara ad un caro prezzo, oltre ad aver perso le gambe, rischia di perdere anche gli amici e di incrinate il rapporto con i suoi genitori, sarà solo la sua forza di volontà a permettergli ancora di lottare, nello sport, ma soprattutto nella vita.
Il carattere deciso e la perseveranza di Brent (che ricorda molto il campione automobilistico Alex Zanardi) lo rendono un eroe contemporaneo e un modello da imitare: non è immune da errori, si scoraggia, ma fa di tutto per raggiungere i suoi obiettivi, sia in campo lavorativo che sentimentale, dove avrà bisogno di molto coraggio per mostrarsi per quello che è.
Nel finale ai protagonisti del film si aggiungono alcuni personaggi del cartone animato a puntate Spike Team, in modo per niente forzato, poiché i valori che accompagnano le vicende di Brent, sono gli stessi condivisi dalla squadra di pallavoliste esordienti dello Spike Team.

Sebbene sia difficilmente reperibile (non si trova un link per l'acquisto o la visione in streaming) è assolutamente un film da proporre alle nuove generazioni, che troppo spesso accettano con difficoltà le sconfitte e faticano a rialzarsi dopo una caduta. Brent è un esempio eccezionale e mai scontato. Complimenti al grande campione Lucchetta.




Gianna Gambini


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