Libri Recensione di Beatrice Rurini. Il turista di Massimo Carlotto, Rizzoli, 2016. Dal maestro riconosciuto del noir europeo, un thriller adrenalinico ambientato a Venezia.
Certe aspettative difficilmente vengono disattese se lo scrittore ha già all'attivo parecchio materiale di ottima qualità. Questa volta la penna di Massimo Carlotto ha intessuto un romanzo thriller, quando, molto più spesso, è il genere noir a rappresentarlo. Tuttavia, la sua abilità non si smentisce e non delude il suo pubblico.
La trama è piuttosto semplice: il “Turista” è un serial killer che viene così definito poiché ama confondersi con la massa in viaggio. È sempre in movimento e non colpisce mai più di una volta in una città. Il suo modus operandi è insolito, non solo per questo motivo, ma anche perché non segue alcun rituale che di solito identifica un assassino seriale.
Il Turista, solitamente sceglie le sue vittime tra il genere femminile, colpito in modo particolare dalla borsetta che indossano.
Lo diventerà ancora di più quando deciderà di ritornare a Venezia, dopo esserne partito, perché non soddisfatto della poca risonanza mediatica ricevuta dal suo omicidio. In questa città incontrerà, come antagonista, un ex poliziotto che ha perso famiglia e la dignità per un grave errore commesso. Egli sembra l'unico a riconoscere la metodologia d'azione del killer. Grazie a questa indagine, avrà modo di riscattarsi e ricostruirsi una posizione dignitosa? Si riuscirà a vedere trionfare la legalità?
Questo si scoprirà solo leggendo il libro. E non è detto che il finale sia scontato.
Massimo Carlotto è un maestro nello scrivere: non ci sono sbavature e non esistono banalità, nessuna parola viene sprecata, la trama è naturalmente conseguente e comunque l'unica certezza è che l'adrenalina scorre a fiumi.
Una vera chicca è la precisa descrizione dei piatti serviti ai vari personaggi, delle loro preferenze gastronomiche e di come vengano preparate le pietanze. Si capisce chiaramente che l'autore è una buona forchetta (e ne sa qualcosa anche di cucina).
La trama è piuttosto semplice: il “Turista” è un serial killer che viene così definito poiché ama confondersi con la massa in viaggio. È sempre in movimento e non colpisce mai più di una volta in una città. Il suo modus operandi è insolito, non solo per questo motivo, ma anche perché non segue alcun rituale che di solito identifica un assassino seriale.
Il Turista, solitamente sceglie le sue vittime tra il genere femminile, colpito in modo particolare dalla borsetta che indossano.
A Venezia, sfortuna vuole che il suo bersaglio sia collegato alla mafia montenegrina.
Pestare i calli ai potenti, si sa, comporta dei rischi rilevanti e in questo caso il killer si trova invischiato in un gioco più pericoloso del previsto.Lo diventerà ancora di più quando deciderà di ritornare a Venezia, dopo esserne partito, perché non soddisfatto della poca risonanza mediatica ricevuta dal suo omicidio. In questa città incontrerà, come antagonista, un ex poliziotto che ha perso famiglia e la dignità per un grave errore commesso. Egli sembra l'unico a riconoscere la metodologia d'azione del killer. Grazie a questa indagine, avrà modo di riscattarsi e ricostruirsi una posizione dignitosa? Si riuscirà a vedere trionfare la legalità?
Questo si scoprirà solo leggendo il libro. E non è detto che il finale sia scontato.
Massimo Carlotto è un maestro nello scrivere: non ci sono sbavature e non esistono banalità, nessuna parola viene sprecata, la trama è naturalmente conseguente e comunque l'unica certezza è che l'adrenalina scorre a fiumi.
Una vera chicca è la precisa descrizione dei piatti serviti ai vari personaggi, delle loro preferenze gastronomiche e di come vengano preparate le pietanze. Si capisce chiaramente che l'autore è una buona forchetta (e ne sa qualcosa anche di cucina).
Il Turista
Il Turista è un serial killer perfetto, diverso da ogni altro. Tanto per cominciare, non “firma” i suoi omicidi e non lancia sfide ai detective, perché farsi catturare è l’ultimo dei suoi desideri. È un mago del camuffamento, non uccide secondo uno schema fisso e mai due volte nella stessa città o nello stesso Paese: per questo lo chiamano il Turista. In più, non prova empatia né rimorso o paura, esercita un controllo totale sulla propria psicopatia. In altre parole, è imprendibile, l'incubo delle polizie di tutta Europa.Anche il più glaciale degli assassini, però, prima o poi commette un passo falso che lo fa finire in gabbia. Succede a Venezia – il territorio di caccia ideale per qualunque assassino – e la gabbia non è un carcere: è una trappola ben più pericolosa, tesa da qualcuno che in lui ha scorto la più letale delle opportunità.
Anche Pietro Sambo ha fatto un errore, uno solo ma pagato carissimo. Adesso, ex capo della Omicidi, vive ai margini, con il cuore a pezzi. Poi arriva l'occasione giusta, quella per riconquistare onore e dignità. Ma per prendere il Turista dovrà violare di nuovo le regole, tutte, rischiando molto più della propria reputazione.
Maestro riconosciuto del noir europeo, Massimo Carlotto ci ha abituato a spingere i confini dei generi dove nessuno è mai arrivato. Per scrivere il suo primo thriller ha fatto saltare ogni paradigma, costruendo una macchina narrativa che non offre certezze se non quella dell’adrenalina che mette in circolo.
di Massimo Carlotto | Rizzoli | Thriller
ISBN 978-8817087643 | ebook 9,99€ | cartaceo 15,30€ Acquista
Beatrice Rurini Del 1969, sono appassionata di lettura e musica sin da piccola. Ho conseguito la maturità magistrale (senza insegnare), studiato pianoforte e violoncello. Lavoro come restauratrice d'arte. Sono sposata con prole e, soffrendo d'insonnia, mi appoggio alla lettura per evitare di stare con le mani in mano. |
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