L’undicesima porta di Rossella Cirigliano, 96 rue de-La-Fontaine Edizioni, 2016. Un giallo ironico, una bigliettaia di mezza età e un fantasma, suicidi e omicidi tra le mura di un piccolo museo.
Due misteriosi suicidi e un efferato omicidio, tutti avvenuti a distanza di pochi giorni nel piccolo museo di Porta Gaia, all’interno delle mura Aureliane che cingono il centro di Roma.
Così inizia “L'undicesima porta”, il giallo, ma con sapienti pennellate di humour, di Rossella Cirigliano.
La bigliettaia e factotum del museo, Sabrina Carletti, single non più giovanissima, è coinvolta nelle indagini, sospinta prima dall’infatuazione e poi chissà, dall’amore per il vicecommissario Valerio Silvestri, spalla del burbero commissario Zeno Riga.
Sarà proprio Sabrina, aiutata da un amico segreto che solo lei riesce a vedere, il fantasma di Lucio, legionario romano morto anche lui su quelle mura duemila anni prima, a smascherare il colpevole e permettere ai due investigatori di risolvere brillantemente il caso.
Come corollario ai protagonisti principali vi è una miriade di piccoli personaggi, ognuno con il suo carattere ben delineato e approfondito.
Originale l’invenzione del fantasma Lucio che presidia la cinta muraria intorno a Porta Gaia e grazie al quale viene svelato l’enigma delle misteriose morti. Un fantasma a volte ironico, a volte triste, a volte arguto che dà il sale all’intera vicenda.
Il giallo di Rossella Cirigliano, che sembra avviarsi verso un finale scontato, sorprende il lettore con un abile colpo di scena che spiazza lo stesso ma anche i protagonisti.
Il tutto si svolge nell’arcaico e misterioso scenario dei luoghi che furono spettatori degli avvenimenti e dei protagonisti della Roma antica.
Bello, coinvolgente e privo di pause.
Così inizia “L'undicesima porta”, il giallo, ma con sapienti pennellate di humour, di Rossella Cirigliano.
La bigliettaia e factotum del museo, Sabrina Carletti, single non più giovanissima, è coinvolta nelle indagini, sospinta prima dall’infatuazione e poi chissà, dall’amore per il vicecommissario Valerio Silvestri, spalla del burbero commissario Zeno Riga.
Sarà proprio Sabrina, aiutata da un amico segreto che solo lei riesce a vedere, il fantasma di Lucio, legionario romano morto anche lui su quelle mura duemila anni prima, a smascherare il colpevole e permettere ai due investigatori di risolvere brillantemente il caso.
Come corollario ai protagonisti principali vi è una miriade di piccoli personaggi, ognuno con il suo carattere ben delineato e approfondito.
Originale l’invenzione del fantasma Lucio che presidia la cinta muraria intorno a Porta Gaia e grazie al quale viene svelato l’enigma delle misteriose morti. Un fantasma a volte ironico, a volte triste, a volte arguto che dà il sale all’intera vicenda.
Il giallo di Rossella Cirigliano, che sembra avviarsi verso un finale scontato, sorprende il lettore con un abile colpo di scena che spiazza lo stesso ma anche i protagonisti.
Il tutto si svolge nell’arcaico e misterioso scenario dei luoghi che furono spettatori degli avvenimenti e dei protagonisti della Roma antica.
Bello, coinvolgente e privo di pause.
Sabrina Carletti, insoddisfatta madre single ormai vicina alla mezza età, lavora come bigliettaia e factotum al minuscolo museo di Porta Gaia, parte della cinta muraria che da quasi due millenni circonda la Capitale.
Intorno a Sabrina gira quotidianamente un piccolo mondo popolato da turisti caduti dalle nuvole e da operatori volontari, ma anche dal fantasma Lucio, legionario dei tempi di Aureliano, annoiato spiritus loci e memoria storica del posto.
A interrompere la routine, arriva una serie di morti tragiche che la magistratura archivia dapprima come suicidi.
Sarà proprio Sabrina a intuire il collegamento tra le morti e a venire a capo dell'enigma, insieme all'improvvisato detective Lucio e al simpatico ma non proprio sagacissimo vice-commissario Valerio Silvestri.
Intorno a Sabrina gira quotidianamente un piccolo mondo popolato da turisti caduti dalle nuvole e da operatori volontari, ma anche dal fantasma Lucio, legionario dei tempi di Aureliano, annoiato spiritus loci e memoria storica del posto.
A interrompere la routine, arriva una serie di morti tragiche che la magistratura archivia dapprima come suicidi.
Sarà proprio Sabrina a intuire il collegamento tra le morti e a venire a capo dell'enigma, insieme all'improvvisato detective Lucio e al simpatico ma non proprio sagacissimo vice-commissario Valerio Silvestri.
di Rossella Cirigliano | 96 rue de-La-Fontaine Edizioni | Giallo, humor
Franco Mieli Da ragazzo scrivevo nel giornalino della scuola. Poi per decenni le varie fasi della vita mi hanno fatto abbandonare questa mia passione. Da circa 4 anni, con i figli ormai grandi, ho deciso di riprendere la scrittura. Coltivo la passione per l’archeologia e il trekking di cui ho trasferito le esperienze nei miei racconti. Ombre pagane, Montecovello. |
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