Gli scrittori della porta accanto

[Libri] “Voglio soltanto un sorriso” di Lisa Molaro, recensione di Tiziana Viganò

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“Voglio soltanto un sorriso” di Lisa Molaro, 2016. Due coppie non più giovani. Una fuga nel mondo dei libri, una trappola che confonde i tratti di una realtà pregna di solitudine. Dove un sorriso fa la differenza tra la serenità e la disperazione.

Lisa Molaro è una scrittrice che sa narrare la vita nei suoi lati luminosi e oscuri con un'empatia e un pudore che li trasfigura, rendendo più accettabili i drammi e più affascinanti i momenti belli. I suoi libri, scritti con penna raffinata, comunicano un messaggio positivo, fanno assaporare un mondo più bello e più buono, dove amore e bellezza vincono sul male e sull’incapacità di avere sani rapporti umani ("Un secondo lungo una vita" di Lisa Molaro, recensione).

In una piccola casa, in un villaggio della Francia, una coppia vive una vita da fiaba: c’è un uomo felice che sa godere la vita, sa vedere il bello anche dove non c’è, sa superare le difficoltà con leggerezza. Si chiama Francesco e ha una moglie, Greta, che chiama Colombella, una donna libera e piena d’amore. Lui e lei sono:
Acqua dentro acqua, correnti che si univano dentro lo stesso mare scuro.
Conoscono il segreto dell’amore forte e solido perché insieme riescono a sorridere alla vita anche quando si vela di lacrime, anche tra un battibecco e un bisticcio, tra il serio e lo scherzoso, con complicità e sempre dialogando .

Lì vicino, però, c’è un’altra casa, dove l’atmosfera è ben differente: Emma è una donna un po’ strana, che si crede la reincarnazione di Madame Bovary. 

Una donna di carta, clonata per diventare una donna vera. Ma si accartoccia, proprio come la pagina di un libro vecchio strappato, malata com’è di solitudine e di incomprensione, con il cuore che si dibatte tra il fuoco e il gelo, affamata di carezze e di attenzioni, chiusa in una gabbia dorata.
Quella donna era ella stessa un romanzo triste: era la scrittrice, la sceneggiatrice, la costumista, la protagonista, l’antagonista al tempo stesso. Era fatta di sangue e inchiostro nero.
Suo marito Charles è un uomo distinto, colto, ricco, ma anaffettivo, capace di vivere solo di apparenza, di status symbol, che si ritrova davanti al fallimento del suo matrimonio e neppure riesce a capire perché la moglie l’abbia lasciato, pur non avendole fatto mancare nulla. Indifferente, incapace perfino di guardarla, come fosse un essere invisibile, l’ha sempre giudicata con sufficienza. E ora è solo con il suo fallimento, con la disperazione del rifiuto, col senso di colpa di non aver capito, e gira a vuoto in mille domande senza risposta.
Emma ha trovato la chiave per aprire la sua gabbia dorata e, finalmente viva, è scomparsa, lasciando solo due lettere, una per Francesco e una per il marito.
Non fuggo da te, ma da me stessa... ed è buffo che io lo faccia con l’intento di ritrovarmi. Fuggire per trovarsi. Andare lontano per cercarsi il cuore. Voglio togliermi il cerone che mi ricopre il volto, finalmente guardarmi allo specchio e poi, magari, ritornare da te per vedere se mi riconosci ancora. Amarmi per essere amata.
E mentre Francesco e Greta ritornano nel loro bozzolo caldo, Charles sprofonda sempre di più in un abisso scuro di solitudine.
Lisa Molaro ha creato quattro personaggi intensi e molto approfonditi: nel libro è chiara la sensibilità della scrittrice che li accompagna nella storia ed è con loro, rendendo più lieve, se possibile, anche la loro fatica di vivere. Perché anche un sorriso fa la differenza tra la serenità e la disperazione.
Lei stessa definisce il suo mondo e il suo modo di scrivere un romanzo.
Colori, suoni, quadri, cibi, letteratura, fisico e spirito, svolazzi fra nuvole d’idee, ed io volo, al ritmo di una tastiera che prevarica le mie intenzioni, dentro mondi pregni di quotidiana normalità. E il racconto che voleva narrare solo di “noiosa” semplicità, si è allargato un po’ toccando mondi più oscuri e dolori.
Voglio soltanto un sorriso è un romanzo che si legge in un soffio, ma che fa riflettere in profondità: Lisa Molaro è un’autrice di grande spessore, che va seguita con attenzione.

Voglio-soltanto-un-sorriso

Voglio soltanto un sorriso

Francesco e Greta sono una coppia semplice, forse, come tante. Non giovani ma non ancora anziani, vivono un amore sereno che ha per base una solida complicità costruita col tempo. 
Charles ed Emma sono una coppia tormentata, come tante altre. Lui ha una buona posizione sociale che permette ai due di vivere senza restrizioni economiche. Emma è sempre a casa da sola, a mancarle non è il denaro ma l’affetto e la complicità matrimoniale. Si sente sola e trova conforto e compagnia all’interno dei romanzi d’amore che divora, da anni, in modo bulimico. La fuga nel mondo di carta diventa per lei una trappola che le fa confondere i tratti di una realtà pregna di solitudine. 
Per un bisticcio del destino le vite delle due coppie si scontreranno in un modo inusuale. Due lettere, scritte dalla stessa mano di donna, conterranno parole diversissime tra loro. 
Cos’è la vita? Una continua fuga o un continuo ritrovarsi?

di Lisa Molaro | Narrativa, Romance
ASIN B01N9G8399 | ebook 3,01€ Acquista


Tiziana Viganò
Le idee migliori per scrivere, gli incipit e i finali si insinuano nella mia mente in quell’ora del mattino che precede di poco il risveglio, come nella nebbia, mentre sono ben sveglia quando in cucina mi diverto a inventare ai fornelli e sperimentare intrugli con erbe e spezie. Viaggiare è la mia passione e il mondo delle donne sta al centro dei miei interessi di scrittrice.
Milano in 100 parole, Giulio Perrone Editore.
Come le donne, PM Edizioni.
Sinfonia nera in quattro tempi, Youcanprint.


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