Gli scrittori della porta accanto

[People] "Nasty Farmers", Classic-hard Rock, Grunge e Stoner senza fronzoli, intervista di Valentina Gerini

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Nasty Farmers, quattro musicisti toscani al loro secondo album, tra concerti live e sessioni in studio: la passione per il Rock senza fronzoli.

Musicisti e cantanti. Tanti hanno un talento musicale ma in pochi questo talento prende forma fino ad arrivare alla registrazione di un disco e, in altrettanto pochi, questo si trasforma in un vero lavoro.
Parlando di musicisti, di talenti, di passioni e di sogni, vi presento il mio amico Giovanni Coletti, chitarrista dei Nasty Farmers. Abbiamo studiato insieme al liceo per qualche anno e lui ha sempre avuto una grande passione per la musica, in prevalenza musica con testi in inglese. Gran cervellone, di quelli che ci mettono pochi secondi a risolvere un'espressione di algebra o un problema di fisica, Giovanni, una volta finite le superiori, si è poi dedicato alla musica in maniera continuativa.

Ciao Giovanni e ben trovato nel nostro web magazine. Noi ci conosciamo dai tempi delle superiori e ti ricordo con un innato talento in matematica ma anche in musica. Da qualche anno porti avanti il progetto dei Nasty Farmers. Spiegaci a cosa si deve la scelta del nome del vostro gruppo e che genere di musica proponete.
Ciao, e piacere di essere qui! Il nostro nome nasce un po' per gioco, ma ha un significato preciso. Letteralmente si traduce in "Contadini Osceni" (indecenti, sgradevoli... Il vocabolo nasty ha molte sfumature). Contadini in senso musicale, perché coltiviamo la passione per il Rock nella sua sfera più ampia, ma senza fronzoli, nasty appunto, con il doppio senso che “sporcaccione” si porta dietro…
Il sound che proponiamo tenta di amalgamare le diverse influenze stilistiche dei membri, in particolare dal Classic-hard Rock al Grunge, fino al moderno Stoner.

Mi sembra doveroso, adesso, raccontare quando e come sono nati i Nasty Farmers e presentare i membri del gruppo. 
Il progetto è nato inizialmente come un lavoro di studio finalizzato a un album di inediti già composti parzialmente da mio fratello, Matteo Coletti (voce e chitarra) e poi completati con il batterista, Luca Sestini. Durante le fasi di registrazione mi sono aggiunto al progetto con parti di chitarra e piano e la formazione si è poi completata con Alessandro Bartoli al basso. Principalmente, scrive musica e testi Matteo, ma già dal secondo album il lavoro di composizione e arrangiamento è diventato più corale.

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Nei film si vedono sempre giovani talenti suonare con i loro gruppi nel garage di casa. Voi avete un luogo di ritrovo, una specie di luogo “mistico” che vi aiuta a comporre, suonare e liberare le idee?

Sì, anzi molto lo dobbiamo proprio a questo luogo, dove coincidono sia la sala prove sia lo studio Magnetic Bull di Lino Sestini, dove sono stati prodotti entrambi gli album.

Le vostre canzoni sono in lingua inglese. La scelta è stata pensata per una maggiore diffusione? E quanto è difficile scrivere canzoni ed esprimere concetti in un’altra lingua?
Più che una scelta ponderata è stato naturale, almeno per Matteo, cantare in inglese sul genere. Inoltre abbiamo l’asso nella manica, molti testi vedono la partecipazione di una caro amico in Australia, Luca Terreni. Luca ci ha sempre seguito nella correzione dei testi, ed è parte attiva nella composizione di molti. Noi lo sentiamo in qualche modo parte del gruppo, il “quinto nasty” dietro le quinte.

Quali sono i gruppi o i cantanti cui vi ispirate? E quali altri sono stati fondamentali per la vostra crescita musicale?
Qui ci sarebbe da scrivere un tema. Abbiamo età differenti e gusti variegati, posso provare a tracciarti una linea immaginaria dal rock-blues con Led Zeppelin, Stone Temple Pilots, Alice in chains e grunge in genere con QOTSA, Foo Fighters e Eagles of Death Metal... E ne ho lasciati fuori un’infinità!



Dai Led Zeppelin ai Foo Fighters, i Nasty Farmers hanno all'attivo due pubblicazioni.

Qual è il titolo del vostro disco d’esordio e come siete arrivati alla pubblicazione? Si sa che la strada del musicista emergente, come quella di uno scrittore, è sempre in salita.
Il primo lavoro, l'omonimo Nasty Farmers, è stato totalmente autoprodotto, fino alla pubblicazione digitale e stampa su cd. Come ti ho spiegato tutto ciò è stato possibile principalmente per la possibilità di avere uno studio “in famiglia”, e di alcuni amici che hanno curato le grafiche del cd e del nostro primo video.

Quanti dischi avete pubblicato fino ad oggi e quale canzone meglio vi rappresenta?
Abbiamo due album completo, il primo omonimo, di cui ho parlato prima e dal quale è tratto il video musicale Go To Plow, che ha un messaggio preciso. Un "nasty farmer rocker" che vien dalla campagna, viene mandato sotto consiglio di un contadino a reclutare braccia per l'agricoltura nella vicina Nasty Town. I Nasty non si vergognano a puntare il dito contro le figure calcificate di certe società, invitandoli alla redenzione attraverso la fatica agricola.
Il secondo album, dal titolo The Strawman Fallacy, invece, è uscito per l’etichetta genovese This Is Core, che ci ha seguito nell’uscita e nella distribuzione con Audioglobe.
Alla seconda parte della tua domanda non so rispondere. In qualche modo entrambi gli album sono una sorta di fotografia, una cristallizzazione dello stato del nostro lavoro e ci rappresentano in quel momento storico. Dopo tutti questi paroloni ti rispondo a in maniera personale e sincera: voglio troppo bene a tutti e due per fare differenze!

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Come vi promuovete e vi fate conoscere al pubblico? 

Avete un sito, un blog, una pagina Facebook dove i nostri lettori appassionati di musica possono seguirvi?
Non abbiamo un sito, almeno per adesso, ma siamo molto presenti sulle piattaforme digitali e social.
Abbiamo ovviamente la pagina Facebook sulla quale promuoviamo i nostri eventi. Le nostre canzoni possono essere ascoltate su Spotify e su vari altri siti di condivisione e streaming musicale. Una veloce ricerca su Google del nostro nome soddisferà a dovere le vostre orecchie o la vostra curiosità nel caso voleste approfondire la nostra conoscenza.
Inoltre i nostri album o le singole canzoni si trovano in vendita sulle principali piattaforme (Itunes, GooglePlay etc).
Per chi ama toccare con mano, per gli amanti dei cd, basta contattarci tramite Facebook per richiedere le copie fisiche dei dischi. Il secondo in particolare racchiude degli artwork che trovo molto belli.


Novità in cantiere?
Un secondo video tratto da The Strawman Fallacy è in realizzazione mentre stiamo pianificando il calendario live per questa stagione. Ci saranno alcune novità per cui... Seguiteci!
Valentina-Gerini

Valentina Gerini
Dopo la maturità scientifica e uno studio approfondito della lingua inglese inizia a lavorare all’estero. Le sue più grandi passioni sono i viaggi e la scrittura. Dei viaggi ne ha fatto la sua professione, diventando accompagnatrice turistica; della scrittura il suo hobby, occupandosi degli articoli di copertina per un mensile dedicato alle storie di paese.
Volevo un marito nero, 0111Edizioni.
La notte delle stelle cadenti, Lettere Animate.


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