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Il self-publishing: guida a una corretta auto-pubblicazione

Il self-publishing: guida a una corretta auto-pubblicazione

Professione Scrittore | Di Valentina Gerini. Il self-publishing è l'editoria del futuro? Se manca la possibilità di arrivare in libreria, ci sono gli strumenti per poter fare anche da soli. Basta affidarsi a una buona piattaforma e a servizi editoriali professionali.

L'editoria sta cambiando. Si vendono meno libri. Le case editrici più note pubblicano tutto purché sia vendibile e "faccia numero"...
Queste, e tante altre, sono frasi sentite e risentite per chi bazzica il mondo dell'editoria, come autore, editore o anche solo come lettore. C'è del vero, non possiamo negarlo. Ma i gusti son gusti e i tempi sono sempre ciclici. Se oggi va l'erotico, domani andrà di più il fantasy e dopo domani andrà il giallo. I romance, invece, rimangono un evergreen.
Con l'avvento degli eBook, poi, tutto è radicalmente cambiato. Si può leggere spendendo di meno, direttamente sul proprio smartphone, sul tablet o sull'eReader. Non si hanno problemi di spazio, non servono librerie chilometriche ma solo tanti gigabyte sul proprio dispositivo. Insomma, una rivoluzione!
E con la rivoluzione è arrivato il self-publishing, grazie al quale chiunque può pubblicare in autonomia. In alternativa alla casa editrice nota, la cui attenzione, per altro, difficilmente viene rivolta agli esordienti, si può preparare da sé il file ePub o mobi, pensati per i dispositivi elettronici, e il file PDF, se si vuole aggiungere il cartaceo. E si è pronti: si pubblica in digitale e si stampa, su varie piattaforme, a costo zero, arrivando ovunque. Si è totalmente padroni del proprio lavoro, capaci di decidere il prezzo, la copertina, le eventuali modifiche, le promozioni.
E, nel mare magnum di tutte le pubblicazioni, ognuno di noi ha la possibilità di venire acquistato, letto e, magari, apprezzato e il passaparola fa il resto. Non a caso, esistono fenomeni letterari nati da un'auto-pubblicazione ("Sulla strada giusta" di Francesco Grandis). E questo fa ben sperare tutti gli autori emergenti e quelli che emergenti non lo sono più ma non hanno ancora avuto l'occasione di diventare famosi. Perché, diciamolo, ciò che uno scrittore vorrebbe è avere la possibilità di arrivare ai lettori. Si scrive per sé stessi, questo sì, ma anche per condividere il proprio scritto col resto del mondo.

Pubblicare con la piattaforma StreetLib: la nostra esperienza.

E se a volte manca la possibilità di arrivare in libreria, oggi noi scrittori abbiamo gli strumenti per poter fare da soli. Certo, il self-publishing è un'arma a doppio taglio. Non avendo il filtro di una casa editrice che selezioni i romanzi e scarti quelli ritenuti non pubblicabili, si può pensare che chiunque abbia la capacità di buttar giù due righe, in rima o senza rima, possa pubblicare un libro. In poche parole: in rete si trova di tutto.
Ed è qui che l'autore e la piattaforma alla quale ci si affida fanno la differenza. L'autore ha l'obbligo, quasi morale direi, di correggere fino allo sfinimento il proprio scritto e sottoporlo a un editing accurato. Fatto questo, poi, entra in gioco la piattaforma sulla quale si decide di pubblicare. Credetemi, non è così scontato. Tutte sono capaci di mettere online un ebook ma non tutte hanno un servizio clienti eccellente che ti fa sentire parte di una famiglia. Perché, per un autore che si auto-pubblica, avere comunque alle spalle un servizio che si comporti come una casa editrice, offrendo supporto, assistenza, distribuzione capillare, correzioni mirate ed efficaci, è fondamentale.
Ed è secondo questi criteri che, sin dalla nostra prima pubblicazione collettiva, noi de Gli Scrittori Della Porta Accanto abbiamo scelto di pubblicare con StreetLib: una piattaforma valida, fatta di persone. Sono convinta, infatti, che la forza di questa azienda siano gli operatori che vi lavorano, attenti al dettaglio, attenti al cliente. E non scherzano! Quelli di StreetLib pensano in grande, quasi fossero una reale casa editrice, con tutti i crismi. 
Come ci si auto-pubblica su StreetLib?
Dunque, prendiamo l'esempio del signor Ettore (nome di fantasia), un autore con scarse conoscenze informatiche ma ottime capacità di scrittura.
Il suo romanzo è una bomba e vuole pubblicarlo. Avrà mandato la bozza a decine di case editrici importanti, senza ottenere risposte interessanti. Ha già pubblicato con piccole realtà editoriali ma non è rimasto molto soddisfatto della capillarità della distribuzione e ha escluso a priori la pubblicazione a pagamento. Non gli rimane che provare la strada dell'auto-pubblicazione.
Su suggerimento di altri autori, si rivolge a qualcuno in grado di creare per lui il file adatto per una pubblicazione digitale. Poi, per sentito dire, si rivolge a StreetLib. Crea un account in quattro e quattr'otto, carica il suo ePub, aggiunge la copertina che un suo amico grafico gli ha gentilmente preparato e... Sorge un problema, la copertina, ad esempio, presenta degli errori: non ha la giusta dimensione o risoluzione e la disposizione dei testi non combacia con le aree di ritaglio. Il signor Ettore non ne capisce niente, l'amico che gli ha fornito il file non è un grafico professionista e non sa che pesci prendere.
Deciso ormai ad arrivare fino in fondo, scrive al servizio clienti di StreetLib, per avere informazioni e supporto. In pochissimo tempo una gentilissima signorina, di nome Sara (nome di fantasia), gli risponde e gli dà tutte le informazioni di cui lui ha bisogno. La signorina Sara lo prende per mano e lo segue passo passo durante la fase di pubblicazione. Sara non è una semplice dipendente di una qualche azienda che si nasconde dietro al computer, Sara è una persona ed è presente. Il signor Ettore riesce a pubblicare, il suo libro inizia a vendere e le cose si mettono bene.

E dopo la pubblicazione?

Il signor Ettore deve fare una presentazione e la signorina Sara, sempre gentile e disponibile, gli fa un preventivo conveniente per acquistare un certo numero di copie del libro. Il signor Ettore promuove il suo libro ciclicamente e si dà da fare per farsi conoscere. Richiede un'intervista, una semplice segnalazione o un'anteprima a blog letterari ben conosciuti, si fa fare un booktrailer, opta per una traduzione in inglese per farsi conoscere all'estero. Ha anche scritto un nuovo romanzo, per il quale si è fatto nuovamente aiutare per la creazione del file ePub e per la copertina, questa volta ad effetto, e, con l'aiuto della signorina Sara, ha pubblicato anche la sua nuova fatica.
Ha scoperto anche la possibilità di creare un proprio store su Streetlib Stores, dove poter vendere i propri libri senza alcun intermediario. A lui rimangono più soldi perché non deve pagare commissioni a terzi. Sono solo lui (l'autore) e StreetLib (l'editore).
Il signor Ettore è felice, non riuscirebbe più a tornare indietro. La possibilità di gestire autonomamente i propri lavori è qualcosa che lo appaga moltissimo. E poi, chissà, qualche casa editrice potrebbe notarlo...
Nel frattempo è entrato a far parte di un gruppo Facebook che riunisce tutti gli autori che hanno pubblicato sulla piattaforma di StreetLib. Un gruppo che vuole unire le forze per riuscire ad affermarsi nel mondo dell'editoria. L'atmosfera familiare e collaborativa, il rispetto e gli ideali comuni che la contraddistinguono, sono stati trasmessi per osmosi da chi per StreetLib lavora a chi con StreetLib pubblica.

Valentina-Gerini

Valentina Gerini
Ho due grandi passioni: i viaggi e la scrittura. Dei viaggi ne ho fatto la mia professione, diventando accompagnatrice turistica. La scrittura è il mio hobby. Mi piace avere una vita piena di cose da fare: sono una mamma, lavoro, collaboro con un mensile toscano, mi impegno a portare avanti il progetto Gli scrittori della porta accanto e scrivo libri.
Volevo un marito nero, StreetLib - Collana Gli scrittori della porta accanto (seconda edizione)
La notte delle stelle cadenti, StreetLib - Collana Gli scrittori della porta accanto (seconda edizione).


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4 commenti
  1. Grazie per questo articolo,
    anche io sono tra quelli che hanno scelto l'autopubblicazione, dopo una costosa ed improduttiva esperienza con una sedicente casa editrice.
    Credo che sia il futuro per gli scrittori, poco investimento e possibilità di organizzarti come vuoi, e le case editrici ora si metteranno in coda... meritata.
    Marilena

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    Risposte
    1. Ciao Marilena,
      Grazie per questo tuo commento che racconta la tua personale esperienza con l'editoria del self. Speriamo di essere stati utili con i nostri consigli :-)

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  2. Tutto vero,ma...resta il problema dei problemi: come far vedere la tua creatura, vendere magari, ma almeno farlo vedere, far sapere che c'è, magari anche farlo leggere. E poi, diciamolo, vuoi mettere essere presente in libreria? Ma le librerie, si sa, sommerse da una marea di titoli sono costrette a sottomettersi ai dettati del mercato ( i grandi editori), chi riesce a produrre recensioni, servizi radio e tv, i grandi editori appunto. E allora? Scrivere è bello, pubblicare, magari con StreetLib, è facile farsi conoscere, questo il problema.

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    1. Vero, rimane sempre lo scoglio della libreria dove arrivare è, a volte, difficile. La differenza sta nel fatto di poter gestire autonomamente il proprio lavoro ed esserne interamente padroni. Siamo presenti online, su tantissime piattaforme e dobbiamo, almeno per il momento, accontentarci di questo, spingendo affinché molti ci scarichino, ci comprino, ci leggano e ci recensiscano. Se il prodotto proposto è ben scritto e di qualità il nome girerà e forse, qualcuno, ci noterà. Sempre essere positivi :-) In fondo, solo le grandi CE arrivano facilmente in libreria.

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