Gli scrittori della porta accanto

[Libri] Oro bianco, di Nicola Gratteri e Antonio Nicaso, recensione di Franco Mieli

Oro bianco. Storie di uomini, traffici e denaro dall'impero della cocaina, di Nicola Gratteri e Antonio Nicaso, Mondadori, 2016. Un libro sul traffico di cocaina, dalla foglia ai tossicodipendenti. Un'inchiesta che fa pura. Perché di droga si muore ancora. Troppo.

Un libro d’inchiesta che mette paura, quello di Nicola Gratteri, procuratore antimafia a Reggio Calabria, e Antonio Nicaso, giornalista e storico delle organizzazioni criminali. Un’analisi minuziosa e spietata del mercato internazionale della cocaina, dalla raccolta nei maggiori stati del Sudamerica, come Bolivia, Venezuela, Colombia, Perù, Argentina, passando per gli stati dove viene spacciata, come Brasile e Messico, all’Africa, dove viene stoccata in attesa di portare la morte in Europa e nel resto del mondo.
Un’organizzazione criminale, la ndrangheta, che partita dalla Calabria ha messo radici in tutto il mondo. Canada, Stati Uniti, Germania, Belgio, Olanda per finire nella lontana Australia, non c’è nazione al mondo che non sia toccata da questo funesto traffico e da coloro che lo dirigono.
I due autori percorrono tutta la filiera. Dalla raccolta della foglia, alla sua lavorazione, mescolata con le peggiori sostanze tossiche al fine di ottenere la pasta di coca che viene poi esportata dalle organizzazioni criminali e consegnata in dosi ai consumatori europei e americani. Ci fanno vedere come lievita il prezzo nei diversi passaggi, dai 2 euro al chilo per le foglie di coca ai 45000-60000 euro al chilo del prodotto finito. Ne consegue un fiume di denaro che finisce nelle tasche dei narcotrafficanti, di chi si occupa del trasporto, di chi provvede a farla uscire dai porti e aeroporti, coinvolgendo migliaia di persone in un sistema basato sulla corruzione e sulla paura. Ovviamente questo flusso continuo di denaro viene reinvestito in attività pulite come ristorazione, centri sportivi, edilizia, centri e attività commerciali e sportive, ripulendolo e immettendolo nel circuito economico. Tutto ciò ha bisogno, ovviamente della connivenza di politici, banchieri, commercialisti e imprenditori corrotti e coinvolti in egual misura nel girone infernale. Tutta ricchezza che drena risorse e distrugge la salute dei tossicodipendenti, i consumatori finali.

Un’inchiesta, che, come dicevo all’inizio, mette paura. 

Mette paura, perché si ha la sensazione che sarà quasi impossibile venir fuori da una situazione che negli anni si è incancrenita e che tocca tutti i gangli del vivere civile, dalla politica all’economia, dalle istituzioni alle banche. La crisi economica degli ultimi anni ha peggiorato ulteriormente la situazione impoverendo le aziende, poi comprate dalla ndrangheta con i proventi dello spaccio della cocaina.
La malapolitica ci ha messo nel 2014 il carico da undici. Eurostat, l’agenzia statistica dell’Unione Europea, ha deciso di inserire nel calcolo del Pil alcune forme di economia criminale (contrabbando, prostituzione e droga cfr.pg.245/246). La Francia si è rifiutata di farlo, l’Italia no. Il paradosso è che con il Pil più alto, saremmo costretti a contribuire di più al bilancio dell’UE. E quello che preoccupa è che il dramma della droga sembra diventato marginale, una cosa da poveri dalla quale distogliere lo sguardo e da nascondere sotto il tappeto. Invece di droga si muore ancora. E tanto. Troppo. Ancora oggi.
Un libro che invito tutti a leggere, in particolar modo i genitori di giovani ragazzi e adolescenti.


Oro bianco Storie di uomini, traffici e denaro dall'impero della cocaina - Copertina

Oro bianco
Storie di uomini, traffici e denaro dall'impero della cocaina

Secondo l'Unodc, l'ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine, nel 2012 nel mondo 243 milioni di persone fra i 15 e i 64 anni hanno assunto almeno una volta sostanze illecite. Fra tutte, la cocaina è la più richiesta e la più venduta dalla 'ndrangheta. Per i boss della mafia calabrese, la "neve" è profitto, guadagno, flusso costante di liquidità che capovolge il pensiero economico classico, secondo cui la criminalità non "produce" perché distrugge, e non genera ricchezza. In queste pagine, frutto di un lavoro di ricerca e sul campo senza precedenti, Nicola Gratteri e Antonio Nicaso ricostruiscono i grandi traffici di cocaina nel mondo in un viaggio che dalla Colombia ci porta fino in Calabria, seguendo le tappe del business planetario che arricchisce i narcotrafficanti, impoverisce e uccide i tossicodipendenti, contamina il sistema bancario, corrompe le classi dirigenti. Hanno visitato le piantagioni di coca in Colombia e sono entrati nei laboratori dove dalla foglia della pianta viene ricavata la "pasta base", sono stati in Bolivia, Perú, Argentina, Brasile, Canada, Messico, Stati Uniti, ma anche in Africa e in Australia. E poi in Germania, Austria, Spagna, Portogallo, Irlanda, Belgio, Olanda, per ricostruire le rotte di aria, mare e terra lungo le quali la cocaina passa dal produttore al consumatore. Un libro tragicamente vero ma, al tempo stesso, capace di riaccendere la speranza di poter debellare, prima o poi, questo vero e proprio flagello mondiale.

di Nicola Gratteri e Antonio Nicaso | Mondadori | Inchiesta
ISBN 978-8804659631 | cartaceo 11,05€ | ebook 6,99€


Franco Mieli

Franco Mieli
Da ragazzo scrivevo nel giornalino della scuola. Poi per decenni le varie fasi della vita mi hanno fatto abbandonare questa mia passione. Da circa 10 anni, con i figli ormai grandi, ho deciso di riprendere la scrittura. Coltivo la passione per l’archeologia e il trekking di cui ho trasferito le esperienze nei miei racconti.
Ombre pagane, Montecovello.
Lupi nella nebbia-Zanne, Montecovello.
La conquista dell'Etiopia del 1935-1936, Monetti Editore.


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