Gli scrittori della porta accanto

[Scrittori] Intervista a Francesco Bennardo, a cura di Silvia Pattarini

Francesco Bennardo - Foto autore

Un caffè con Francesco Bennardo, in tutte le librerie online con la sua silloge Colpi di grazia, il racconto di un percorso, un viaggio dell'anima in tre atti.


Buongiorno Francesco e benvenuto nel blog de Gli scrittori della porta accanto. So che sei un artista a tutto tondo, ci racconti qualcosa di te, di cosa ti occupi?
Buongiorno a tutti i lettori del blog! Sono nato ad Agrigento 30 anni fa, faccio l’insegnante di Storia e Filosofia ed attualmente vivo ad Alba (CN). Scrivo poesie da quando avevo 16 anni ed ho pubblicato due raccolte di versi, Invettive apotropaiche nel 2015 e Colpi di grazia nel 2017. Sono un grande appassionato di Storia, di politica, di musica, di cinema, di sport.. praticamente sono una persona molto curiosa, mi piace tantissimo apprendere sempre cose nuove!

Cos’è per te la poesia?
Di solito le persone che mi fanno questa domanda finiscono con l’odiarmi, perché do una risposta particolarmente lunga e dettagliata. In questo caso però, visto che mi siete simpatici, sarò sintetico. La Poesia per me è un “afflato mistico dell’intelletto”, cioè un connubio sublime tra razionalità e irrazionalità: in virtù di questa definizione, essa è legata a triplo filo sia al mondo delle coscienze (autocoscienza, introspezione, intenzionalità) sia a quello delle parole (parola scritta, parola orale, parola grafica). Di conseguenza, non definirei il poeta un “professionista” delle coscienze e delle parole ma, semmai, un “artista” delle une o delle altre.

Chi sono e dove trovi le “muse ispiratrici”? Cosa ti affascina e ti ispira?
Il primo libro di poesie che ho pubblicato, Invettive apotropaiche, è talmente autobiografico che si potrebbe definire un diario in versi: l’ho scritto in un arco di tempo molto lungo, circa nove anni, per cui le “muse ispiratrici” sono state le tematiche classiche del periodo che va dall’adolescenza alla maturità: l’inquietudine, il male di vivere, la voglia di fare nuove esperienze, la curiosità, la passione amorosa, l’impegno sociale e politico, la solitudine, le riflessioni sul mondo.
Il secondo libro invece, Colpi di grazia, è la narrazione di una commedia amorosa divisa in tre atti: il primo è quello dell’amore, caratterizzato quindi da accenni romantici e idilliaci; il secondo è quello del dolore, in cui dominano disillusione e tristezza; il terzo, infine, è quello dell’osservazione, della riscoperta del mondo e del ritorno alla vita. Alla fine, nonostante la conclusione non lieta della storia d’amore che ha vissuto, il protagonista esce arricchito da questo viaggio perché – grazie alla Poesia – è più consapevole di cosa significhi veramente “vivere”.

Secondo te è possibile coniugare la musica alla poesia?
Assolutamente sì, in entrambi i sensi della coniugazione: la musica deve essere più “poetica”, cioè deve ritornare a dare quell’attenzione minuziosa ai testi che ha reso celebri i grandi cantautori italiani; la poesia, soprattutto quella performativa, deve essere più “musicale”, cioè deve avere quel ritmo indispensabile per coinvolgere il lettore-spettatore. Non è facile, ovviamente: il rischio di cadere nella retorica nel primo caso e nella filastrocca nel secondo è molto alto. La grandezza di un autore e di un poeta sta anche in questo. D’altra parte, come si fa a non considerare Claudio Lolli un poeta o Jacques Prevert un autore musicale? Quando sono fatti bene, gli spettacoli di connubio musica-poesia sono sempre molto appassionanti.

Colpi di grazia è la tua ultima fatica letteraria. Quanto tempo hai impiegato a scriverlo e perché hai scelto questo titolo?
Circa un anno, dal dicembre 2015 al dicembre 2016, cioè i miei primi dodici mesi ad Alba. Ho scelto questo titolo perché mi piaceva il suo duplice risvolto semantico: il “colpo di grazia” può essere l’atto misericordioso del boia che pone fine alla vita ma anche un’espressione di eleganza, di fascino, di bellezza; a pensarci bene, l’Amore è un “colpo di grazia” in entrambi i sensi.

Hai all’attivo altre pubblicazioni?
Sì, nel 2016 ho pubblicato una monografia storica sulla Massoneria siciliana nell’Ottocento.

Come ti definiresti in un aggettivo?
Sono indeciso tra “curioso” e “spiritoso”.

Completa la frase seguente: “toglietemi tutto ma non”...
La libertà. Banale forse, ma necessario. Libertà intesa come “libertà di..” ma anche, ed anzi soprattutto, come “libertà da..”.

Coi tuoi componimenti partecipi, o magari in futuro intendi partecipare a premi e concorsi letterari di poesia?
Ho partecipato ad alcuni premi letterari e in due mi sono anche classificato sul podio: sono arrivato primo al concorso “Bra Day” e terzo al concorso “Lettere a Letizia”, svoltisi entrambi nel 2015. In generale però preferisco declamare le mie poesie negli eventi pubblici e nelle serate a tema piuttosto che partecipare ai concorsi.

Vuoi lasciare una tua lirica per gli affezionati lettori del nostro blog?
Con grande piacere. Vi lascio la più romantica che ho scritto, dedicata a tutte le donne e in particolare alle redattrici e alle lettrici del blog.
Nematica Foglia Del Tuo Regno
Se capissi la maestosità del tuo sguardo
e il riverbero dell'amore
che mi pervade…
Oh, non mi desterei da tal sogno
e bramosamente assurgerei a te
che sei lacrima nel conforto
e conforto nella lacrima;
ma io, nematica foglia del tuo regno,
ho conosciuto quel crollo
che mortifica, m’inganna
e m’afola la tua beltà.
Oh, non odiarmi
perchè ho timor tuo
e se non potrò capirti
permettimi di andare
con la dolcezza del vento
verso le vette dell'innocenza.

Grazie per questa meravigliosa, romantica dedica! Attraverso le tue poesie ti fai portavoce di qualche messaggio particolare?
In linea molto generale, nel mio piccolo vorrei testimoniare il profondo iato che giorno dopo giorno divide e separa dal mondo circostante tutte le persone dotate di una certa sensibilità. Un argomento su cui insisto sempre molto è che noi non viviamo più in una società delle parole ma in una società delle immagini, cosa che non tutti riescono ad assimilare. Ovviamente, nella poesia questo disagio diffuso si può manifestare in mille modi: contestazione politica, delusioni d’amore, rabbia repressa, alienazione, difficoltà nello stabilire rapporti umani e lavorato rivi soddisfacenti e stabili, ecc.

Francesco preferisce leggere alla vecchia maniera, sfogliando le pagine e annusando il profumo dei libri, oppure si è lasciato affascinare dalle innovative tecnologie e legge gli ebook?
Gli ebook sono comodi, soprattutto quando si fa ricerca: avere dei testi da citare come fonte a portata di click è molto più agevole di portarsi dietro vari libri pesanti e ingombranti. Per le letture di piacere, tuttavia, preferisco di gran lunga i vecchi testi cartacei: l’odore delle pagine, la gradevole sensazione che si prova nello sfogliare le pagine e la soddisfazione nel sentire il rumore emanato dal libro quando lo si chiude dopo aver finito di leggerlo.. sono emozioni che non si possono provare altrove. Come se non bastasse, preferisco il metodo vintage per un altro motivo: alla lunga, leggere gli ebook mi fa venire il mal di testa!

Credi di avere raggiunto il tuo obiettivo e ti senti realizzato, oppure hai altri progetti per il futuro, nuovi lavori in corso o altre ambizioni ?
Purtroppo no, non mi sento per nulla appagato! Se l’ispirazione mi assiste, continuerò a scrivere poesie e sto lavorando alla prossima raccolta, dal titolo – provvisorio – Allo stato puro. Vorrei tornare ad occuparmi di Storia contemporanea e ho da tanto tempo un romanzo storico nel cassetto che prima o poi mi deciderò a concludere: C’è ancora un sorriso nella notte.

Buon lavoro dunque! Dove possiamo trovare il tuo libro?
Colpi di grazia si può acquistare nelle maggiori librerie on line, oltreché sul sito dell’editore Aletti.

È stato un piacere conoscerti e passare il tempo in tua compagnia, a nome de Gli scrittori della porta accanto ti faccio un grosso augurio per il tuo libro, e in bocca al lupo per tutti i tuoi progetti.


Colpi di grazia - Copertina

Colpi di grazia

Prima ancora di essere una silloge poetica, Colpi di grazia è il racconto di un percorso, un viaggio dell'anima in tre atti.
Una travagliata storia d'amore, vissuta con slancio romantico ma destinata fin dalla sua nascita a concludersi negativamente, conduce l'autore verso una fase di acuta tristezza che culminerà nel suo isolamento dal mondo circostante e all'auto-reclusione nella torre d'avorio mentale che lui stesso si è costruito.
Qui però viene a salvarlo la Poesia, riletta ontologicamente non solo come espressione letteraria ma anche strumento indispensabile per osservare, scoprire e capire se stessi e il cosmo: grazie ad essa, tutti noi possiamo diffondere quelle espressioni - ora ironiche, ora rabbiose, ora introspettive - fondamentali per passare dall'indignazione all'azione.

di Francesco Bennardo | Aletti Edizioni | Poesia
ISBN 987-8859140405 | cartaceo 10,20€ | ebook 4,99

Silvia Pattarini

Silvia Pattarini
Diplomata in ragioneria, ama scrivere racconti e componimenti poetici, alcuni dei quali compaiono in diverse antologie. Partecipa a concorsi letterari di poesia, prosa e premi letterari per narrativa edita.
Biglietto di terza classe,  0111Edizioni.
La mitica 500 blu,  Lettere Animate.


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