Mini Book Review | Di Beatrice Rurini. Alla ricerca di Velazquez, di Laura Cumming, e Mai dimenticare, di Michel Bussi.
Alla ricerca di Velazquez, di Laura Cumming, Neri Pozza, 2017. Un omaggio appassionato a uno dei più grandi artisti della storia, un uomo dalla vita quasi altrettanto sfuggente della sua arte.
Con la scusa del ritrovamento di un quadro dell'artista spagnolo, la Cumming ci propone una lettura approfondita del suo stile, varie curiosità di cui Velazquez faceva uso e una strabiliante vicenda che circonda il ritrovamento della tela e il suo estimatore inglese. Il tutto con un discorsivo che ci incatena al libro e ce lo sciorina quasi fosse un romanzo di avventura.Impressiona la storia che si cela, ma di storie è piena la vita e lei ha il dono di renderla straordinaria. Certo la visione diretta delle varie opere sarebbe il giusto completamento della lettura del Libro, ma è difficile saltare dalla Spagna all'Inghilterra in breve tempo. Necessario è comunque tenere a portata di mano le immagini (possibilmente a colori) delle tele descritte, per avere una panoramica a tutto tondo di quello che fu il genio del '600 spagnolo.
di Laura Cumming
Neri Pozza
Narrativa
ISBN 978-8854515291
ebook 9,99€
cartaceo 16,15€
In un giorno d'ottobre del 1845, annunciano un'asta presso Radley Hall, un edificio nei dintorni di Oxford che ospita l'«Academy for Boys» di Benjamin Kent. Il collegio sta per chiudere, gli alunni sono partiti, e ogni bene è stato messo in vendita. Il signor Kent vende la sua collezione d'arte tra cui, appeso su una parete in penombra, un'opera davvero speciale della collezione. È Carlo certamente, ma un Carlo giovane principe, non sfortunato monarca destinato al patibolo, che non può essere opera di Van Dyck, tenuto conto che il pittore fiammingo giunse in Inghilterra solo nel 1632, otto anni dopo la sua incoronazione. Un ritratto per giunta realizzato da un artista di pari livello, se non addirittura superiore... da un Velázquez. Tra l'euforia e il timore di commettere un errore irreparabile, Snare acquista il dipinto per otto sterline, affascinato dall'idea di poterne ricostruire la storia. Una ricerca che si tramuterà presto in ossessione e, come tutte le ossessioni, destinata a trascinarlo su strade pericolose.
Mai dimenticare, di Michel Bussi, Edizioni e/o, 2017. Ritmo sostenuto, intrecci, colpi di scena, trascinàti dentro un meccanismo a orologeria.
Scrittura non banale ma gradevole e, se ci si lascia coinvolgere nella trama dimenticando un tantino la verosimiglianza, il romanzo gira alla grande e si legge volando. Anche stavolta Bussi ha molto ben giocato la sua genialità di una storia facilmente accessibile, anche se parecchio complicata. La storia, che coinvolge immediatamente, non smette mai di sorprendere, con trucchi da prestigiatore o quasi. Qual è la verità? E poi chi è l’assassino? In realtà la vera e astrusa soluzione del caso sta nel “dilemma del prigioniero” (una specie di teorema della teoria dei giochi).Ma il vero colpevole lo scopriremo solo dopo una fantasmagorica girandola di colpi di scena orchestrati da Bussi, perché trascinati dentro un meccanismo a orologeria e travolti da un ritmo dirompente, diventa impossibile chiudere il libro prima della parola fine.
di Michel Bussi
Edizioni e/o
Giallo
ISBN 978-8866328919
ebook 9,99€
cartaceo 15,66€
«Incontrate una bella ragazza sul ciglio di una scogliera? Non tendetele la mano! Potrebbero credere che l'avete spinta». È quello che succede a Jamal Salaoui, trentenne sportivo con una protesi di carbonio al posto della gamba sinistra, che ciò nonostante si allena ogni giorno correndo su e giù per le bianche scogliere di Yport, grazioso paesino affacciato sulla Manica dal lato francese, con l'obiettivo di essere il primo atleta portatore di handicap a partecipare all'Ultra-Trail del Monte Bianco, la più dura corsa campestre del mondo. Il suicidio della ragazza interrompe i suoi progetti. La incontra, bellissima e disperata, in cima alla scogliera, cerca di salvarla, ma lei si butta lo stesso, e quando Jamal scende alla spiaggia, centoventi metri più in basso, viene accusato di essere stato lui a ucciderla. Qual è la verità? Chi è l'assassino? Lo sapremo dopo una girandola di colpi di scena come solo Michel Bussi, maestro dell'alchimia e della manipolazione, dell'emozione e della suspense, sa orchestrare.
Beatrice Rurini Sono appassionata di lettura e musica sin da piccola. Ho conseguito la maturità magistrale (senza insegnare), studiato pianoforte e violoncello. Lavoro come restauratrice d'arte. Sono sposata con prole e, soffrendo d'insonnia, mi appoggio alla lettura per evitare di stare con le mani in mano. |
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