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Geostorm: la recensione



Cinema | Di Mario D'Acunto. Geostorm: chi controlla il clima controlla il mondo. Il film distopico con Gerard Butler.

Gerard Butler e Jim Sturgess sono due fratelli, che hanno il compito di salvare il mondo dalla sua imminente distruzione. Dopo una serie di eventi catastrofici che colpiscono il pianeta, i capi di stato delle maggiori potenze mondiali, trovano una soluzione nella realizzazione di una rete di satelliti in grado di contrastare eccezionali fenomeni atmosferici e salvaguardare la vita dell’essere umano. Ma la rosea quiete è destinata ad essere turbata. Un virus è installato nel sistema e la Terra è sconvolta da molteplici disastri naturali. Il tempo corre veloce e il disastro totale si avvicina… 


Geostorm



Geostorm

REGIA Dean Devlin
PRODUZIONE Dean Devlin, David Ellison, Dana Goldberg, Electric Entertainment, Skydance Media, Warner Bros. Pictures
DISTRIBUZIONE  Warner Bros. Pictures
SCENEGGIATURA Dean Devlin, Paul Guyot
MUSICHE Lorne Balfe
ANNO 2017

CAST
Gerard Butler, Ed Harris, Andy Garcia, Katheryn Winnick, Jim Sturgess, Abbie Cornish, Robert Sheehan, Mare Winningham, Amr Waked, Drew Powell, Eugenio Derbez, Sterling Jerins




Film futuristico, il cui inizio è caratterizzato da un fuori campo sonoro, che introduce la narrazione filmica. L’uomo è riuscito già una volta a salvare il pianeta, ideando un sistema di satelliti in grado di contrastare fenomeni catastrofici.
La soluzione non si rivela definitiva e il rapporto tra due fratelli va ad inserirsi in un quadro in cui è l’imminente distruzione del pianeta, geostorm per l’appunto, a far da sfondo. Il personaggio principale è sicuramente Gerard Butler, che fornisce una prestazione attoriale superba, incarnando la figura di padre, che non pensa soltanto al bene e alla vita di sua figlia, ma alla sopravvivenza dell’intera specie umana. 
Chi ha pensato ad un docufilm, si è sbagliato di grosso. Nessun evento realmente accaduto, tutta pura fantascienza scandita con immagini sicuramente suggestive, quasi a mo’ di videogame. Ma il valore estetico lascia uno spazio ancor maggiore a quello morale. La perversa mente umana è disposta ad uccidere per impadronirsi del potere. Giochi politici diventano più importanti della vita dell’essere umano e la corsa al potere giustifica la morte. È questo uno dei perni centrali sui quali è incentrata la trasmissione del messaggio filmico. 
La narrazione interroga lo spettatore, che immediatamente è indotto a percepire l’ universo finzionale come metafora dei reali cambiamenti climatici e fenomeni atmosferici catastrofici, che si susseguono ormai con frequenza sempre maggiore e in cui l’uomo ha le sue pesanti colpe. La scelta di creare un film futuristico risulta apparire allora un chiaro monito, in cui una grande differenza la fa da padrone: nel film c’è un conto alla rovescia che separa l’esistenza dal geostorm… noi, invece, quanto tempo abbiamo ancora per rimediare? (Sempre ammesso che si possa rimediare...)
Fortunatamente non dobbiamo fare i conti con un geostorm programmato, ma è ora di iniziare a rispettare il nostro Pianeta , ricordandoci sempre che il benessere dell’intera specie umana, e non solo, dipende da ognuno di noi, da ogni singola esistenza quotidiana e che interessi politici non possono prevalere sulla vita di tutti noi, che dobbiamo pensarci, in tal caso, come un popolo che vive su un pianeta. 

Punti di forza e punti deboli

Sicuramente significativi i messaggi lanciati dalla narrazione filmica, che riesce ad intrecciare azione, sentimentalismo, vicende personali e planetarie. Insomma, non c’è proprio tempo di annoiarsi. 
Immancabile americanismo. 
Visione consigliata : sì.




Mario-D-Acunto

Mario D'Acunto
Sono un cantautore e studente universitario in Letteratura, Musica e Spettacolo presso l’Università La Sapienza di Roma. Ho visto nascere la mia passione per la musica sui banchi di scuola, scrivendo il mio primo brano durante una lezione di Greco. Ho iniziato ad appassionarmi al cinema, materia di studio nel mio corso, con spirito critico. Mi piace viaggiare e rimanere incantato davanti alle bellezze della natura. Credo l'arte, che si tratti di musica, cinema o letteratura, sia una delle più alte manifestazioni dello spirito umano, da accogliere, condividere e trasmettere…


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