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I sotterranei di Notre Dame, di Frale, e Il marchio ribelle, di Lilin

I sotterranei di Notre Dame, di Frale, e Il marchio ribelle, di Lilin

Libri | Mini recensioni di Beatrice Rurini. I sotterranei di Notre Dame, di Barbara Frale, e Il marchio ribelle, di Nicolai Lilin: dalla Francia del 1301, sconvolta da un'epidemia di peste, alla Russia post leninista in preda a scontri tra bande criminali.


I sotterranei di Notre Dame, di Barbara Frale, Newton Compton, 2018. Nel 1301, il papa si affida a Dante Alighieri per porre riparo a una terribile minaccia nascosta nei sotterranei della cattedrale di Notre-Dame.

Definirlo thriller è un po' prendere per i fondelli il lettore che, già dalle prime righe, si attende chissà quali avventure o ammazzamenti, magari qualche tragica morte avvenuta per tortura o qualche altra azione barbara. Invece il libro è un saggio molto romanzato di una vicenda che dovrebbe avere un ampio riscontro storico. La storia si svolge nel 1301 e parecchi sono i personaggi che sfilano tra le pagine: alcuni, pochi, decisamente necessari e delineati in modo impeccabile. Altri, forse tanti, decisamente superflui.
E le segrete? Solo poche parole... Un tema poco sfruttato che avrebbe potuto sviluppare un vero e proprio romanzo, con una storia comunque plausibile. Non che il libro sia pessimo, anzi! È che le aspettative ad ogni fine capitolo sono tante, le parole per creare la suspense sono poste ad arte, poi con l'avanzare della lettura le azioni si perdono nel nulla e la delusione e il rammarico un po' avanzano.

di Barbara Frale
Newton Compton
Romanzo storico
ISBN 978-8822714312
ebook 2,99€
cartaceo 5,50€

La Francia vive l'incubo di una mortale epidemia di peste. Il sospetto è che sia stata scatenata con dolo da alcuni congiurati, per eccitare il popolo in rivolta contro Filippo IV il Bello. L'unico in grado di impedire la catastrofe sembra essere il celebre Arnaldo da Villanova, noto come il Catalano, geniale e discusso medico del papa, da molti accusato di praticare le arti magiche. Il re di Francia incarica allora il cardinale Matteo d'Acquasparta di portare Arnaldo a Parigi. Una volta giunto a Roma, il cardinale comprende però che Filippo nasconde altre intenzioni: forse vuole il Catalano non tanto per il suo talento medico, quanto per la sua abilità nella magia. Anche il pontefice ha dei sospetti sulla richiesta del re e affida al nipote Crescenzio Caetani, giovane baccelliere in medicina, e al suo amico Dante Alighieri, delegato della Repubblica di Firenze presso la Santa Sede, il compito di indagare. Fra le pagine dei trattati medici e la tradizione magica dell'Oriente islamico, i due tenteranno di scoprire cos'è che davvero tormenta il monarca più potente della cristianità. Un segreto che il Catalano non sembra disposto a rivelare....


Il marchio ribelle, di Nicolai Lilin, Einaudi, 2018. Nella periferia degradata dell'ex Urss, storia di un quattordicenne russo nel periodo post leninista.

Biografia di un quattordicenne russo del periodo post leninista, di quando l'ex Unione Sovietica era un campo minato lasciato in balia di se stessa: ladri, corruttori e criminalità in genere era presente sia da una parte che dall'altra della barricata e l'unico modo per farsi riconoscere erano i tatuaggi. Complessi e raffinati, erano l'unico linguaggio che decideva se potevi essere accettato dalla "società" e dai ranghi dei combattenti sin dalla più tenera età, per entrare in un mondo dal quale ne potevi uscire più morto che vivo, tabù per i non addetti ai lavori.
Un linguaggio schietto e diretto, non banale e non comune, mette a diretto contatto con una realtà che non ti aspetti, poiché ogni fuorilegge porta scritta la sua storia direttamente sulla pelle.

di Nicolai Lilin
Einaudi
Narrativa contemporanea
ISBN 978-8806235062
ebook 9,99€
cartaceo 15,72€

Nella periferia degradata dell'ex Urss tutto sta cambiando. È in atto una guerra interna fra vecchie e giovani leve, che ha frammentato la criminalità organizzata. E in questa spaccatura si fanno strada con ferocia le nuove bande. I Ladruncoli, la sezione giovanile della casta Seme nero, i Fratellini, appassionati di sport da combattimento, i Punk, anarcoidi e spesso ubriachi o drogati, i Metallari, i più temprati già ai tempi dell'Urss, le Teste d'Acciaio, di chiara impronta nazifascista. Ciascuna banda ha un modo differente di tatuarsi. Il tatuaggio è un collante sociale, segna l'appartenenza, ma è anche uno strumento di comunicazione, in certi casi addirittura un linguaggio. A patto di non infrangere il tabu: mai chiedere a un criminale cosa significa il disegno che ha addosso. I tatuaggi riprodotti in questo libro sono una chiave per entrare in un mondo. Perché ogni fuorilegge sulla pelle porta una firma, che è l'espressione dei suoi sogni e della sua storia, e insieme un'ammissione di paura. L'unica confessione che farà mai dei suoi peccati. Forse persino l'ultimo disperato tentativo di strappare la propria anima dalle zanne del demonio.

Beatrice-rurini

Beatrice Rurini
Sono appassionata di lettura e musica sin da piccola. Ho conseguito la maturità magistrale (senza insegnare), studiato pianoforte e violoncello. Lavoro come restauratrice d'arte. Sono sposata con prole e, soffrendo d'insonnia, mi appoggio alla lettura per evitare di stare con le mani in mano.


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