Gli scrittori della porta accanto

Rami Adham, papà onorario dei bambini siriani

Rami Adham, papà onorario dei bambini siriani

Di Ornella Nalon. Rami Adham, il contrabbandiere di giocattoli: introduce in Siria sacchi di giocattoli da regalare ai bambini che vivono l'incubo della guerra. 

In alcuni dizionari, la definizione del termine “padre” è la seguente:
L'uomo rispetto ai figli che ha generato.
È indubbio che tale descrizione debba essere intesa nello stretto senso biologico poiché, dal punto di vista legale, diventa padre anche l'uomo che adotta un figlio. Se poi vogliamo attribuirgli una concezione a un livello più ampio, non potrebbe essere considerato padre quell'uomo che cresce, ama, educa e protegge un bambino, indipendentemente da chi lo abbia generato o riconosciuto legalmente?
A tutte queste definizioni, a me piacerebbe aggiungerne un'altra, considerando quegli uomini che decidono di dedicarsi con impegno e costanza a migliorare l'esistenza dei bambini che, per qualsiasi ragione, stanno soffrendo. Queste persone speciali, le vorrei chiamare “padri onorari”.
Mi è piaciuto fare questa premessa per presentare un super papà, sia nel senso biologico, in quanto ha ben sei figli, sia nel senso allargato, poiché ha scelto di rischiare la vita pur di vedere la gioia negli occhi di bambini che hanno vissuto soltanto la guerra.
Nel giorno della festa del papà, mi piace raccontarvi la storia di Rami Adham, soprannominato “Il contrabbandiere di giocattoli” ma che io amerei chiamare “Il papà onorario dei bambini siriani”.
Egli stesso è di origini siriane, ma all'età di diciassette anni si è trasferito in Finlandia per studiare e avere la possibilità di costruirsi un futuro su misura. Adham ce l'ha fatta: si è creato una piccola ma produttiva realtà commerciale e una bella e numerosa famiglia. Tuttavia, le radici con la propria storia e il proprio paese sono molto profonde e, allo scoppio della guerra in Siria, non ha potuto e voluto mettere il cuore in pace, ma si è sentito in dovere di aiutare, in qualche modo, il suo popolo.
Era il 2012 quando ha iniziato la sua missione umanitaria in Siria, portando cibo e medicinali. All'inizio, per lui che aveva il passaporto siriano, entrare nello stato era abbastanza facile, ma con il tempo, l'inasprirsi delle belligeranze e con la chiusura del confine da parte della Turchia, il varco diventò estremamente pericoloso. Ma Adham non si è arreso. È diventato presidente dell’organizzazione umanitaria Suomi Syyria Yhteiso Ry e con i fondi che riesce a raccogliere, ha fatto costruire quattro scuole che consentono a duemila bambini di ricevere un’ istruzione. Inoltre, ogni anno, consegna cinque tonnellate di cibo e beni di prima necessità. Egli stesso vuole essere presente alla distribuzione di tutti i beni, così deve recarsi in Siria almeno sei volte all'anno, cercando di evitare le sparatorie, i cecchini, i bombardamenti, i rapimenti.

È stato durante i preparativi di uno di questi viaggi, che una delle sue bambine gli ha suggerito di portare anche dei giocattoli. 

E quando il padre le ha detto di non avere abbastanza soldi per comprarne tanti, lei ha voluto donare i suoi. Quella è stata la prima volta che l'uomo ha portato con sé dei giochi, ma da allora non ha più potuto farne a meno. Gli è bastato vedere il sorriso dei bambini e la luce di gioia che si accendeva nei loro occhi per capire che non solo il cibo era importante, per loro.
Quello che ha cambiato il corso degli eventi nella mia vita è stata la consapevolezza di quanto bene si possa fare con una semplice azione, soprattutto verso gente che ha un disperato bisogno di aiuto. È diventato per me impossibile smettere di fare quel che faccio vedendo quello che sta succedendo, non posso voltare le spalle a persone che sono state abbandonate da tutto il resto del mondo. 
Il suo nome ha cominciato a diffondersi, purtroppo anche in senso negativo, facendo di lui un bersaglio per i sostenitori di Assad, ma il lato positivo è che sono molte le donazioni che arrivano e moltissimi sono i giocattoli che vengono regalati. Tanti bambini, che sono nati in tempo di guerra, hanno potuto conoscere per la prima volta un oggetto destinato a farli divertire, sognare e, se possibile, anche sperare.
E io con loro, spero che il resto del mondo metta da parte, almeno questa volta, i soliti interessi economici e si adoperi per portare finalmente la pace in queste terre martoriate.
Spero che uomini di cuore come Rami Adham possano poter convogliare la loro generosità in attività benefiche meno rischiose di quelle che sta ostinatamente perpetrando da ben sette anni.
Nella giornata di oggi che vuole festeggiare il papà, mi sembra doveroso fargli un enorme augurio in qualità di “papà onorario” dei bambini siriani e di rivolgergli un sentito ringraziamento per tutto quello che sta facendo.

La pagina di Rami Adham per donare con paypal e il suo profilo su Facebook.




Ornella Nalon

Ornella Nalon
I miei hobby sono: il giardinaggio, la buona cucina, il cinema e, naturalmente, la scrittura, che pratico con frequenza quotidiana. Scrivo con passione e trasporto e riesco a emozionarmi mentre lo faccio. La mia speranza è di trasmettere almeno un po’ di quella emozione a coloro che leggeranno le mie storie.
Quattro sentieri variopinti”, Arduino Sacco Editore
Oltre i Confini del Mondo”, 0111 Edizioni
Ad ali spiegate”, Edizioni Montag
Non tutto è come sembra”, 0111 Edizioni.
Una luce sul futuro, StreetLib collana Gli scrittori della porta accanto.


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