Libri Recensione di Davide Dotto La scrittrice del mistero, di Alice Basso, Garzanti, 2018. La quarta avventura con protagonista Vani Sarca, professione ghostwriter.
La lettura, al contrario della conversazione, consiste per ciascuno di noi nel ricever comunicazione del pensiero di un altro, ma pur stando sempre solo, ossia continuando a godere della potenza intellettuale che si possiede nella solitudine e che la conversazione dissipa immediatamente.
Marcel Proust, Sulla lettura
È nella vita che trama e intreccio il più delle volte lasciano a desiderare: nei libri, perlomeno in quelli buoni, tutto ha un coronamento, un senso.
Alice Basso, Scrivere è un mestiere pericoloso
Il 26 aprile 2018 è uscito il quarto romanzo di Alice Basso dedicato a Silvana Sarca, detta Vani:
Una che scrive per conto terzi. Ossia una che scrive saggi su opinioni che non pensa, autobiografie di vite che non ha vissuto, manuali di discipline che non ha praticato, su cui poi mette il nome qualcuno che non ne è l’autore.
Non vi è definizione più efficace di una professione passata sotto silenzio per ovvie ragioni, un tutt'uno con un'identità da non rendere manifesta. Il ghostwriter esiste solo nella pagina in cui lascia tracce eclissate da un'altra firma (quali il lessico, gli avverbi, «il DNA inconfondibile della sua voce, l'impronta digitale su carta»). La cosa a Vani non disturba, coerente con la sua guerra perenne al mondo.
Tuttavia, fin dall'Imprevedibile piano della scrittrice senza nome abbiamo imparato a non dare nulla per scontato. Nel progettare per le Edizioni Erica il nuovo thriller di Henry Dark, un autore privo di originalità ma forte dei suoi trenta romanzi di successo, si ritrova inserita senz'avviso tra i suoi personaggi. Bel modo di rivelarsi, sul filo di un'identità basata sulla sua rimozione.
A dire il vero sono parecchie le cose che escono allo scoperto. Tra le reciproche vicissitudini sentimentali, le minacce ai danni del fidanzato di un tempo (il giallo da risolvere), il romanzo si fa manuale di scrittura e nemmeno tanto occulto. La scrittrice del mistero diviene banco di prova di ciò che Alice Basso vuole (o non vuole) esprimere e rappresentare.
Come costruire una trama avvincente adeguando le regole imposte dal genere narrativo (con un occhio di riguardo alle leggi di Van Dine del 1928), facendo a meno di rocamboleschi inseguimenti, di elicotteri che sorvolano la città, di un colpo di scena ogni sei pagine? Quanto contano i protagonisti rispetto alle storie raccontate, che costituiscono la memoria, le esperienze più preziose, l' identità più vera?
Motivi più che sufficienti per leggere La scrittrice del mistero, riscoprendo il linguaggio disincantato, irriverente e colto, caustico e divertente della scrittrice senza nome.
Motivi più che sufficienti per leggere La scrittrice del mistero, riscoprendo il linguaggio disincantato, irriverente e colto, caustico e divertente della scrittrice senza nome.
La scrittrice del mistero
di Alice BassoGarzanti
ISBN 978-8811602200
Cartaceo 15,21€
Ebook 9,99€
Sinossi
Per Vani Sarca fare la ghostwriter è il lavoro ideale. Non solo perché le permette di restarsene chiusa in casa a scrivere, in compagnia dei suoi libri e lontano dal resto dell’umanità, per la quale non prova grande simpatia. Ma soprattutto perché così può sfruttare al meglio il suo dono di capire al volo le persone, di anticipare i loro pensieri, di ricreare il loro stile di scrittura. Una capacità intuitiva innata che fa molto comodo all’editore per cui Vani lavora. Lui sa che solo la sua ghostwriter d’eccezione è in grado di mettersi nei panni di uno dei più famosi autori di thriller del mondo: perché Vani adora i padri del genere giallo, da Agatha Christie a Ian Fleming passando per Dashiell Hammett, e nessuno meglio di lei sa scrivere di misteri. Persino un commissario di polizia si è accorto delle sue doti e ha chiesto la sua collaborazione. E non uno qualsiasi, bensì Romeo Berganza, la copia vivente di Philip Marlowe: fascino da vendere, impermeabile beige e sigaretta sempre in bocca. Sono mesi ormai che Vani e Berganza investigano a braccetto. Ma tra un’indagine e l’altra qualcosa di più profondo sembra unirli: altrimenti Vani non saprebbe come spiegare i crampi allo stomaco che sente ogni volta che sono insieme. Eppure la vita di una ghostwriter non ha nulla a che fare con un romanzo rosa, l’happy ending va conquistato, agognato, sospirato. E il nuovo caso su cui Vani si trova a lavorare è molto più personale di altri: qualcuno minaccia di morte Riccardo, il suo ex fidanzato. Superare l’astio che prova per lui e decidere di aiutarlo è difficile, ma Vani sta per scoprire che la mente umana ha abissi oscuri e che il caso può tessere trame più intricate del più fantasioso degli scrittori.
Davide Dotto Sono nato a Terralba (OR) vivo nella provincia di Treviso e lavoro come impiegato presso un ente locale. Ho collaborato con Scrittevolmente, sono tra i redattori di Art-Litteram.com e curo il blog Ilnodoallapenna.com. Ho pubblicato una decina di racconti usciti in diverse antologie. Il ponte delle Vivene, Ciesse Edizioni. |
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