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Safari in Tanzania: quali parchi scegliere?

Safari in Tanzania: quali parchi scegliere?

Viaggi Di Valentina Gerini Safari in Tanzania. Come prenotare? Lodge o campo tendato? A chi affidarsi sul luogo? Suggerimenti e parchi da non perdere.

Fare un safari è un’esperienza unica. Un viaggio meraviglioso attraverso la natura, Madre Natura, in tutta la sua bellezza e normalità. Le strade di polvere rossa, gli alberi dalle forme strane, il bush, il cielo azzurro costellato di nuvole bianche così perfette da sembrare disegnate e un orizzonte a ricordarci che ciò che abbiamo sempre visto nei film e nelle fotografie non è pura fantasia, ma esiste davvero. L’Africa, la savana, la forza della vita che ancora segue il ciclo naturale delle cose. La possibilità di osservare gli animali nel loro habitat è qualcosa che supera ogni tipo di aspettativa ci ricorda quanto piccoli siamo, quanto infinitesimale sia la nostra presenza su questa terra che stiamo sempre di più modificando e maltrattando. Il safari è un’attività da fare almeno una volta nella vita.
Svegliarsi nella savana, al suono delle scimmie, in una tenda color cachi immersa nel bush. Farsi una doccia sotto il cielo limpido con una giraffa che si azzarda a fare capolino. Non c’è da meravigliarsi di questo gesto, tanto carino quanto insolito. Lei non ha paura, siamo piccoli intrusi e lei sta curiosando per capire cosa ci facciamo lì. Dopo un incontro ravvicinato con la giraffa, che vedremo sicuramente più tardi nei vari giri in jeep, mentre corre leggiadra come fosse uno stambecco, facciamo colazione all’ombra di qualche albero centenario. La guida poi ci invita a salire sulla jeep e comincia il nostro viaggio.
Babbuini, giraffe, elefanti, zebre, gazzelle, coccodrilli, ippopotami, leoni e leonesse con i cuccioli, infinite varietà di volatili… Ma, oltre gli animali stessi, oltre il volo in quegli aerei piccoli utilizzati per raggiungere i vari parchi, oltre l’atterraggio su quelle piste rosse e impolverate, che già di per sé è un’esperienza, ciò che rimane in testa più di ogni altra cosa è il silenzio. Il silenzio della natura, rotto soltanto dai versi degli animali. Nessuna musica, nessuna fabbrica, nessun traffico, nessun rumore di passi, nessuna tecnologia. Solo fruscii, versi, scrosci e silenzio. L’orecchio ci mette un po’ ad abituarsi, tanto che il ritorno alla routine può quasi essere traumatico.
Dunque il safari “s’ha da fare” e, proprio perché lo ritengo un'esperienza immancabile, ho preparato una breve guida con suggerimenti e parchi per aiutarvi nella scelta per un’esperienza in Tanzania.

Prima di scegliere il safari

Se acquistate un safari dall’Italia il pacchetto potrebbe risultare costoso, ma ricordatevi che generalmente include un volo e un’assicurazione sanitaria, cosa a cui invece dovrete pensare da soli se vi affidate a compagnie locali che si occupano solo della parte a terra. Per l’assicurazione sanitaria, che è assolutamente consigliata se non, oserei dire, indispensabile quando si viaggia, fate una breve ricerca in internet e scegliete quella che rispecchia ciò che state cercando. Importante è che abbia un massimale per spese mediche molto alto o illimitato e copertura spese di rimpatrio.


Per raggiungere la Tanzania si deve cercare un volo per Dar Es Salaam o Arusha, principali aeroporti del paese da cui poi partono i voli interni per i vari parchi.
Molte sono le compagnie aeree che effettuano voli dall’Italia o dalle principali città europee (con scalo), come ad esempio Qatar AirwaysEmirates, KLM, Ethiopian Airlines, Kenya Airways, Swiss e Turkish Airlines, la più economica.
A un safari si può anche abbinare un soggiorno mare a Zanzibar, l’isola delle spezie. Ci sono compagnie charter che effettuano voli diretti da Milano Malpensa e Roma Fiumicino per Zanzibar, come Meridiana-Air Italy o Neos. Oppure si deve acquistare un volo interno da Dar Es Salaam o Arusha a Zanzibar, o optare per un traghetto-nave che collega il porto di Stone Town (Zanzibar) con la terra ferma. In quel modo si può fare il percorso inverso: soggiorno mare prima, safari dopo.

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Ottimo motore di ricerca per voli è Google Flights, con il quale potrete monitorare i prezzi per accaparrarvi eventuali offerte. 


Lodge o Campo tendato? A chi affidarsi?

Lodge o Campo tendato? A chi affidarsi?

Comprato il volo, stipulata un’assicurazione di viaggio, non rimane che scegliere il parco o i parchi da visitare. Prima di passare ad elencare i vari parchi c’è da fare una distinzione sulla tipologia di avventura che si intende fare. In un safari si può dormire in lodge o in un campo tendato.
Un lodge è un abitazione in muratora o in legno all’interno di un complesso turistico, che cerca di rispettare le caratteristiche naturali dell’area, con una capacità ricettiva limitata. Le parti comuni dispongono di ristorante, bar e piscina.
I campi tendati sono composti da tende montate su un basamento di cemento, davanti hanno un’ampia veranda con sedie e tavolini e i servizi, invece, si trovano sul retro. Anche nei campi tendati si trova il ristorante, ciò che manca sono servizi extra come piscina o bar. I campi sono un modo più avventuriero e simil-improvvisato di vivere un safari, pur non tralasciando alcuna comodità.
Vi segnalo due compagnia locali alle quali potrete affidarvi per un safari e una eventuale aggiunta di soggiorno mare a Zanzibar. Per il safari potete rivolgervi a Tanganyika Outdoor Safari, specializzata appunto in safari nell'Africa dell'est, con servizi personalizzati e guide esperte. Il signor Rodrick sarà lieto di potervi aiutare nella scelta del parco che fa per voi. Per un soggiorno mare a Zanzibar potete rivolgervi a Zanzibar Vacation & Leisure, dove il signor Khamis, nativo di Zanzibar, potrà aiutarvi a costruire la vacanza dei vostri sogni.

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I parchi nazionali in Tanzania

I parchi nazionali in Tanzania

Arusha National Park 

Si può visitare in un giorno, essendo di piccole dimensioni (137 kmq) e distante da Arusha di soli 32 km. Le altitudini variano da 1525 metri (Momella) a 4575 metri sul livello del mare (vetta del monte Meni). Nelle giornate più limpide la vista del monte Kilimanjaro lascia senza fiato. Nel parco potete trovare la Colobus Monkey nera e bianca, gazzelle, ippopotami, babbuini, elefanti, rinoceronti, leopardi, giraffe, bufali, iene, facoceri e cinghiali, volatili migratori e permanenti.

Lake Manyara National Park

Situato a 130 km da Arusha, è probabilmente uno dei parchi più belli in Africa, con i suoi 9322 kmq e la vicinanza della Rift Valley. Il parco è un insieme di vegetazione lussureggiante, boschi, prati, paludi e il lago di soda (paradiso per il bird watching - oltre 350 specie di uccelli, compresi i flamingo) con babbuini, scimmie blu, leoni, bufali, ippopotami, elefanti, impala.

Serengeti National Park

Conosciuta come la riserva più importante e famosa del mondo, i Masai la considerano una terra senza confini. In questo parco, tra acace, foreste, rocce e fiumi, si possono osservare i five big ovvero leoni, bufali, leopardi, elefanti e rinoceronti. Ma le specie animali presenti nel parco sono ben 35 e tra loro troviamo zebre, gazzelle, licaoni, gnu, antilopi, babbuini e scimmie, coccodrilli, facoceri e ippopotami, giraffe e circa 500 specie di uccelli.

Ngorongoro Conservation Area

Situato a 150 km da Arusha, a 2286 metri sul livello del mare, si tratta di una grande caldera, probabilmente la più ampia del mondo, circondata da pendii. Questo da origine a un luogo unico, di una bellezza mozzafiato. Tantissimi gli animali che si possono avvistare come zebre, bufali, elefanti, gazzelle, rinoceronti, gnu, rinoceronti, ghepardi, scimmie, leoni, iene e infinite specie di uccelli.

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Ruaha National Park

Il Ruaha National Park è così chiamato per il fiume Ruaha che scorre lungo il confine orientale, è un parco relativamente nuovo, facilmente raggiungibile con un volo da Dar Es Salaam. Il parco è molto ricco, con la Gazzella di Grant, lo struzzo, l’antilope nera e color sabbia, ma mancano gli gnu e la Gazzella di Thomson.
Questo è stato il parco che ho visitato quando ho fatto il mio (unico... per adesso!) safari in Tanzania e ne sono rimasta letteralmente affascinata.


Valentina Gerini


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