Libri Recensione di Beatrice Rurini. La corsara. Ritratto di Natalia Ginzburg, di Sandra Petrignani, Neri Pozza, 2018. Un saggio dai toni romanzati su una grande protagonista della vita culturale italiana.
Non esiste luogo migliore, per incontrare un autore, che i suoi libri. Certo che, una biografia non toglie e non aggiunge nulla alla produzione ma è utile per ricostituire un personaggio (al di là del suo essere scrittore) e a maggior ragione quando si tratta, come in questo caso, di una protagonista della vita culturale italiana ad ampio spettro.Sandra Petrignani ha una venerazione non comune ma neppure acritica per Natalia Ginzburg, e forse, travolta da questa venerazione, ha scelto per questo suo saggio dai toni romanzati un criterio semplice: dire tutto quel che si può umanamente dire su Natalia Ginzburg.
Il libro è documentato a livelli impressionanti ed il risultato è una mole enorme di informazioni, senza chiari criteri di priorità: le scarpe che porta Natalia Ginzburg, l’arredo delle sue case e delle case di amici e conoscenti, gli scorci dalle finestre delle sue differenti case; il suo carattere, i fratelli, i genitori, le amicizie, ma anche i caratteri degli amici, dei fratelli, dei conoscenti; gli amori, ma anche le storie degli amori degli amici e dei fratelli, dei conoscenti, dei genitori, dei parenti di terzo grado, e quelle delle relazioni extraconiugali degli amici e degli amici degli amici e dei parenti; i suoi gusti culinari ma anche quelli di chi la frequenta; i libri scritti da lei, ma anche da chi le sta intorno; i riassunti dettagliati di tutti gli articoli, dei racconti e dei romanzi; le ricostruzioni degli scritti a partire dalla vita, ma anche la vita, là dove manchi qualche tassello dall’archivio impressionante di Sandra Petrignani, ricostruita fantasiosamente a partire dai libri; la descrizione della tomba e di quella di parenti, familiari e amici.
L'unica pecca è che di tutti i libri scritti dalla Ginzburg ne anticipa trama e finale, un atto osceno per chi volesse leggere con calma l'opera omnia, un vero sgarbo nei confronti dei lettori. Siete avvertiti.
La corsara
Ritratto di Natalia Ginzburg
di Sandra PetrignaniNeri Pozza
ISBN 978-8854511187
Cartaceo 15,30€
Ebook 9,99€
Sinossi
Dalla nascita palermitana alla formazione torinese, fino al definitivo trasferimento a Roma, Sandra Petrignani ripercorre la vita di una grande protagonista del panorama culturale italiano. Ne segue le tracce visitando le case che abitò, da quella siciliana di nascita alla torinese di via Pallamaglio - la casa di "Lessico famigliare" - all'appartamento dell'esilio a quello romano in Campo Marzio, di fronte alle finestre di Italo Calvino. Incontra diversi testimoni, in alcuni casi ormai centenari, della sua avventura umana, letteraria, politica, e ne rilegge sistematicamente l'opera fin dai primi esercizi infantili. Un lavoro di studio e ricerca che restituisce una scrittrice complessa e per certi aspetti sconosciuta, cristallizzata com'è sempre stata nelle pagine autobiografiche, ma reticenti, dei suoi libri più famosi. Accanto a Natalia - così la chiamavano tutti, semplicemente per nome - si muovono prestigiosi intellettuali che furono suoi amici e compagni di lavoro: Calvino appunto, Giulio Einaudi e Cesare Pavese, Elsa Morante e Alberto Moravia, Adriano Olivetti e Cesare Garboli, Carlo Levi e Lalla Romano e tanti altri. Perché la Ginzburg non è solo l'autrice di un libro-mito o la voce - corsara quanto quella di Pasolini - di tanti appassionati articoli che facevano opinione e suscitavano furibonde polemiche. Narratrice, saggista, commediografa, infine parlamentare, Natalia è una "costellazione" e la sua vicenda s'intreccia alla storia del nostro paese (dalla grande Torino antifascista dove quasi per caso, in un sottotetto, nacque la casa editrice Einaudi, fino al progressivo sgretolarsi dei valori resistenziali e della sinistra). Un destino romanzesco e appassionante il suo: unica donna in un universo maschile a condividere un potere editoriale e culturale che in Italia escludeva completamente la parte femminile. E donna vulnerabile, e innamorata di uomini problematici. A cominciare dai due mariti: l'eroe e cofondatore della Einaudi, Leone Ginzburg, che sacrificò la vita per la patria, lasciandola vedova con tre figli in una Roma ancora invasa dai tedeschi, e l'affascinante, spiritoso anglista e melomane Gabriele Baldini che la traghettò verso una brillante mondanità: uomini fuori dall'ordinario ai quali ha dedicato nei suoi libri indimenticabili ritratti.
Beatrice Rurini Sono appassionata di lettura e musica sin da piccola. Ho conseguito la maturità magistrale (senza insegnare), studiato pianoforte e violoncello. Lavoro come restauratrice d'arte. Sono sposata con prole e, soffrendo d'insonnia, mi appoggio alla lettura per evitare di stare con le mani in mano. |
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