Gli scrittori della porta accanto

Mwende, di Stefania Bergo, ricordi di un'Africa accogliente, misteriosa e feroce

Mwende, di Stefania Bergo, ricordi di un'Africa accogliente, misterioso e feroce - Recensione

Libri Recensione di Davide Dotto. Mwende. Ricordi di due anni in Africa di Stefania Bergo, Gli Scrittori della Porta Accanto Edizioni. Una realtà nuova e discreta, lontana dai sogni più consueti.

È strano come siano cambiate le mie percezioni in poco tempo. Appena arrivata, mi rendevo conto di essere in una terra per me straniera, pensavo che tutti mi squadrassero in modo diverso per via del colore della mia pelle. Mi sentivo di risaltare come una macchia d’inchiostro chiaro su un tessuto con una bella fantasia scura. Guardavo la gente e ne vedevo il colore. Non peggiore, non migliore. Diverso. Io, mi sentivo diversa. Ora, vedo solo persone. Mi sembra di vivere qui da sempre, come se questa fosse casa mia dalla nascita.
Sono numerosi coloro che si allontanano dal loro paese rispondendo a una chiamata, ciascuno secondo il proprio temperamento. Stefania Bergo, tra costoro, ci racconta del suo ritorno in Africa.
Questa volta approda a Matiri, "luogo della polvere", fuori dagli itinerari turistici, in una realtà nuova e discreta, lontana dai sogni consueti. Vi resterà due anni, quale Direttore Generale dell'Ospedale St. Orsola, ricoprendo all'occorrenza il ruolo di mediatore e di diplomatico.
Stefania guadagna a poco a poco un ritmo differente, una quotidianità con legami che si rinsaldano e si sciolgono, secondo l’ordinario fluire delle cose, l’imprevedibile scorrere degli eventi sui quali domina la dimensione della necessità. Di fronte a essa scarseggiano i mezzi materiali, ma non le risorse individuali: si sorride e si spera di più, si mettono da parte i pensieri più lugubri, nonostante una certa malinconia di fondo mista a «un frustrante senso di impotenza». È necessario essere forti e sensibili insieme, per comprendere quel mondo con se stessi dentro:
Ci sono volte in cui vorrei scendere da questo treno. Un treno in corsa che rischia di travolgermi, sebbene io ne sia un passeggero.
L’Africa «non ha bisogno di narratori», va vissuta (assaporata) in prima persona. Solo dopo si può leggerne nei libri, comprendere a pieno la forza del suo richiamo universale e invincibile. In mancanza, devono bastarci i memoriali e le parole di chi è diventato parte di un tutto accogliente, misterioso e feroce nello stesso tempo.



Mwende

di Stefania Bergo
Gli Scrittori della Porta Accanto
Narrativa di viaggio | Romanzo autobiografico
ISBN 978-8827565001
ebook 2,99€
Cartaceo 10,62€

Sinossi
Emozioni intense, natura prepotente di indescrivibile bellezza, persone straordinarie, vita quotidiana in un ospedale missionario, viaggi on the road tra Kenya, Tanzania, Zanzibar e Sudan.
A 35 anni, malgrado una carriera avviata come ingegnere clinico, Stefania sente il bisogno di cambiare rotta. Decide di mollare tutto, un lavoro sicuro e gli affetti, e riparte con la sua valigia gialla per trasferirsi nell’arido villaggio di Matiri, in Kenya, come Direttore generale dell'ospedale St. Orsola. Lì conoscerà altri volontari, troverà amici tra i residenti, si scontrerà con una realtà a volte affascinante altre difficile da accettare, spesso combattuta tra ciò che le bisbiglia la testa e quello che le grida il cuore, sperimentando indimenticabili e logoranti montagne russe emozionali. E inaspettatamente, Stefania troverà anche l’amore.
In questo memoir, sequel del suo romanzo d’esordio “Con la mia valigia gialla”, l’autrice ripercorre la sua vita durante quei due anni, raccontando a volte fedelmente, a volte romanzandole per esigenze narrative, le storie che si è trovata a vivere. Per dare una sbirciatina alla sua Africa, una delle tante facce del seducente continente.

Davide-Dotto

Davide Dotto
Sono nato a Terralba (OR) vivo nella provincia di Treviso e lavoro come impiegato presso un ente locale. Ho collaborato con Scrittevolmente, sono tra i redattori di Art-Litteram.com e curo il blog Ilnodoallapenna.com. Ho pubblicato una decina di racconti usciti in diverse antologie.
Il ponte delle Vivene, Ciesse Edizioni.


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