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Chi lavora nel turismo fa le ferie a ottobre

Chi lavora nel turismo fa le ferie a ottobre - Viaggi

Viaggi Di Valentina Gerini. Estate, tempo di vacanze. Ma non per tutti, perché quelli che lavorano nel turismo, le ferie le fanno a ottobre. 

L'estate è tempo di vacanze. Chi va al mare da giugno a settembre, anche solo nel fine settimana. Chi invece aspetta i quindici giorni centrali di agosto, per le ferie canoniche, costretto a partire in quel periodo di fuoco perché "o così o pomì". Chi può scegliere il periodo di ferie e quindi pianifica dall'inverno le vacanze intelligenti, quelle in giugno, quando ancora non c'è molta gente in giro, o, ancora meglio, in settembre, quando ormai sono tutti rientrati a lavoro. Quelli che sono liberi professionisti o hanno, per una qualsiasi ragione, molto tempo a disposizione e partono per viaggi lunghi con permanenze superiori alle tre settimane. E poi ci sono loro: quelli che lavorano nel turismo. Per loro non ci sono vacanze in estate. Niente ferie, niente week-end. Niente di niente. L'estate è, forse, la stagione in cui si lavora di più: perché gli altri vanno in vacanza dove loro invece lavorano. E allora i week-end diventano le giornate più impegnative e i giorni si susseguono, a volte si accavallano, in un conto alla rovescia che parte da aprile fino a settembre.

Quelli che lavorano nel turismo, la luce in fondo al tunnel la intravedono dopo ferragosto. 

Attenzione: con il 15 di agosto l'estate non è affatto finita, ma loro si sentono come se fossero finalmente arrivati in cima a una ripidissima salita, senza fiato e senza forze, coi polpacci che urlano per l'acido lattico che si è accumulato.
La consapevolezza che la stagione non sia affatto finita è data dai clienti di ferragosto. Loro sono, generalmente, clienti speciali, attenti, precisi, puntigliosi, a volte più pretenziosi, schizzinosi, martellanti. Immaginatevi l'assillo di un cliente che, arrivato in largo anticipo rispetto all'orario del check-in in hotel, chiede al receptionist: «La camera è pronta?». Il receptionist risponderà con garbo: «No, signore, appena è pronta glielo comunico, non si preoccupi». Ma lui continua a chiedere imperterrito, sventolando il catalogo dell'agenzia per farsi aria come fosse soltanto carta straccia. Chiede ogni due minuti.
«La camera è pronta?»
«No.»
«La camera è pronta?»
«No.»
«La camera è pronta?»
«No.»
«Ora la camera è pronta?»
«No.»
... e così via. Finché la camera non è finalmente pronta.

Quelli che lavorano nel turismo hanno una pazienza infinita. 

Soprattutto la settimana di Ferragosto, quando i gavettoni impazzano e i fuochi d'artificio illuminano il cielo e loro sono arrivati sulla cima della salita. Lì riprendono fiato, respirando un'aria che sembra quasi più fresca, nuova e frizzante. Poi si lanciano giù per la discesa, stavolta in piedi su uno skate-board. Una corsa rapida, di quelle in cui l'aria li schiaffeggia ma allo stesso tempo li rinfresca, la stanchezza ormai li possiede ma il sollievo di essere quasi arrivati in fondo è così piacevole da sovrastare su tutto.
Le crisi di mezza stagione sono un ricordo ormai lontano, quasi da riderci sopra. La luce si fa sempre più grande, sempre più accogliente e calda, tanto che viene facile immaginarsi già distesi su una spiaggia a sorseggiare una piña colada preparata direttamente in una noce di cocco. L'estate, a quel punto, sta davvero finendo e quelli che lavorano nel turismo non sono affatto tristi. Le stagioni per loro sono invertite: la loro estate è l'inverno degli altri. Questo pensiero li consola. Vedono gli altri in infradito che fanno l'apericena in spiaggia mentre loro sono in uniforme da lavoro dietro ad un bancone, ma non se ne fanno un cruccio. Sorridono e pensano che quando saranno loro a fare un brindisi in spiaggia, ai tropici, magari a Zanzibar, gli altri staranno battendo i denti avvolti nelle sciarpe di lana.

Quelli che lavorano nel turismo, che siano receptionist, concierge, guide o tour leader, assistenti turistici, animatori turistici, donne ai piani, governanti, facchini, manutentori, direttori di alberghi, maître di sala e camerieri, chef e cuochi, baristi o bagnini, le ferie le fanno a ottobre. E anche se si lamentano che ad agosto quando tutti sono in vacanza loro sono a lavoro, in realtà amano ciò che fanno. Ma soprattutto: quelli che lavorano nel turismo adorano andare in vacanza quando tutti stanno lavorando.



Valentina Gerini


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